11. Revelations and sins

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Andrew portò il vassoio della colazione in soggiorno cercando di fare meno rumore possibile, poi osservò la tavola che aveva accuratamente apparecchiato, sistemò le rose bianche - colte nel giardino di suo nonno – dentro un piccolo vaso di cristallo e, infine, sorrise soddisfatto.

Marlene era in camera da letto, stava ancora dormendo, ma lui non aveva resistito. Si era intrufolato in casa della sua ragazza alla buon'ora per regalarle un risveglio speciale, fatto di brioche calde comprate nella migliore pasticceria di Manhattan, profumo di caffè all'italiana e, soprattutto, colmo di tutto l'amore che provava per lei.

L'anello con cui le avrebbe chiesto di sposarlo era ben riposto nella tasca interna della sua giacca grigia, adagiata sui cuscini del divano. Lo aveva acquistato già da alcune settimane, da prima di recarsi nello studio di Julian per dare a suo cugino la bella notizia e per invitarlo a sgomberare la stanza che ancora aveva a Bedford, e, per quasi tutto il tempo successivo, era rimasto a osservarlo, immaginando il momento in cui Marlene lo avrebbe visto, alle parole che le avrebbe detto poi, durante la proposta di matrimonio vera e propria, e che gli sembravano sempre banali, non all'altezza di un evento che, per come la vedeva lui, meritava la perfezione assoluta.

Raggiunse la finestra sotto cui era posizionata la tavola e i deboli raggi del sole gli intiepidirono la pelle del viso, mentre i suoi occhi chiari si perdevano oltre i vetri, sul viale antistante la casa, ancora poco trafficato, senza soffermarsi su alcun particolare. Ciò che vedeva era impresso nella sua mente: ogni singolo giorno trascorso in compagnia della ragazza che amava, ogni parola, ogni sguardo, ogni bacio. Desiderava con tutto se stesso trascorrere il resto della vita con Marlene, sentiva che il momento di fare il grande passo era giunto, così come quello di diventare padre, e la donna con cui avrebbe reso quei sogni realtà non poteva che essere lei, la sua bellissima principessa.

«Andy! Che... succede?»

La voce di Marlene lo raggiunse che ancora era immerso nei suoi pensieri, quindi volse il capo nella sua direzione e sentì il cuore tremare. Lei gli sorrideva, avvolta in una vestaglia di seta indaco, le braccia strette sotto il seno e i piedi nudi. Era sorpresa di vederlo lì, lui, invece, non aspettava altro che il momento di poterla stringere tra le sue braccia. Le andò incontro e, deciso, l'attirò a sé, depositandole un bacio a stampo sulle labbra morbide.

«Ho preparato la colazione» rispose poi, candidamente, con gli occhi dentro quelli di lei. «Ti sembra così strano?»

Marlene scosse la testa, mentre lo sguardo saltellava tra piatti di porcellana, tazze, zucchero, latte e tutto ciò che Andy aveva messo in tavola per lei. Avvertì il suo stomaco contorcersi, ma fece finta di niente.

«È che oggi non è il mio compleanno né il tuo, perciò... cosa festeggiamo?» chiese prendendolo per mano e sorridendogli dolcemente. Aveva ancora addosso l'odore del sesso fatto con Julian il giorno prima, l'emozione di quel tuffo in un passato che, in realtà, non avevano condiviso, ma che le si era conficcato nel cuore come una spina in un dito. E sentiva ancora pungere, quando ripensava alle parole del ragazzo dette prima di lasciare la tenuta. Tra loro era finita ancora prima di cominciare, avrebbe dovuto esserne sollevata ma non lo era. E il senso di colpa, soprattutto di fronte a ciò che Andrew aveva fatto per lei quella mattina, ignaro di cosa fosse accaduto solo qualche ora addietro tra la sua ragazza e suo cugino, la faceva sentire sporca, senza dignità, peggio di una prostituta.

«Il mio amore per te» rispose lui facendosi di nuovo più vicino. Le scostò i capelli mossi dal collo e lambì quella pelle che adorava con le labbra, senza fretta, mentre il profumo di lei gli entrava nei polmoni fino a renderli saturi. Eppure, ne era certo, non ne avrebbe avuto mai abbastanza.

Marlene chiuse gli occhi e si abbandonò alle sensazioni di quel contatto, tra quelle braccia che conosceva, che per mesi l'avevano stretta con passione ma anche cullata nei momenti più bui, quando i fantasmi del passato tornavano a tormentarla e si sentiva come senza identità. Andy era lì, pronto a ricordarle chi era: la ragazza di cui si era innamorato, quella per cui ringraziava il Cielo ogni mattina, il suo raggio di sole.

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