<Com'è andata la nottata? É stata male?> <si,molto male. Si é agitata parecchio nel sonno. Ormai lo sta facendo spesso e mi dispiace,non riesco a calmarla in alcun modo.> <Poverina. Credo che tramite questi incubi le stiano raffiorando dei vecchi dolorosi ricordi. Vorrei poter fare qualcosa,ma non so come aiutarla.> <Lo so padre,lo so.>
Ero stesa sul letto con gli occhi chiusi. Non volevo aprirli,Non volevo. Mi sentivo stanca e senza energia,forse non avevo neanche la forza di muovere le palpebre.
Sentivo due voci che parlavano,credo che fossero Xavier e Lucifero e una mano calda mi stava accarezzando i capelli.
Iniziai a muovermi nel letto ancora con gli occhi chiusi. Mi sentivo così...strana.Dopo poco, strizzai un pó gli occhi,mi.ci passai la mano sopra e lentamente li aprii. Guardai con lo sguardo fuori la finestra. Era l'alba. Una grossa palla di un giallo debole si preparava a nascere,mentre il cielo ancora scuro lo accerchiava. Un sole di una luce fioca e spenta ma pronto ad esplodere in tutta la sua bellezza,con una nuova luce,più calda e forte,con un nuovo giorno. Mi persi nella maestosità e nell'imponenza di quel cerchio luminoso.
Dopo essermi ripresa dal mio stato di shock,ritornai alla realtà. Vidi Xavier seduto sul mio letto che mi guardava e affianco a lui Lucifero. <Giorno piccola,come stai?>Mi chiese dolcemente un Xavier senza maglietta. O mio Dio quando fa così é troppo bello!!!
<N-non lo so. Mi sento stordita e debole....strana. Mi sento come se mi avessero risucchiato tutte le energie. Ma tu perché sei qui?>chiesi rivolta a Lucifero. <beh,diciamo che é stata una nottata un pó particolare per te.> <in che senso?> <ti agitavi nel sonno,piangevi e non riuscivamo a calmarti. Chiedevi aiuto e....per farla breve non hai dormito molto bene.>disse Lucifero con un sorriso premuroso. A quelle parole mi irriggidii. Allora era vero. Non era solo la mia immaginazione,lo avevo sognato davvero. No,ditemi che non é così. Vi prego,ditemelo. <Che c'é?>mi chiese il diavolo. Mi misi seduta e mi inumidii con la lingua le labbra secche. <Il fatto é che...é da anni ormai che...sogno lui,sempre. Sogno che mi picchia,che mi dice cose come "ti odio" o "sei la figlia che non ho mai voluto". E....> <e?>mi incitó continuare. <ho sognato anche la volta che mi ha pugnalata. Questo l'ho sognato circa qualche mese fa. Mi sta perseguitando da non so neanche più quanto tempo.>Lucifero si sedette all'altro mio lato,quello opposto a Xavier. <Lo so,sono tutti ricordi che ti stanno riaffiorando.> <ma mi devono raffiorare solo ricordi dolorosi?>chiesi esasperata dalla situazione che stavo vivendo da anni. <Si,sono quelli che ti tornano subito a mente quelli dolorosi.>
Japh. Anche la notte mi perseguita. Mi vuole morta,lo vuole da sempre.
Guardai sul display del mio iPhone e vidi che erano le 5. <Xavier,...torna a dormire. Non voglio che tu stia sveglio per me.> <non ci penso neanche.>mi disse calmo,con un sorriso malizioso. <Xavier,ti prego. Non voglio aggiungere anche il senso di colpa tra i motivi che la notte mi fanno dormire una schifezza. Sto bene. E poi comunque...sei cazzo a sette centimetri dal mio letto,non ci vuole molto a svegliarti in caso di necessità.>dissi ricambiando il sorriso. Lucifero gli poggió una mano sulla spalla. Xavier alzó la testa e lo fissò. Il padre annuii con un sorriso,e lui ritornò a guardare me.Altra conversazione con gli sguardi,sempre meglio.
<come vuoi. Però mi svegli per qualsiasi cosa.> <contaci.>gli dissi. <Bene,io ora vado. Ci vediamo dopo>disse Lucifero,andando verso la porta. Prima che uscisse gli dissi<Lucifero.> <Mh?> <grazie,per...essere venuto.>dissi con un sorriso timido. Ricambió il sorriso ed uscì. Mi voltai verso Xavier e lo trovai nel letto,addormentato. Era stanco,mi dispiaceva. Almeno così poteva riposare tranquillo.
Quando dormiva era così bello. Il lineamento duro della sua mascella era perfetto e...così sexy. Le labbra sottili e scure,che solo a guardarle ti veniva voglia di baciarle e morderle. La carnagione chiara che gli conferiva un non so che di misterioso e...cazzo non era bello,di più. La forma degli addominali era perfetta,mentre il suo corpo teso completava il tutto con decisione. Non era un ragazzo,era un Dio greco. Avrei voluto saltargli addosso tanto era bello. <Sai,la gente potrebbe pensare a male se le guardi così.>sentii una voce maschile,con tono ironico,ma capii subito che non era Xavier,perché aveva una voce bassa e profonda,dolce, mentre quella appena sentita era...graffiata. Mi voltai verso la porta e vidi Seth appoggiato allo stupite della porta. <Che ci fai qui?> <Lucifero Mi ha detto che ha dimenticato qua il suo cellulare e mi ha chiesto di riportarglielo.> ebbene si,anche Satana ha il cellulare a quanto pare. Mi tolsi le coperte di dosso e mi avvicinai al comodino. Mi abbassai per raccogliere il telefono,quando mi ricordai che indossavo solo una canotta nera che mi arrivava alla fine della schiena e gli slip. Avevo le gambe e parte del sedere letteralmente scoperte. "Adesso mi diverto un pó"pensai. So bene che Seth ha una cotta per me:chissà che effetto gli farà vedermi in parte così come madre natura mi ha creata? Dopo aver preso il telefono,mi alzai. Mi voltai e feci per portarlo a Seth. Glielo porsi e....la faccia che aveva era....impagabile. Aveva la bocca semiaperta come se fosse pronto a sbavare da un momento all'altro e gli occhi sognanti e spalancati,fissi sulle mi gambe. Ah ah...cazzo,i maschi sono davvero così stupidi. Serve molto poco per mandarli in tilt. <Ti decidi a prendere questo cellulare o no?>dissi con un sorriso malizioso,porgendogli l'oggetto. Lui sbatté velocemente le palpebre e si riprese. <Ah...ehm,si>disse e lo prese. Continuó a guardarmi come se stesse ammirando il dipinto della Venere. Gli cinsi il collo con le mani e feci per dargli un bacio ma ovviamente,mi bloccai a pochi centimetri da lui,con in nostri nasi che si sfioravano. Mi avvicinai al suo orecchio e con voce sensuale gli dissi<ti piacerebbe eh?>mi staccai da lui e iniziai a ridere. <Voi maschi siete così...stupidi.> <e tu sei così bella.>mi disse senza neanche un filo di imbarazzo. <E io che quasi ci speravo. Che fregatura.>disse alzando le spalle. Continuai a ridere.<beh io vado. É stato bello pero>disse ironico. Poi uscii facendomi l'occhiolino. Quando la porta si chiuse,sentii due mani posarsi sui miei fianchi. Mi irriggidii e mi venne la pelle d'oca. Sentivo un caldo respiro sul mio collo,sempre più profondo. Una voce al mio orecchio mi sussurró<ah si? Quindi noi maschi siamo stupidi?>chiese. Mi scappó un sorriso.<Non sai quanto.>dissi flebile.
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Xavier: Il Figlio Del Diavolo.
FantasíaCit.cap.1 " ma ormai era tardi. Se n'era andata,mi aveva lasciata sola anche lei. Non c'era più niente da fare....era morta e non l'avrei più rivista" Quando nella vita nn hai certezza,quando tutti quelli che ti amano ti abbandonano,quando tu non...