Capitolo 24

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Per l'intera settimana rimasi con i ragazzi su richiesta di mio padre, evidentemente doveva sbrigare delle faccende. Lo sentivo di rado e ogni volta che non mi chiamava mi preoccupavo.

Continuavo a dividere il letto con Taehyung, la sua presenza mi rassicurava e riuscivo a dormrie tranquilla.

Jimin invece iniziò a staccarsi da me; quando stavamo assieme quasi mi ignorava, e non potei non chiedermi se suo zio potesse centrare qualcosa con il suo atteggiamento. Facendo così cominciai ad avvicinarmi di più a Taehyung. Era rimasto a casa per tutta la settimana solo per farmi compagnia e mi faceva sempre ridere.

Era sabato, esattamente una settimana dopo la festa con mio padre. Quest'ultimo mi aveva chiamato il giorno prima dicendo che a quanto pare le acque si erano calmate e potevo raggiungerlo a casa del signor Choi, dove avrei iniziato a vivere. Cosa che non mi dispiaceva per niente sinceramente, erano simpatici e giovani, non avrei avuto problemi con loro.

Ripensai alle parole di mio padre mentre sistemavo i pochi vestiti che avevo utilizzato in uno zaino.
Chiusi lo zaino e lo portai in salotto, sistemandolo vicino alla porta. Tutti erano ancora a letto, tranne me e Taehyung.

<< Vieni a far colazione? >> chiese uscendo dalla cucina e avvicinandosi a me.

<< No grazie, non ho fame >> risposi distrattamente e il mio tono lo fece sospirare.

<< Ma non hai mangiato quasi niente durante questa settimana >> constatò preoccupato avvicinandosi a me. << E se anche dimagrita, mi fai preoccupare >> sussurrò al mio orecchio appena fu abbastanza vicino.

<< Non preoccuparti, sto bene. Probabilmente è solo perché sono preoccupata. Ti prometto che ora ricomincerò a mangiare >> affermai girandomi verso di lui e abbracciandolo.

Ricambiò il mio abbraccio stringendomi a sé e poi mi prese la mano portandomi in cucina. Mi siedetti sul piano della cucina e lo osservai mangiare.

<< Perché mi fissi? >> mi chiese con la bocca piena notando il mio sguardo su di sé.

<< Sei carino >> risposi scrollando le spalle e lui fece una delle sue facce buffe facendomi ridere.

<< Pensi che per me sarà sicuro lì? >> domandai tornando seria e lo vidi teso.

<< Secondo me si, di sicuro ci sarà qualcuno a proteggervi giusto? È poi puoi chiamarmi quando vuoi così farò l'agente segreto intorno alla casa >> disse facendo il segno della pistola con una mano.

<< Certo, li farai scappare tutti Taehyung >> la voce di Jin mi fece prendere un colpo ma subito mi rilassai e risi, osservando Taehyung sbuffare al maggiore per poi tornare a mangiare.

<< Allora domani te ne vai? >> mi chiese Jin versandosi il caffè preparato da Taehyung.

<< Sì, però ci devo andare da sola perché mio padre ha un incontro in azienda >> risposi sollevando le spalle.

<< Non preoccuparti ci penso io >> accettai volentieri e gli sorrisi, venendo subito ricambiata. Ero così fortunata ad avere Jin nella mia vita.
Uno ad uno tutti i ragazzi scesero per far colazione, tranne Jimin.

<< Hana, potresti andare a svegliarlo? >> mi chiese Hoseok che si era fermato a dormire assieme a Jungkook e io annuii, uscendo dalla cucina e dirigendomi in camera sua.

Bussai piano ma non sentii nessuna risposta. Bussai ancora e questa volta sentii dei lamenti e un "avanti".

Aprii delicatamente la porta e vidi Jimin ancora sotto le lenzuola.

<< Jimin svegliati, sono tutti giù a far colazione >> sussurrai non muovendomi dalla porta.

<< Ma ho sonno >> risi appena sentii la sua voce ancora impastata dal sonno.

<< Lo so, dai alzati >> dissi aprendo di più la porta e facendo entrare più luce. La camera era ancora buia.

<< Vieni qui >> aprì le braccia invitandomi ad avvicinarmi a lui.

Esitai un pò prima di entrare nella stanza e dirigermi verso il suo letto.

<< Jimin devi alzarti >> mi sedetti accanto alla sua figura e sollevò il viso guardandomi con gli occhi socchiusi. Mi intenerii vedendolo ancora assonnato.

<< Solo cinque minuti, ti prego >> il suo tono dolce mi fece cedere.

<< E va bene >> mi sdraiai accanto a lui e subito mi cinse il corpo con le braccia, avvicinandomi a lui. Trovai conforto nel suo calore, e appoggiai il mio viso fra il suo collo e la spalla.

Chiusi gli occhi assaporandomi quel momento. Era da tanto che non lo abbracciavo.

<< Odio vederti sempre con Taehyung >> le sue parole mi fecero riaprire gli occhi.

<< E allora stai con me >> risposi semplicemente ma subito si irrigidì.

<< Allora vai da lui se ci tieni tanto >> disse spingendomi via dal suo corpo. Lo guardai interrogativa mentre si allontanava da me e si alzava dal letto.

<< Ma si può sapere che ti prende? >> sbottai guardandolo allontanarsi da me per poi chiudersi in bagno. Fissai il nulla per qualche secondo cercando di capire quello che era appena successo, per poi uscire dalla camera e sbattere la porta arrabbiata. Andai subito in camera di Taehyung e mi buttai sul letto. Perchè doveva avere questo atteggiamento con me? Perchè doveva comportarsi così?

Jimin POV

"Se solo sapessi Hana" sussurrai buttando la testa all'indietro e sospirando. Chiusi il rubinetto e mi immersi nella vasca.
Subito il ricordo della chiamata da parte di mio zio della sera prima si fece strada nella mia mente.

[...]
<< Jimin, si può sapere che cazzo ti è preso? Eravamo d'accordo tutti e due sul piano, tu ci stavi dentro! >> roteai gli occhi sentendo le urla di mio zio dall'altra parte del telefono.

<< Beh ora non ci voglio più stare >>. Avevo preso la mia decisione e niente mi avrebbe fatto cambiare idea.

Io non avevo nessun potere contro mio zio, e la cosa migliore era uscire da tutta questa storia. Lui se la doveva vedere da solo con Joongki, io e Hana non c'entravamo nulla. E non l'avrei mai messa in pericolo, non più.

<< Ti giuro che se è per quella sgualdrinella mi incazzo veramente >> sospirai irritato sapendo che si riferisse a Hana.

<< Non è una sgualdrinella ed ha un nome. E anche se fosse per lei cosa vorresti fare? >> urlai a pieni polmoni. Non gli avrei mai permesso di toccarla, nemmeno con un dito. Avrei fatto di tutto per proteggerla, anche allontanarmi da lei se necessario.

<< La ammazzo Jimin, ecco cosa farò >> il suo tono improvvisamente calmo quasi mi destabilizzò, ma non gliela diedi vinta. Non gliel'avrei mai data vinta.

<< Prima di farlo devi passare sul mio cadavere, bastardo >> sibilai trai i denti e chiusi la chiamata senza aspettare una sua risposta.

[...]

Io l'avrei protetta, noi l'avremmo protetta. Pensai ad Hana e al suo viso che si illuminava quando stava con noi, quando stava con Taehyung. Forse se l'avessi lasciata andare piano piano non avrebbe fatto poi così male, giusto? Sospirai di nuovo e mi immersi fino alla testa, trattenendo il respiro.

Perchè doveva sempre andare tutto male?

RUN I - BTS (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora