Capitolo 32

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-Emily-

Brividi, brividi misti allo schifo.  Era solo questo quello che provavo.
Non sarei mai riuscita a superare quella situazione, lo sapevo benissimo, era così evidente.
Ci avevo provato, avevo provato realmente ad andare avanti, a riporre tutte le mie speranze in Amanda ma, c'era sempre un vuoto, una parte mancante del puzzle.
La mia mente viaggiava in altri posti, luoghi dove era possibile immaginare una realtà diversa, migliore di quella che stavo vivendo.
Avere 17 anni ed essere mamma era una grande responsabilità ma, avere 17 anni e sapere che una parte della tua vita, del tuo cuore, è posta per sempre sotto un cumulo di terra è straziante.
Bryan, quanto avrei voluto stringerlo tra le braccia qualche minuto in più. Quanto avrei desiderato sentire il suo pianto nel cuore della notte perchè si, sarei stata disposta a perdere anche tutte le notti a cullarlo ma mai avrei rinunciato a lui.
Amanda era una bambina forte, bella e molto astuta ma, le manca una metà, suo fratello.

A riportarmi alla realtà fù il suono di un clacson che avvisava l'arrivo di John.

Anche lui aveva contribuito al distruggermi la vita. Lui sapeva, sapeva benissimo quanto ci tenessi io ad Ilary, era mia sorella cazzo!
Non avrebbe mai dovuto intraprendere una relazione con lei, per lo meno a mia insaputa.  Noi non eravamo una vera coppia, stavamo insieme per convenzione sociale, per far vedere alla gente che i miei bambini avrebbero avuto un padre.

Sapevo quanto fosse difficile anche per lui la situazione, immaginavo il suo dolore ma non era minimamente paragonabile al mio.

Salì in auto stringendo Amanda in una copertina rosa.

La bambina piangeva, forse per la fame o semplicemente perchè le andava così tornai in mè e diedi da mangiare alla creatura.
La osservai mentre, lentamente, si nutriva da me ed era una bella sensazione vedere cosa il mio corpo fosse in grado di fare.

John non aveva chiesto nulla, era rimasto in silenzio sul suo sedile. Era visibile la situazione in cui mi trovassi e, per non peggiorarla, si limitava a tamburellaree mani sul volante ed era l'unica cosa che poteva fare...

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