Capitolo 35

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<< Shinhye! >> corsi verso la donna seduta al tavolo della cucina e la strinsi a me, facendola ridere. Sembrava stare davvero bene, il suo viso era luminoso e il suo sorriso sincero. << Come stai? >> chiesi non appena mi allontanai da lei.

<< Sto bene grazie, non mi ha fatto del male se è questo che stai pensando >> rispose subito anticipando la mia prossima domanda e le sorrisi, accomodandomi accanto a lei e iniziando a far colazione. << Senti Hana- >> la mia attenzione fu subito su di lei non appena pronunciò dolcemente il mio nome << stavo pensando che l'ultima volta che ci siamo viste dovevamo uscire assieme, perchè non lo facciamo oggi pomeriggio? >>

La osservai per qualche secondo. La sua espressione era calma ma io non ero sicura di accettare.

<< Sei sicura? >> chiesi sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio << è vero che è passata quasi una settimana, però se ti senti stanca non devi- >>

<< Non iniziare anche tu, sto benissimo! E poi Minho ha messo due uomini a sorvegliarci quindi dovunque andremo saremo al sicuro >> mi interruppe bruscamente e non ebbi il coraggio di replicare. La mia espressione la fece ridere e non potei che unirmi a lei; mi era mancata.

Come promesso, fuori da scuola una macchina nera mi stava spettando.
Subito salii sul sedile posteriore e abbracciai Shinhye.

<< Allora sei pronta? >> chiese la donna visibilmente emozionata e non potei che sorridere, annuendo energicamente.

<< Sai, è la prima volta che vado a fare shopping con qualcuno che non sia Miyoung >> confessai guardando fuori dal finestrino per nascondere l'imbarazzo sul mio volto.

<< E non sei mai andata con tua madre? >> la curiosità di Shinhye non mi sorprese e in tutta risposta negai scuotendo il viso.

<< No, purtroppo è sempre stata male quindi non abbiamo mai trascorso molto tempo fuori casa. Io studiavo tutto il giorno e se non studiavo, imparavo a suonare >> risposi iniziando a vagare con la mente. Sapevo che la malattia di mia madre fosse abbastanza grave nell'esatto momento in cui ne venni a conscenza. Così avevo deciso di concentrare tutte le mie attenzioni sullo studio e sul tempo che riuscivo a passare con lei. La sua malattia iniziò subito a degenerare e le uniche cose per cui aveva ancora abbastanza energie erano pranzare in giardino oppure aiutarmi a imparare a suonare il pianoforte. Custodivo con molta cura gli ultimi ricordi che avevo con lei. Guardai con la coda dell'occhio e notai il suo sguardo che mi spronava a continuare.
<< Suonavo la chitarra e il pianoforte ma ora non lo faccio più, non ho molto tempo per queste cose >> continuai sospirando rumorosamente. Shinhye sembrò percepire il mio dolore e quasi mi sentii in colpa a parlare di certe cose, non perchè non volevo che mi conoscesse ma perchè volevo davvero vivermi quella giornata con un po' di leggerezza.

<< Sai, magari ti sembra di avere la mente troppo affollata per queste cose, ma forse ricominciare è l'unica soluzione plausibile per trovare un po' di pace >> il suo tono dolce mi fece voltare e incrociai il suo sguardo pieno di amore. Forse aveva ragione.

Passammo tutto il pomeriggio assieme e per un attimo mi sembrò di trovarmi in un universo parallelo; i problemi sembravano essere completamente spariti in sua compagnia. Per un momento desiderai aver provato quella spensieratezza con mia madre in passato, ma ero contenta di poter condividere quell'esperienza con Shinhye.

<< Shinhye, posso chiederti una cosa? >> voltai il viso verso di lei. Eravamo in macchina sulla strada del ritorno e mi sentivo davvero stanca.

<< Certo >> rispose sicura e mi strinsi nelle spalle.

<< Visto che non è ancora molto tardi, possiamo fermarci al cimitero? >> chiesi speranzosa.
Shinhye ci pensò un po' ma annuii quasi subito, dicendo all'autista di cambiare strada. Si stava facendo buio e la temperatura non era delle migliore, ma era molto che non ci andavo e ne volevo approfittare prima che potesse essere troppo tardi.
Una volta arrivate, scesi da sola dalla macchina e dopo aver preso un bel respiro, entrai nel cimitero. Nemmeno mi accorsi di essere già arrivata sulla tomba di mia madre e mi inginocchiai proprio accanto alla sua foto, osservando il suo sorriso. Me lo ricordavo a memoria ma vederlo mi riempiva sempre di gioia. Alzai gli occhi al cielo cercando di ricacciare indietro quelle lacrime che si stavano formando e sospirai, sedendomi accanto a lei.

RUN I - BTS (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora