-JOHN-
"Sì John, è tuo figlio." Quelle parole mi colpirono dritto al cuore. Andai via dalla sua camera d'ospedale, avevo bisogno di stare solo e pensare bene; Salì in macchina e iniziai a guidare senza meta. Dopo circa quaranta minuti mi trovai in un boschetto che non avevo mai visto. Spensi il motore dell'auto, era sera inoltrata e l'unica luce era quella delle stelle. Rimasi in macchina con i finestrini calati e la mia mente iniziò a pensare:
Io e Emily avevamo fatto sesso da ubriachi e sinceramente non ricordo se avevamo usato o meno le precauzioni.
I giorni seguenti a quella sera, lei iniziò ad assillarmi di chiamate e messaggi e pensai che voleva chiarire la nostra situazione sentimentale, ma io non ero pronto a tutto questo. Io ero uno spirito libero e volevo continuare ad esserlo per molto altro tempo. Se solo avessi saputo il vero motivo di tutte quelle ricerche l'avrei risposta, ci saremmo incontrati e ne avremmo parlato ma la mia testardaggine e la mia stronzaggine non me l'hanno permesso.Era incinta di 3 mesi, eravamo appena in tempo per l'aborto. In questi giorni sarei andato da lei e glie lo avrei proposto. Avevo solo 20 anni e lei 17, non avevo intenzione di fare il padre di un bambino non voluto per di più. Misi in moto l'auto e tornai al dormitorio, ero troppo stanco e volevo riposarmi.
Il giorno dopo passò velocemente, rimasi a letto fino al pomeriggio saltando anche il pranzo, mi alzai solo per andare in bagno. Non avevo voglia di uscire quella sera nonostante le continue richieste di Lucas. Mangiai una merendina per cena e provai a dormire ma Morfeo quella notte aveva deciso che non mi sarebbe venuto a prendere tanto facilmente.
Mi svegliai disturbato dal suono del mio cellulare e con gli occhi ancora socchiusi lo presi tra le mani, era un messaggio.
Da : Emily
Per : JohnBuon giorno Jò pensavo saresti venuto ieri a trovarmi ma evidentemente mi sbagliavo. Il dottore ha detto che mi terrà sotto-controllo per altri 3 giorni. Ieri pomeriggio ho fatto la visita dal ginecologo e mi ha detto che il bambino sta benissimo. Ti aspetto oggi, se ti va, sai dove trovarmi.
Emily.
Senza darle una risposta guardai l'orario sul display, segnava le 10:49. Mi alzai velocemente dal letto e decisi di fare una doccia veloce, indossare un paio di jeans e una maglia presa a caso sulla scrivania. Cercai in fretta le chiavi dell'auto e dopo averle trovate mi avviai verso di essa. Direzione? Ospedale. Oggi avrei parlato con Emily, l'aborto era l'unica soluzione ragionevole.
STAI LEGGENDO
-Heartbeat-
Romance•Non c'è suono più bello del suo cuore che batte. Storia frutto della mia immaginazione 2016/2017