Jessica

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Una donna con un abito elegante salì seguita da una folla di applausi sul palco e cominciò a chiamare in ordine alfabetico i laureati. Quando arrivò il momento di Natalie tutte le persone presenti applaudirono e lei, abbastanza imbarazzata, salì sul palco a ritirare la sua laurea. Prese il microfono e con gli occhi lucidi e la voce tremante per l'emozione iniziò a dire qualcosa:
"Innanzitutto volevo ringraziare tutti i presenti che mi hanno sostenuta per tutto questo tempo.
Sono felice di essere qui in questo momento, di aver raggiunto il mio obbiettivo e aver contribuito nel mio piccolo a realizzare qualcosa. Adesso non so cosa farò della mia vita, ma non importa non è questo il punto, dobbiamo ancora cominciare a vivere e non possiamo pretendere di sapere già le sorti del nostro destino. Alcuni di noi però sanno già cosa farne della loro vita, come la mia migliore amica che trascorrerà la sua vita con la persona che ama ed io non posso essere più felice di così per lei.
Per una volta posso finalmente dirlo, sono fiera di me stessa."
Natalie mi guardò dal palco sorridendomi, non poteva utilizzare parole più adatte a questa occasione.
Logan stringeva forte la mia mano e mi dava coraggio. Quando arrivò il mio momento mia madre iniziò a piangere a dirotto ed io, con le gambe tremanti, salì su quel palco ad affrontare il mio destino.
Presi la mia laurea anch'io e senza esitare scesi subito, era inutile perdere tempo con un discorso, quello di Natalie li batteva tutti.
Scese la sera e il mio vestito rosa confetto brillava sotto le luci del campo. Non appena finita la cerimonia di laurea andammo tutti a festeggiare in un locale elegante, con dei fiori viola posti sopra i tavoli e delle tovaglie bianche ricamate che scendevano ai piedi dei tavoli.
Un cameriere in giacca e cravatta si avvicinò alla nostra tavola e uno per volta, prese le ordinazioni. La serata proseguì serenamente, quando all'improvviso Natalie prese il bicchiere e disse:
"brindiamo al nostro traguardo raggiunto e soprattutto, brindiamo agli sposi"
Quando sentì la parole "sposi" lo champagne mi andò di traverso ed emisi un colpetto di tosse. Logan stesso diventò tutto rosso, alzò il bicchiere e brindò alla laurea e al nostro matrimonio. Era strano immaginare me con l'abito da sposa, ma ormai la cosa era fatta e tra qualche mese a questa parte, sarei diventata sua moglie.

Un Perfetto SconosciutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora