4° Cap.

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<non...non posso crederci. Hai-hai cercato di uccidermi! C-come hai potuto.Sei solo un mostro.>dissi disgustata,alzandomi dalla sedia. Mi sentivo..delusa e scioccata. Mio padre voleva vedermi morta,voleva stringere fra le sue braccia il mio cadavere,era quello il suo obiettivo. Sono...non lo so. É solo un mostro che non merita di vivere. <No,tesoro,aspetta io non volevo...>disse avvicinandosi a me. Di scatto indietreggiai. <No,non ti avvicinare. Non mi toccare. Mi-mi fai solo schifo.>dissi sull'orlo di piangere. <io,io non volevo ucciderti perché non ti volevo bene,volevo solo vendicarmi di tua madre,cioé non é quello che credi,però....> continuava a balbettare:non sapeva che scusa inventarsi. Questa volta non aveva l'alibi pronto con cui difendersi. <Sei solo uno stronzo ,mi fai pena....e mi fai schifo. Ti odio.> dissi quasi sussurrando. Poi iniziai a correre fuori dalla stanza. <Cassie> sentii Xavier gridare e qualcuno che mi rincorreva e mi chiamava. Corsi più veloce per cercare di seminarlo:volevo stare sola,avevo bisogno di piangere in solitudine e di liberare tutto il dolore. Intanto continuavo a correre per i corridoi del Paradiso:non mi ricordavo niente però sapevo dove andare. Infatti,dopo poco,arrivai nella stanza dove mi ero risvegliata quando fui portata qui. Entrai e sbattei la porta. Mi appoggiai con la schiena alla parete ed iniziai a scendere fino ad arrivare a terra. Mi coprii il viso con le mani mentre le lacrime scendevano silenziose lungo le guance. Agli angoli della bocca sentivo il loro gusto salato,il gusto di tutto il dolore che provavo in quel momento,il dolore di aver condotto da sempre una vita che non era la mia, il dolore di aver vissuto per anni nella menzogna,nell'oscurità, ignara di quale fosse davvero la mia natura,la mia famiglia,la mia cazzo di vita. Ho conosciuto il diavolo e suo figlio,ho visto il Paradiso,ho incontrato il mio vero padre e ho scoperto che ha tentato numerose volte di uccidermi,ho scoperto di essere il demone più forte del mondo,e di essere al livello del figlio di Satana,ho scoperto che la famiglia con cui sono cresciuta non é veramente la mia,cazzo anche il cognome che ho sempre portato non era il mio...non sapevo praticamente niente della mia vita. Ma stiamo scherzando!?! Mi sembra di essere in un incubo in cui non posso uscire,mi sembra di essere la protagonista di un libro fantasy ma cazzo,questo non é un libro,é la realtà,é la mia realtà. La realtà di cui sono sempre stata all'oscuro. Merda! Voglio morire,voglio morire! Non ho più certezze,la mia vita é solo una menzogna,ho solo dubbi su dubbi,troppe domande e pochissime risposte. Vorrei che la mia vita finisse qui,adesso e per sempre,ma essendo demone sono immortale,a meno che io non mi pianti un coltello nel petto,o mi spari o morissi in guerra o che so...altre miliardi di cose,ma non penso di essere abbastanza coraggiosa da farlo. Non avrei il coraggio di accoltellarmi,non ce la farei. Mi sento come se fossi in un pozzo,un pozzo senza fondo,avvolto dall'oscurita,mi arrampico per cercare una via di fuga ma non c'é,non ho speranza. Non riesco ad uscire nonostante i miei sforzi. Sono ancora in quel dannato pozzo,stremata,priva di forze,accompagnata solo dalla solitudine e dal desiderio di dar fine al mio dolore,una volta per tutte.

Continuai a piangere,fin quando non sentii qualcuno bussare violentemente alla porta. <Cas aprimi la porta,ti prego!>urlò. <Xavier vattene via,lasciami in pace.>dissi,mentre la voce veniva rotta dalle lacrime e dal pianto diventato rumoroso. <Cassandra,ti scongiuro,non voglio lasciarti da sola in un momento del genere. Non l'ho mai fatto quando eravamo bambini..non ho intenzione di iniziare oggi. Fallo...per me!>
Quando sentii quell'ultima frase rimasi a bocca aperta. "Fallo per me" ma cosa c'entrava lui? Stavo male io non lui,ero io che mi sentivo una merda non lui.
<Cassie aprimi. FALLO PER ME!!! Non posso starmene tranquillo sapendo che tu stai così. Non ce la faccio. Tuo padre é uno stronzo,ho provato più volte a spaccargli la faccia ma Lucifero me l'ha impedito. Stai male e ti capisco. Hai scoperto troppe cose,la tua vita é sempre stata una bugia,un pozzo di oscurità senza fondo,in cui non vi sono vie di fuga. Ma riuscirai ed uscirne,perché ti aiuterò,stenderó le braccia verso di te,ti afferreró e ti tiró fuori da lì,ma se tu non mi lascerai aiutarti,non potrò fare niente...e non me lo perdonerei mai. > "pozzo di oscurità senza fondo" abbiamo avuto lo stesso pensiero. Che cosa strana. "Ti afferreró e ti tireró fuori da lì" vuole aiutarmi e io glielo sto impedendo. Continuando a piangere,mi alzai all' inpiedi,mi avvicinai alla porta, l'aprii,e mi ritrovai faccia a faccia con colui che sarebbe stato la mia salvezza ,che avrebbe rotto finalmente la mia corazza di dolore e colui che mia avrebbe aiutato a ricominciare...

Xavier: Il Figlio Del Diavolo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora