11° Cap.

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Uscimmo dalla stanza e ci diriggemmo verso la palestra,la sala che avevo visto il primo giorno in cui ero arrivata qui. Ad attenderci trovammo Lucifero e una ragazza:era alta come me,aveva occhi color cioccolato e capelli ricci e mori. Appena essa si giró e mi vide sgranó gli occhi e si portó la mano davanti alla bocca. Rimase immobile per qualche secondo,poi la sua bocca si aprì in un enorme e meraviglioso sorriso. <o mio Dio,Cassandra sei tu?>mi chiese speranzosa. <Si,sono io.>risposi. Non sapevo come comportarmi. Vidi i suoi occhi inumidirsi. In meno di un secondo,prese la rincorsa e si scaglió su di me,rinchiudendomi in un abbraccio. <Cas mi sei mancata un sacco.>continuó a stringermi forte,tanto da farmi quasi soffocare. <Noa vacci piano,così le fai male.>disse Xavier ridendo. La ragazza,che da quanto ho capito si chiama Noa,si staccó. Appena mi lasció,iniziai a respirare rumorosamente,avida di aria. Cazzo un altro pó e soffocavo davvero. <Scusami Cas,non volevo farti male é solo che..mi sei davvero mancata tanto in questi 10 anni.>
Mi sentivo leggermente a disagio. Per quanto ne so,potevo essere la sua migliore amica e le ero manacata tanto,ma non sapevo proprio come reagire,insomma io...non mi ricordavo di lei. Sapevo di sicuro di conoscerla ma non la ricordavo. Forse avrei dovuto dirle che non avevo memoria di quei tempi e quindi...neanche di lei. <Noa,senti io...>iniziai a dire insicura. Guardai Xavier in cerca di una risposta come a dire "glielo dico o no?". Mi sorrise ed annuì. Così presi un bel respiro e continuai. <...Non mi ricordo di te.>dissi mortificata. Lei fece una faccia come se non avesse capito. <Come non ti ricordi di me?> <mi dispiace Noa.> <Cas. Dici davvero?> <si Noa.>fece una faccia dispiaciuta e quasi Mi sentii in colpa. <Noa vieni con me,ti spiegherò tutto io.>disse Xavier rivolto a Noa,appoggiandomi una mano sulla spalla. Mi fece l'occhiolino e mi sorrise. Noa prima guardó lui,poi me. Mi scrutó attentamente e mi sorrise. <Ben tornata Cas.> ricambiai il sorriso. <Grazie Noa.>. I due si diressero verso la porta. Prima di uscire,Xavier mi guardó.<ti lascio tra le grinfie di mio padre Cas.>disse ridendo. <figliolo,posso dirti che mi sento parecchio offeso.>ribatté Lucifero con faccia da finto offeso. Risi. Noa e Xavier uscirono e io rimasi con Lucifero. Lui si avvicinó a me e mi guardó sorridente. <bene Cas,pronta?> <piú o meno.> <Lo prendo come un 'si'. Siediti.>
Si sedette sul pavimento ed incroció le gambe. Feci lo stesso e mi sedetti di fronte a lui. <precisamente cosa devo fare?>chiesi. <Concentrati.> <concentrarmi su cosa?> <rabbia. Pensa ad un momento della tua vita in cui hai provato rabbia,molta rabbia. Guarda,ti faccio vedere.> Lucifero chiuse gli occhi. Passarono dei secondi,quando dal suo corpo uscirono come delle fiamme d'aria rosse e nere,che lo avvolsero. Sgranai gli occhi e rimasi pietrificata. Ma cosa....cosa diavolo era quello??? E io avrei dovuto fare quello? Ero piú ansiosa di prima,le cosa andavano di male in peggio.
Dopo un pó,Lucifero aprì gli occhi e mi sorrise. Sbatté la mano sul pavimento e la fiamme sparirono. <C-c-cos'era quello?> <l'aura demoniaca. Adesso tocca a te. Pensa a un momento di profonda rabbia,ricordalo e fallo diventare parte di te.> <cosa cazzo significa "fallo diventare parte di te"? Come faccio a far diventare parte di me un momento di rabbia?>scoppió in una fragorosa risata e mi guardò divertito. <lascia stare,non ci pensare,poi capirai da sola. Inizia a concentrarti.>Mi disse premuroso. Feci così. Chiusi gli occhi e mi concentrai sulla rabbia.

Flashback
"<Avevi otto anni quando una volta,durante l'allenamento,venne negli Inferi,entró nella stanza e ti infilzó con un pugnale,con l'intento di ucciderti. Poi scappò. Seth e Jerom ti trovarono priva di conoscenza sul pavimento. Perdevi molto sangue,la ferita era profonda e avevi un'emorragia. Mi vennero a chiamare e ti portammo immediatamente all'ospedale. Rimanesti incosciente per quattro giorni. Il medico disse che sopravvivesti per miracolo. Stavi praticamente morendo dissanguata.>
Rimasi a bocca aperta. E intanto mi sfioravo la cicatrice con i polpastrelli,segno indelebile della crudeltà di mio padre. Non mi ha mai voluta,per lui io sono sempre stata uno sbaglio,un errore irrimediabile,qualcosa a cui porre fine. Mi odia e mi ha sempre odiato..."
Fine flashback.

Ripensai a quel momento,all'attimo in cui venni a sapere la verità su Japh. Mi bastó poco,che la rabbia inizió a crescermi dentro. Si intensificó ogni secondo di piú,tanto da non poterla più dominare,come un fiume in piena che non riesce piú a contenere le proprie acque. Qualcosa dentro di me esplose come un vulcano. Sentii una forte energia e un intenso calore crescermi tutt'intorno,mi accerchió,mentre dentro di me nasceva un senso di freddezza. Una strana sensazione mi pervase. Non sapevo cosa mi stesse succedendo.
Aprii gli occhi e sentii le pupille andarmi a fuoco. Guardai Lucifero,che aveva sul volto un espressione soddisfatta e appagata. Mi guardai intorno e...vidi delle fiamme d'aria,rosse e nere intorno a me. Fuori avevo la sensazione di avere  fuoco puro sulla pelle,ma dentro mi sentivo letteralmente gelare. D'un tratto,provai una fitta lancinante alla schiena. Tanto era forte il dolore che urlai. Era come ricevere tante coltellate dall'interno verso l'esterno. Mi toccai la schiena e mi ritrovai la mano sporca di sangue. Rabbrividii mentre la fitta s'intensificava. Cacciai dei gridi di dolore. Di colpo tutto svanì. Mi toccai nuovamente la schiena e sentii qualcosa di morbido al tatto,come delle piume:con la coda dell'occhio riuscii a vedere due enormi ali nere,spuntatemi dalla schiena. <Sei stata bravissima Cas,sei davvero molto forte. La tua aura é molto,molto aumentata dall'ultima volta. Sei in gamba,dico sul serio. Il mio obbiettivo era quello di farti imparare ad evocare l'aura demoniaca,ma la tua trasformazione non era nelle mie intenzioni.>mi disse Lucifero avvicinandomisi e accovacciandosi davanti a me. <trasformazione?>chiesi. <Si. Guarda tu stessa.>mi rispose indicandomi uno specchio. Mi alzai e mi specchiai:O.MIO.DIO!!! Non potevo credere a quello che vedevo. Lucifero aveva ragione, ero riuscita a trasformarmi davvero. Allo specchio vidi una ragazza dal volto bianco come la neve. Avevo due pupille rosse come il sangue che avevo visto sulla mia schiena,le labbra di un rosso della stessa tonalità e due magnifiche ali nere come la pece,per non parlare delle unghie altrettanto scure. <Tranquilla,sei bellissima anche così.>mi disse Lucifero. Mi si avvicinó e mi sorrise. Dopo poco,iniziai a tremare. Dei brividi di freddo mi invasero. Sentii le energie scomparire,poco a poco. Divenni debole tanto da non riuscire a reggermi all'inpiedi. Lucifero si mise un mio braccio sul collo e con la mano libera mi sorresse per il fianco. <Grazie.>dissi a fatica. <Di che Cas?!> Mi aiutó a sedermi sul pavimento e Mi stesi. Iniziai a fare profondi respiri. Mi sentivo senza forze. <Mi sento debole.> <lo so,é normalissimo. Hai usato molta energia in una volta sola e questo ti ha indebolita. Sei stata formidabile. Non avevo mai visto nessuno trasformarsi così presto. Sei...straordinaria. Neanche Xavier ci era riuscito così velocemente. Davvero complimenti.> <cos'hai detto? Io sono rimasta a "hai usato troppa energia"poi Mi sono persa.>dissi ironica. Lucifero scoppió a ridere e mi accarezzó i capelli.
Sentii la porta spalancarsi di colpo ed entrarono Noa e Xavier. <Cas!>urlarono. <Cas,stai bene?>mi chiese Xavier. <Si,sono solo...stanca.>dissi fiocamente. <Che ci fate qua? Non eravate andati via?>chiesi. <Siamo rimasti fuori la porta. Ho raccontato a Noa tutta la verità. Poi ho iniziato a sentire delle forti urla,e una forte aura che cresceva. D'un tratto non l'ho sentita più. Mi sono preoccupato e quindi sono entrato. Era la tua aura vero?>mi chiese. Annuii. Non avevo neanche la forza di parlare. Sentivo sempre più freddo. Iniziai a tremare,mentre un'altra dolorosa fitta alla schiena mi colse di sorpresa. Iniziai a cacciare urli strazianti. Dal dolore inizia a stringere forte la mano di Xavier,mentre Lucifero mi accarezzava i capelli. Ancora quelle coltellate. Poi terminarono. Iniziai a sospirare rumorosamente. Il mio guardó si posó sulla mano di Xavier. L'avevo stretto così forte da farla sanguinare. <scusami Xavier,non mi ero accorta di stringerti così forte.> <tranquilla,non mi fa male.>Mi disse sorridente. Poco a poco tornai normale,anche le unghie persero il colore nero. <Sei stata grandiosa> <grazie.> dissi debolmente.

Xavier: Il Figlio Del Diavolo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora