Capitolo 13

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L'amicizia tra me e i ragazzi cresceva ogni giorno di più e visto che mio padre non era ancora tornato da questo presunto viaggio di lavoro, passavo le giornate in loro compagnia... Ma negli ultimi giorni mi accorsi che Jimin sembrava più distaccato dagli altri, specialmente con me; pensai che forse avesse solo bisogno di concentrarsi su sé stesso e cercai di non intromettermi.

<< Hana ti disturbo? >> la voce di Lucy mi risvegliò dai miei pensieri e incrociai il suo sorriso tenero, la sua figura minuta in piedi accanto alla porta della mia camera.

<<No dimmi pure >> risposi sorridendo.
<< C'è tuo padre al telefono >> la guardai per qualche secondo per poi alzarmi dal letto e seguirla, fino ad arrivare al telefono di casa. Alzai la cornetta e dopo un profondo respiro parlai.

<< Pronto? >>

<< Hana sono io >>la profonda voce di mio padre sembrava apparentemente tranquilla.

<<Volevo solo avvisarti che non ci sarò nemmeno per questa settimana, ho degli impegni che non posso posticipare >>

<< Va bene >> risposi semplicemente e aspettai che mi salutasse per chiudere la chiamata.

<< Stai bene? >> chiese con tono preoccupato e rimasi un attimo sorpresa. Non ci eravamo lasciati di certo nel migliore dei modi e non si era fatto sentire né vedere per tutta la settimana, quindi questa improvvisa preoccupazione mi fece irritare.

<< Si, e tu? >> cercai di rimanere il più calma possibile e rilassai le spalle.

<< Anch'io, sono solo stanco per il viaggio >> rispose sospirando e potei sentire la sua stanchezza. Capii che forse qualcosa non andava ma non volli saperlo. Non volevo più intromettermi nelle sue questioni lavorative. << Cerca di stare attenta Hana, non sai mai chi puoi incontrare >> il suo tono di voce divenne all'improvviso serio e sentii un brivido percorrermi la schiena. Che potesse sapere della mia amicizia con Jimin? Ancora non avevamo chiarito come io fossi venuta a conoscenza di quello che aveva fatto e conoscendolo aveva trovato qualche altro modo per saperlo. Annuii consapevole che lui non potesse vedermi e chiusi la chiamata.

Rimasi a pensare per un pó e poi decisi di tornare in camera. Presi il telefono e aprii la chat con Taehyung.

< Sei impegnato oggi?>

La sua risposta non tardò ad arrivare.

<No, perché?>

<Hai voglia di uscire?>

<Dammi un quarto d'ora e arrivo>

Sorrisi alla sua risposta e subito mi infilai un maglione sopra i jeans che già portavo, infilandomi il giubbotto e uscendo di casa. Taehyung mi aspettava al cancello e appena incrociò il mio sguardo, si si scostò dal muretto a cui era appoggiato.

<< Ciao Taehyung >> lo salutai sorridendo e venni subito ricambiata.
<<Ciao Hana, dove vuoi andare? >>

[...]

Risi mentre lo guardavo correre per il campo da basket e lanciare la palla come un bambino piccolo esultando energicamente quando c'entrò il canestro.

<< 10 a 5, stai perdendo >> mi corse incontro e segnò i punti appena fatti sul cellulare.

<<È solo perché è da tanto che non gioco e non sono allenata >> replicai alzandomi e rubandogli la palla dalle mani. Mi misi in posizione e con un tiro centrai il canestro perfettamente.

RUN I - BTS (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora