L'ansia e la paura si propagavano in me. Come avrei fatto a dare quella notizia sconvolgente a John?
Ero molto stanca, avevo camminato molto e la borsa, piena di esami ed ecografie, pesava parecchio.
Mi fermai su una panchina lungo la strada, mancavano circa novecento metri per arrivare a casa.
Il suono di un clacson mi risvegliò dai miei pensieri.
Guardai attentamente e riconobbi subito la proprietaria di quella Range Rover bianca. Ilary.
Colei che non era più presente nella mia vita da cinque mesi, colei che consideravo una sorella e probabilmente mi sbagliavo.
"Emy sta per piovere, sali in macchina"
"No grazie, ce la faccio da sola!" Dissi alzandomi dalla panchina mentre il rumore dei tuoni rimbombava forte nel cielo.
"Dai sali."
"Accetto solo perché non voglio ammalarmi. " Dissi prima di sedermi nel posto del passeggero.
Il silenzio tra noi si faceva imbarazzante, eravamo migliori amiche fino a cinque mesi prima ed ora non riuscivamo neanche a scambiare due parole.
"Non ti vedo mai a scuola, frequenti ancora?" Disse lei senza staccare gli occhi dalla strada.
"Eh, più o meno, frequento poco. È faticoso andare a scuola, tornare a casa, cucinare e pulire. E poi sono incinta, mi stanco anche per fare quattro scalini." Dissi ironizzando. "E a te come va a scuola? Ho saputo che tra poco ci sarà uno stage. Parteciperai?" Aggiunsi.
"Oh si, andrò a New York con Amber e Betty, due ragazze del corso di pasticceria."
Avrei voluto partecipare anch'io a tutte le opportunità che offriva la nostra scuola ma pultroppo la gravidanza non me lo avrebbe permesso.
"Allora, come sta il mio nipotino? " Disse alzando il tono della voce rendendolo più stridulo e allegro.
"Oh, vorresti dire i tuoi nipotini!"
"O mio Dio!! Non dirmi che..."
"Sì Ila, sono due, un maschietto ed una femminuccia. L'ho appena saputo!" Ero felice anche se sarebbe stata dura con due neonati.
"Non ci posso credere! Dai fermiamoci ad un bar, voglio vedere l'ecografia!" Disse accostando d'avanti al "Blue Bar".
Appena entrammo, un odore di cioccolato m'invase narici e mente. M'immaginavo già mentre inzuppavo ciambelle in una tazzona di cioccolata calda.
"Allora, cosa prende?" Non mi ero accorta che la cameriera era proprio accanto a me in attesa di una mia risposta.
"Oh mi scusi... prendo una cioccolata calda, possibilmente con la panna. Dissi facendole un sorriso a 32 denti.
Tira fuori l'ecografia e la passai ad Ilary. Le s'illuminarono gli occhi alla vista dei suoi "nipotini". Ma subito dopo tornò seria.
"Emily, come farai a crescere due bambini senza l'aiuto del loro papà?"
"Ila, io e John abitiamo insieme, siamo una coppia, lui ci sarà per i bambini."
"Non vorrei farti stare male, se te lo dico è solo per il tuo bene ma vedo John tutte le mattine a scuola ed è sempre con Tiffany, posso giurare di averli visti mentre si baciavano e non solo una volta... tesoro, John ti tradisce."
SPAZIO AUTRICE
scusatemi per non aver aggiornato prima ma pultroppo ho avuto la febbre molto alta. Spero che in capitolo vi piaccia anche se è scritto velocemente. Commentate!!!
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-Heartbeat-
Romance•Non c'è suono più bello del suo cuore che batte. Storia frutto della mia immaginazione 2016/2017