-Emily-
Le lacrime correvano veloci lungo il viso. Sembrava stessero facendo a gara per chi arrivasse prima sul collo o poco giù.
Schiusi le labbra assaporando il gusto salato di quest'ultime.
Faceva male, troppo male. Anche peggio del sale sulle ferite. Era un dolore straziante.Mi ritornanoro alla mente un sacco di ricordi, il concerto a San Francisco, il primo appuntamento con John, il primo bacio e persino la prima ed unica volta in cui abbiamo fatto sesso. Andai ancor più indietro. Quel mio ex così bastardo, quelli schiaffi così forti e le continue bugie per motivare i lividi... Ma niente era forte come il dolore che stavo provando.
Amanda era viva, ora dovevo combattere con lei e per lei. Non avrei permesso a nessuno al mondo di portarmela via.
"Appena ci dimettono torno a Branville. " dissi a John senza guardarlo.
"Cosa? Sei impazzita? E Amanda? Disse alzandosi di scatto dalla sedia verde in plastica accanto al mio letto.
"Amanda viene via con me, non abbiamo alcun motivo per restare qui. "
Mi alzai piano dal letto, ero ancora indolenzita ma potevo farcela.
"Dove vai ora??"
"A stringere l'ultima volta tra le braccia mio figlio." mai mi sarei immaginata di dire quelle parole.
"È in obitorio, non scendere, é straziante." disse John.
"Sapessi quanto sto straziata io." furono le ultime parole prima che uscissi dalla camera andando verso gli ascensori. L'obitorio era distaccato dal resto dell'ospedale quindi uscì dall'ingresso principale e piano camminai.
Eccolo qui "Obitorio" che luogo triste.Entrai lentamente, cose se non volessi affrontare la realtà.
C'erano circa 5 bare poggiate sui marmi. Scrutai più a fondo ed eccolo li.
Un corpicino così piccolo poggiato direttamente sul marmo freddo. Coperto solo da un piccolo telo.
Mi avvicinai, dovevo essere forte.
"Ciao amore mio" dissi accarezzandogli il viso con un dito.
"Quanto avrei voluto sentire il tuo pianto in questo momento. Sai Bryan, é tutta colpa mia, non ti ho saputo proteggere. La tua mamma é distrutta, lo sai piccolo mio?" le lacrime erano tornate più forti di prima. Il dolore era atroce, umanamente insopportabile."Bryan, ti piace questo nome? Te lo ha scelto il tuo papà e anche a me piace molto. Quanto avrei voluto guidarti nei tuoi primi passi, e quanto avrei voluto sentire le tue prime parole. Ti avrei amato così tanto. Perché sei voluto andare via? Perché mi hai lasciata? " lo sollevai delicatamente portandolo tra le mie braccia.
"Amore mio" lo strinsi al mio petto , cuore contro cuore.
Dio era stato così crudele. Che male gli aveva fatto una creatura così piccola per sottrargli la vita? Iniziai a baciarlo delicatamente la testa. Era minuscolo. Pesava circa 600 grammi ma era tutta la mia vita."Un giorno staremo di nuovo insieme amore mio, é una promessa."
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-Heartbeat-
Romance•Non c'è suono più bello del suo cuore che batte. Storia frutto della mia immaginazione 2016/2017