Pov's. Xavier.
Per fortuna si é addormentata. Era stanca,e voglio che si riposi. Le stampai un bacio sulla fronte e le asciugai una lacrima rimasta in bilico sul suo viso. La coprii e mi avvicinai alla finestra. Mi appoggiai con i gomiti al davanzale e con le mani mi coprii il viso. Non sapevo che fare. Cassandra non può andare avanti così,non può farcela e io,oltre che starle accanto,non so come aiutarla. Ho la mente ingombrata da mille pensieri:devo fare qualcosa assolutamente,lei non deve soffrire più. É ora di finirla con questa storia Japh,preparati e goditi i tuoi ultimi giorni di vita.
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla. Mi voltai e vidi....Seth(?) Questa non me l'aspettavo. <Ehi.>lo salutai,tornando a guardare la finestra,con lo sguardo abbassato. Lui si appoggió con la schiena al davanzale e incroció le braccia al petto. I suo occhi si posarono sulla figura di Cassie che dormiva. <Come sta?>mi chiese,senza togliere lo sguardo da quell'essere meraviglioso. <Male. Japh la tormenta nel sonno e io non so come aiutarla. Ho tentato di calmarla come potevo e di farla riaddormentare. Si sente colpevole nonostante non lo sia della morte del fratellino,e della mamma adottiva. Non so come riuscirà ad andare avanti così,e soprattutto,non so per quanto ancora riuscirà a resistere. Temo che tra poco crollerà e si lascerà andare a se stessa.>dissi preoccupato. <E tu?>chiese guardandomi. <Io cosa?> <tu come stai?> Posai nuovamente lo sguardo fuori dalla finestra e socchiusi gli occhi.<con le spalle al muro. Non so che fare per aiutare Cassi. Lei é tutto quello che ho,se la perdessi non potrei sopportarlo ma...non so che fare. La amo Seth,la amo davvero,é la cosa che conta di più per me,più della mia stessa vita. Mi ucciderei per lei senza pensarci due volte.> <sai,ti capisco. Cassandra ha già sofferto molto e non vuoi che questo accada ancora. Lei é forte Xavier,vedrài che con il tuo aiuto riuscirà a superare anche questa. Però non ti abbattere,perché a quel punto potrebbe davvero lasciarsi andare.> <che significa?> <Xavier,se lei si aggrappa ad una scala é perché vuole scappare dal precipizio in cui é caduta,e quindi vuole salire la scala per andare via. Se la scala si rompe,e non la regge più,lei cade e non può tornare su,mai più. In questo momento sei tu che la stai aiutando ad andare avanti,a sostenere e ad affrontare il dolore. Ma se tu getti la spugna lei non avrà più niente per cui andare avanti,ha bisogno di te. Non puoi mollare,non devi.>lo guardai,un po sorpreso dalle parole che aveva appena pronunciato . Non pensavo che l'avrei mai detto ma...Seth mi aveva fatto stare meglio. Per la prima volta in vita mia,mi aveva fatto piacere parlare con lui. <Grazie Seth. Quando vuoi sai essere un vero amico.>dissi sorridendogli. <Sono lusingato.>mi rispose ironico. Vidi Cassandra iniziare a muoversi. Io e Seth ci avvicinammo al letto. Iniziò a sospirare pesantemente e a pronunciare delle parole che però non capimmo ne io ne lui. Dopo un pó sembró calmarsi. Strizzó un pó gli occhi,poi li aprì. Si guardó un pó intorno,spaesata,poi fermó lo sguardo su noi due. I suoi occhi erano stranamente vuoti e spenti,di una freddezza che ti pungeva e congelava il cuore lentamente. <oYct sumtobel Juinc, imrot ecvra dahudn.>disse,guardando il vuoto. Si mise seduta e ci guardó. Nel sentire quella frase io e Seth ci irriggidimmo. Come la conosceva? Come poteva conoscerla? Non doveva,no,si sarebbe solo fatta del male da sola. Speravo che almeno non sapesse a cosa servissero. <Cas,come....come sai queste parole?> le chiese Seth. Ma lei non rispose. Continuava a guardare il vuoto. Provai come delle coltellate al petto,mi faceva male vederla così. <Cassandra.>dissi. <potreste uscire dalla stanza per qualche minuto? Vi prego.>ci chiese. Dal suo sguardo avevo già capito tutto. Feci segno a Seth di venire con me e insieme uscimmo dalla stanza,la chiusi e subito dopo sentii il pianto soffocato di Cas. Sentivo i suoi singhiozzi e le sue imprecazioni. Mi appoggiai alla parete del corridoio e scesi fino a terra. Mi misi le mani in testa e abbassai il volto. Seth si sedette affianco a me e mi mise una mano sulla spalla. <Ehi,non fare così. Vedrai che presto Cassandra si riprenderà e riuscirà ad andare avanti,tranquillo. Ha solo bisogno di starsene un pó da sola.>mi disse Seth,come a volermi consolare. <Seth ho paura! Ho paura di perderla,che si possa fare del male da sola. Non so più che fare.> <starle vicino,é l'unica cosa che devi fare.> <hai ragione,grazie. Mi hai aiutato tanto,ti sono debitore.> <1)io ho sempre ragione. 2)non c'é di che,é questo che fanno i migliori amici.>disse con un sorriso che...mi sconvolse. Migliori amici ha detto???. Beh,....ma si,a chi voglio darla a bere:Seth é sempre stato il mio migliore amico,anche se non l'ho mai confidato. Solo Cassandra era riuscita ad accorgersene,non so come. Già,Cassandra. I miei pensieri terminano sempre con lei,non riesco a togliermela dalla testa. Sentivo ancora il suo pianto,leggermente affievolito rispetto a prima. <Seth,la cosa che mi preoccupa da morire é.....quella frase che ha pronunciato. Non..non deve conoscerne ne l'utilizzo ne tanto meno il significato. Io non gliel'ho mai detto,come fa a conoscerla?!> <non ne ho idea Xavier,dobbiamo fare in modo che pero non scopra a cosa serve,perché finirebbe per farsi del male.> <si. Ho un piano.>dissi. <Di che tipo?> <poi te lo dico.> <voi due che ci fate seduti sul pavimento del corridoio?>ci chiese una voce maschile,dall'accento particolare. Era un ragazzo di colore, di origine africana,un demone che conosco da quando sono nato. É abbastanza forte,ed é davvero un bravo amico. <buongiorno Kevin.>lo salutai. <ciao Kevin.>disse Seth. <Ma che cazzo state facendo?>ci chiese. <Indovina.>
<Qualcosa con Cassandra.> <bingo. Ma...come lo sai?> <ho appena parlato con Lucifero,mi ha detto tutto. Ho sentito che parlavate della frase di...> <non lo dire Kevin,ho paura che Cassandra possa sentirci e... non deve sapere queste cose.> <perché?> <perché si autodistruggerebbe.>dissi con l'agitazione negli occhi.A.a.
Tadaa,allora,questo capitolo é bruttino lo so, ma cercherò di migliorare nel prossimo. Sopra Kevin Stuarts(Stuarts é il cognome...)
Byyy
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Xavier: Il Figlio Del Diavolo.
FantasyCit.cap.1 " ma ormai era tardi. Se n'era andata,mi aveva lasciata sola anche lei. Non c'era più niente da fare....era morta e non l'avrei più rivista" Quando nella vita nn hai certezza,quando tutti quelli che ti amano ti abbandonano,quando tu non...