Capitolo 8

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Un minuto, due, tre, non avevo il coraggio di prendere il test tra le mani.

"Ila vedilo tu" dissi preoccupata.

Ilary di avvicinò al lavandino, prese il test e sbiancò di colpo.

"Cosa c'è Ila? Perché fai così??" Non parlava, era ferma, immobilizzata.

"Emy... Dio mio! Che cazzo hai fatto? È positivo!"

La sua voce era sforzata, stava per piangere ma voleva fare la dura, i nostri progetti, i nostri sogni, tutto distrutto. In quel momento mi sono sentita male, sembrava che avessi tutto il peso del Mondo sulle mie spalle, la testa girava forte e le lacrime scendevano senza interruzioni lungo le guance. Siamo rimaste un po' di tempo in silenzio, si sentivano solo i nostri singhiozzi, presi il telefono e scrissi un messaggio a John:

Da:Emily
Per: John

Ciao John, ne è passato di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti o sentiti. Come stai? Io non sto per niente bene, avrei bisogno di parlarti John. Ti prego, rispondi.

Inviai e bloccai il cellulare aspettando una sua risposta.

Rimasi a pranzo da Ilary ma l'unica cosa che siamo riuscite a mangiare è stato un toast mezzo bruciacchiato. Non avevamo fame, eravamo troppo sconvolte. Un bambino avrebbe ostacolato tutto, anche la nostra amicizia.

Mi alzai lentamente dal divano e arrivata avanti allo specchio nel soggiorno di Ilary mi sollevai leggermente la maglia e mi misi di profilo, la mia pancia non era piattissima, c'era un leggero gonfiore ma quasi non si notava, lo mostrai alla mia amica che con le lacrime agli occhi mi venne ad abbracciare accarezzando il piccolo rigonfiamento.

"Emy, devi dirlo ai tuoi, al più presto possibile, tra poco la pancia si noterà e non potrai tenerla nascosta." Ilary aveva ragione ma come si fa a dire ai propri genitori di essere incinta?

Annuì leggermente con la testa, sblocca il mio cellulare ma ancora nessuna risposta da parte di John.

Non gli sarebbe importato niente, ne di me ne del nostro bambino...

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