Jessica

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Erano lo stesso colore del ghiaccio , bellissimi. All'improvviso distolsi lo sguardo da quei bellissimi occhi e mi accorsi che restammo in silenzio per un po', uno strano silenzio, d'imbarazzo.

"Logan che vuoi farmi?
"Non potrei farti niente, sai che da così vicino riesco a notare i tuoi occhi grigi e il tuo viso candido?."
Rimasi in silenzio ad assaporare per un istante quelle parole.
Poi tornai alla realtà:
"T-t-ringrazio" Ero molto a disagio, ma allo stesso tempo mi sentivo bene.
Eravamo sempre più' vicini, iniziava ad accarezzare il mio braccio  sempre di più'. Scorreva un brivido lungo la mia schiena.
Feci un balzo all'indietro.
Notò subito la mia reazione e incorociò le braccia, dal suo volto capì che era palesemente confuso,  bene lo ero anch'io!
"Jess che c'è?"
"Logan io ..."
"Okay ho capito tutto"
"No, non è come pensi!"
"Perché mi hai respinto allora?"
"Siamo in ospedale e ti conosco da soli tre giorni; mai nessuno che non conoscevo da tempo si era mai avvicinato a me così"
"Sì è mai avvicinato qualcuno a te? Beh, in quel senso?"
"Non mi sembra che la cosa ti riguardi"
"Adesso puoi anche andare"
"Bene sei tornato acido come prima!"
"L'hai voluto tu..."
"Ciao"
Spinsi la porta ed uscì infuriata, fu una pessima idea andare da lui, questa era ovvio ormai.

Un Perfetto SconosciutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora