Capitolo 34

1.7K 113 26
                                    

Un mormorio mi risvegliò dai miei pensieri e guardai alla mia destra, trovando Miyoung intenta ad attirare la mia attenzione. Lanciai un'ultima occhiata alla professoressa intenta a spiegare la lezione e riportai lo sguardo sulla mia amica.

<< Che c'è? >> sussurrai infastidita e la osservai roteare gli occhi. Trattenni una risata davanti il suo comportamento infantile.

<< Jin mi ha rivelato uno scoop >> appoggiai la penna sul banco e mi girai leggermente verso di lei, dandogli la mia completa attenzione.

<< Cioè? >> chiesi curiosa. Non sentivo Jin da qualche giorno; lui era troppo impegnato col lavoro e io con lo studio. Per non parlare poi delle emozioni che mi stavano letteralmente mangiando dentro. Tra la preoccupazione mista a rabbia e la felicità mista a qualcos'altro che non riuscivo ancora ad identificare, mi sentivo soffocare.

<< Ha detto che forse si è innamorato, ma non so di chi >> alzai un sopracciglio alla sua rivelazione. Jin sapeva che io e Miyoung eravamo delle ficcanaso e di certo questa semplice frase non ci avrebbe soddisfatte.

<< Dobbiamo assolutamente indagare >> risposi seria e la mia migliore amica annuì convinta.

<< Dopo scuola andiamo da lui >> disse semplicemente e riportammo la nostra attenzione sulla professoressa di fronte a noi, cercando di seguire la lezione e non pensare a quello che sarebbe successo dopo.

[...]

<< Ecco le mie bambine! >> sorrisi alla madre di Jin e quasi mi persi nel suo abbraccio caloroso. Lei aveva questa grande capacità di poterti far sentire bene solo con uno sguardo, era una delle persone più dolci che io avessi mai conosciuto. Ci accomodammo al tavolo e aspettammo impazientemente che Jin si liberasse da un cliente, per poi avvicinarsi a noi.

<< È da tanto che non venivate qui, stavate cominciando a mancare a mia madre >> esclamò non appena si accomodò di fronte a noi.

<< E a te non mancavamo? >> domandò Miyoung facendo l'offesa e in tutta risposta ricevette uno sguardo schifato da parte di Jin, che ci fece scoppiare a ridere.

<< Comunque siamo venute qui per risolvere una questione >> parlai guardandolo attentamente e lo vidi deglutire a fatica. Sapeva esattamente cosa ci facessimo lì e sapeva anche cosa lo attendeva, ovvero una marea di domande a cui lui era obbligato a rispondere.

<< Intendi su chi mi piace vero? >> mi anticipò Jin e io e Miyoung ci scambiammo un'occhiata complice. << Va bene. Questa cosa mi mette a disagio, ma voi siete le mie migliori amiche e non voglio che ci siano segreti tra di noi >> Jin ci osservò per qualche secondo e poi un sorriso si fece strada sul suo volto, la nostra attenzione era completamente su di lui.

<< Ragazze, io sono gay e sono innamorato di Namjoon >> esclamò sospirando pesantemente, come se quelle parole avessero allegerito un macigno che si portava dentro da troppo tempo. Io e Miyoung rimanemmo in silenzio per qualche secondo, assimilando le sue parole.

Jin sembrò spaventato dalla nostra reazione; entrambe sembravamo pensierose e questo lo fece agitare. Passo poco tempo, prima che sul mio volto si formasse un sorriso e non appena mi voltai per cercare lo sguardo di Miyoung, lo notai anche su di lei. Senza aggiungere nient'altro ci alzammo di scatto e ci buttammo al collo di Jin, contente della sua rivelazione.
<< Perché non ce l'hai detto prima? >> chiesi allontanandomi leggermente da lui e incrociando il suo sguardo. Sollevò le spalle e si portò una mano dietro il collo, grattandoselo imbarazzato.

<< Ecco, non è una cosa così facile da dire >> mormorò quasi sovrappensiero. Guardai i suoi genitori intenti a lavorare alle sue spalle e sorrisi mentalmente. Lo avrebbero accettato senza problemi e questa era una delle cose più preziose che Jin avrebbe potuto avere.

<< Ma lui lo sa? >> la domanda di Miyoung riportò la mia attenzione su di loro e osservai Jin aspettando la sua risposta.

<< In realtà sembra ricambiare, però non so se mi sento pronto per fare questo passo >> scorsi un velo di tristezza mista a paura nei suoi occhi e presi una delle sue mani nelle mie, stringendola leggermente. Questo gli fece alzare lo sguardo e incontrai i suoi occhi.

<< Non aver paura di voler star bene. Sappi che per qualsiasi cosa io e Miyoung ci saremmo sempre >> la ragazza al suo fianco strinse a sua volta l'altra mano e lo vidi girare il volto per incontrare lo sguardo della nostra amica. Sospirò per l'ennesima volta e sorrise.

<< Promesso? >> chiese Jin speranzoso, facendo allargare non solo il mio sorriso, ma anche quello di Miyoung.

<< Promesso! >> replicammo nello stesso momento e questo ci fece ridere. Alzammo contemporaneamente le nostre mani e intrecciammo i nostri mignoli, segno che quella promessa non si sarebbe mai sciolta.

[...]

Abbassai lo sguardo e strinsi leggermente la mano di Taehyung. Mi aveva accompagnato alla casa dei signori Choi, dopo che mio padre mi aveva chiesto di ritornare. Shinhye sembrava stare molto meglio e avevamo deciso che per il momento ce ne saremmo andati. Non sapevo ancora se saremmo tornati nella nostra vecchia casa o in qualche appartamento di proprietà di mio padre, ma ero d'accordo sull'allontanarmi da lì. Shinhye era stata messa in pericolo e questo non doveva risuccedere.

<< Allora ci vediamo presto >> esclamò Taehyung interrompendo il silenzio che si era creato durante il tragitto.

<< Si, non preoccuparti possiamo ancora vederci tutti i giorni a scuola >> lo rassicurai incrociando il suo sguardo. Arrivammo davanti la casa e mi fermai proprio all'inizio del viottolo. << Mio padre è dentro, meglio se non mi vede baciarti >> dissi scherzando e osservai il suo sorriso. Era così dolce.

<< Ti scrivo appena arrivo a casa >> la sua voce profonda mi riscaldò e mi avvicinai al suo corpo.

<< Va bene >> sospirai non appena le sue braccia mi circondarono e lo baciai delicatamente, allacciando le mie braccia dietro al suo collo. Mi allontanai dal bacio e appoggiai il viso sul suo collo, stringendolo a me. Mi staccai da lui e lo guardai allontanarsi da me, salutandolo con la mano. Mi ripetevo ogni giorno che ero davvero fortunata ad averlo al mio fianco. Senza di lui non avrei potuto avere un attimo di serenità.

Entrai in casa e non appena intravidi la figura di mio padre in salotto, lo raggiunsi.

<< Dov'è Shinhye? >> chiesi subito e mio padre ridacchiò. Lo guardai stranita e scosse la testa, alzandosi dal divano dov'era seduto.

<< È in camera sua, sta riposando. Potrai parlarle dopo >> disse serio e io annuii. Avevo già sentito Shinhye al telefono, volevo davvero assicurarmi che stesse bene ma si meritava le mie scuse di persona, anche se a detta sua io non avevo fatto niente di sbagliato. << Sarà meglio che ti riposi questa notte. Domani faremo le valigie e ci sposteremo va bene? Penso non sia il caso di mettere in pericolo altre persone >> la sua serietà mi colpì e annuii decisa.

Aprii la porta di camera mia e per un momento mi ricordai del terrore che avevo provato quel giorno. Il letto sfatto era stato sistemato con lenzuola nuove e capii che se ne fosse occupata Shinhye. Le lenzuola lilla si sposavano bene con la testiera bianca del letto e lei sapeva quanto mi piacesse quel colore. L'aveva fatto per me, per farmi sentire a casa. Mi tolsi la giacca e mi ci buttai sopra, sprofondando nel materasso morbido. Avrei pensato alle valigie l'indomani.

RUN I - BTS (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora