10° Cap.

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Mi risvegliai nel mio letto. Guardai l'orario sul display del cellulare:erano le 6:55. Strano,chissà come mai mi ero svegliata così presto. Mi stiracchiai un pó,mi strofinai gli occhi e mi misi seduta,ancora con le gambe sotto le coperte. Mi girai verso il letto affianco a me,e vidi Xavier dormire beatamente:aveva la testa appoggiata di lato sul cuscino, una mano dietro la nuca e l'altra sull'addome. Era senza maglietta e per cui si vedevano perfettamente gli splendidi addominali scolpiti. Era così sexy. (O mio Dio,Cassandra riprenditi,ma che cazzo di pensieri fai! ). Aveva al collo anche una colonnina fatta di piccole catene,con un ciondolo che rappresentava un cuore nero con dentro una fiammella rossa. Mi era familiare quella collana,l'avevo già vista. Mi scostai le coperte di dosso,mi alzai,mi sgranchii le gambe e mi avvicinai alla finestra:adoro questa parte della giornata. La brezza che si respira a prima mattina,il calore del sole ancora tiepido,il cielo chiaro e limpido,é tutto così bello. Mi appoggiai con i gomiti sul davanzale della finestra e poggiai la testa sulle mani. Rimasi ad osservare il cielo per una decina di minuti. Sentii poi una mano poggiarsi sulla mia spalla.<buongiorno piccola.> mi voltai e vidi Xavier a petto nudo. Lo so,lo so,ho già detto che i suoi addominali sono magnifici. Adesso che era alzato si vedevano molto meglio. Aveva i capelli neri scompigliati e gli occhi lievemente socchiusi:era un cazzo di figo anche a prima mattina,anzi,a prima mattina lo era molto di piú. Si mise di fianco a me e mi stampó un bacio sulla guancia. <Buongiorno>dissi sorridente. Si appoggiò con la schiena al davanzale,con una gamba dritta e l'altra piegata e appoggiata alla parete. Mi guardó e mi sorrise. <allora,hai fame?>mi chiese. <beh,un leggero languorino ce l'avrei.> Xavier allargó il suo sorriso e disse <io sto letteralmente morendo di fame.>mi prese per mano e si avvicinó ad una delle due porte. Una suppongo che fosse il bagno,mentre l'altra era una cucina. Entrammo. Al centro della stanza c'era un tavolo con delle sedie,poi c'erano dei fornelli,un frigo,un portaposate,piatti,bicchieri e tovaglioli,insomma era....una cucina.
Cacció dal frigorifero una bottiglia di spremuta d'arancia e dei biscotti,prese due bicchieri e li posó sul tavolo. Si sedette di fronte a me e mi porse un bicchiere con del succo. <Grazie. Fammi indovinare:hai preso il succo perché sapevi che il latte mi fa schifo?>chiesi sorridente. <Indovinato,e per la cronaca anche io odio il latte.>disse,ricambiando il sorriso. Dopo mangiato,ritornammo in camera e mi porse una busta con dentro dei vestiti. <Tieni,sono i tuoi vestiti. Là c'é il bagno,lavati e vestiti con qualcosa di comodo:oggi iniziamo gli allenamenti. Vado a prendere delle cose,poi vengo a prenderti. Ci vediamo tra una mezz'oretta.> presi la busta e annuii. Arrivó alla porta,mi fece un occhiolino e uscì. Andai in bagno:c'era una vasca indovinate di che colore? Bianca. Non ci potevo credere, era la cosa piú colorata che avevo visto da quando ero arrivata negli Inferi. Il resto era tutto rosso e nero. C'era un lavandino,un bidet,un appoggio per le asciugamani,uno specchio lungo fino a terra. Aprii l'acqua calda e riempii la vasca;mi spogliai,entrai e mi rilassai. Era così bello. Avevo bisogno di un bagno caldo per alleviare la tensione:ero in ansia per l'allenamento. Avevo paura di non essere brava,anche se il diavolo aveva detto che sono la demone piú forte,e che sono addirittura al livello di Xavier. Ma questo quando ero piccola. Adesso non ricordo praticamente ....niente. Spero di essere in grado di sopportarlo perché ho l'impressione che sarà molto faticoso. Dopo essermi lavata,uscii dalla vasca ed indossai l'accappatoio;mi asciugai i capelli prima con l'asciugamano e poi con il phon. Poi mi vestii:indossai degli shorts di jeans ed una canotta lunga rossa. Mi aggiustai i capelli e me li raccolsi in una coda alta. Uscii dal bagno e trovai Xavier seduto sul letto. <ehi,ho fatto tardi?>dissi. Speravo proprio di non averci messo troppo. <No,anzi hai finito prima di quanto pensassi. Sono venuto in anticipo perché mi ero accorto che la palestra era già pronta. Visto che hai finito,possiamo andare.>mi disse sorridente. Io annuii. Si alzó dal letto e mi venne vicino.<sei in ansia?>mi chiese. <dovrei?>chiesi impassibile <no,ma lo sei.>rispose. <Se già sai la risposta allora perché me lo domandi?>chiesi. <Perché voglio sentirlo da te.> <bene,allora si,sono in ansia.>. Lui iniziò a ridere silenziosamente. <Perché ridi?> <perché...hai la capacità di nascondere le tue emozioni in modo...a dir poco eccezionale.>mi disse. <mi prendi in giro?>chiesi. <No.perché?> <se sono così brava a nascondere le mie emozioni come hai fatto a capire che ero in ansia?>chiesi con un sorrisetto malizioso. <ti ricordo che siamo praticamente cresciuti insieme,e ti conosco come conosco me stesso. Ma nonostante questo,spesso mi confondi. Quindi complimenti.>mi sorrise. Abbassai la testa,e sorrisi sotto i baffi. <Dì la verità,questa sceneggiata l'hai fatta solo per alleggerirmi la tensione,vero?> <sei intuitiva a dir poco. Comunque no,perché non hai bisogno del mio aiuto per non essere in ansia,ci riesci già da sola. Sei già forte di tuo e dopo tutto quello che hai passato durante l'infanzia hai imparato bene a gestire paura,tensione,rabbia e tristezza. Su questo sei molto piú forte di me.>mi sorrise,mi prese per mano e mi disse<sei pronta?> <si>risposi sicura di me e ricambiando il sorriso...

Xavier: Il Figlio Del Diavolo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora