La giornata sembra infinita. Letteratura, inglese, algebra, e quattro infinite ore di pittorica. In realtà amo disegnare, credo sia una delle poche cose che so fare davvero bene, ma oggi mi ha solo reso nervosa. La modella sembrava cambiare continuamente posizione, la luce pareva spostarsi apposta ogni volta che toglievo lo sguardo. Inutile dire che ho passato quattro ore a imprecare e cancellare. Manca solo un ora alla fine, spagnolo, ma credo che la salterò. Cammino fino al mio armadietto per lasiare giù i libri e mi avvio verso l'uscita. Una mano mi afferra il polso all'improvviso e mi ritrovo sbigottita contro il muro. Slade mi sorride malefico a venti centimetri dalla faccia. Cerco di ignorare la tachicardia istantanea che mi provoca la sua vicinanza, ma non posso negare che averlo così vicino mi sconvolge. "Quindi sono queste le farfalle nello stomaco", penso. Metto su un espressione fredda e seccata. -Che stai facendo?-.
-Credevo non ti piacessero i coglioni psicopatici come me- mi prende in giro Slade, ammiccando con la lingua in un modo insieme osceno e provocante. Lo guardo come se fosse impazzito. -Infatti non mi piaci. Levati di dosso-.
Lui mi passa un dito sulla guacia arrossata, provocandomi un brivido. -Allora perchè sei arrossita?-. Arrossisco ancora di più. Dio, io non arrossisco mai. -Ho caldo- lo spingo via, ma retrocede di poco, non abbastanza per permettermi di scappare. -Certo- replica sarcastico -Comunque Shay ti sta cercando, bambolina-. Mi scanso, e metto una buona distanza tra me e lui. -C'era bisogno di saltarmi addosso per dirmelo?-.
-Saltarti addosso sembra un ottima idea in ogni caso, quindi perchè no?- fa spallucce. Sgrano gli occhi. Che idiota. -Di solito questo approccio da maniaco funziona sulle ragazze?-. Lui ride. -C'è qualcosa che ti sfugge, piccola. Non sono io a saltare addosso alle ragazze, sono loro che assalgono me-. Coglione, psicopatico, e adesso pure arrogante ed egocentrico. Ottimo. -Non sperare che io ti assalga, nel caso succedesse non sarebbe di certo per scopi divertenti-. -Sei adorabile, vorresti picchiarmi? Ho sempre avuto un debole per le ragazze violente-. Questo botta e risposta sta diventando sempre più lungo e infantile. -Quando non potrai più riprodurti fammi sapere se ami ancora la violenza. Ci vediamo-. Gli volto le spalle
-Era una minaccia, micetta?-. Mi fermo, mi volto. -Prendila come ti pare, ma lasciami stare. Sul serio-. Sono seria per davvero. Tutto il mio corpo si sente attratto da lui, ma il resto di me lo detesta. Non tanto lui in sè, ma quello che rappresenta. Non posso permettergli di avvicinarsi a me, mi basta già aver deciso di riprendere il mio rapporto con Shay. Slade sarebbe troppo.
-Suona molto come una sfida- si avvicina di nuovo. -Mi piacciono le sfide. E mi piacciono le rosse. Credo di aver appena trovato un nuovo giocattolino-. Spalanco la bocca, offesa. -Col cazzo, Hummer-. Mi volto e me ne vado per davvero, furente di rabbia. Come si permette? Quando mi imbatto in Alex, che sta tornando dal bagno (o meglio, da una pausa sigaretta) gli spiego brevemente che me ne torno a casa. -D'accordo. Ci sentiamo per stasera, gli altri volevano uscire-. Annuisco. -Ti chiamo io!-.
Nel cortile compongo il numero di Shay, che risponde dopo tre squilli. -Si?- -Ciao, mi cercavi?- -Vicks! Si, ti raggiungo subito, sono in classe-. Sottofondo di risate, un uomo arrabbiato che dice qualcosa. -Shay, stai parlando al cellulare in classe? Ma sei scemo?-
Capisco che l'uomo arrabbiato che urla in sottofondo è il professore, e scoppio a ridere a mio malgrado. -Ti aspetto in cortile-. Riattacco. Probabilmente non verrà neanche richiamato, ormai il corpo insegnanti è abituato a cose del genere da parte sua. Dopo qualche minuto esce tutto pimpante e mi bacia sulla guancia. Mi ritraggo un po' sorpresa. Non sono più abituata.
-Allora, che facciamo?- chiede. -Cosa? Adesso?-
-Quando se no? Volevo andare a salutare Buck, è da un po' che non lo vedo. Gli farà piacere vedere anche te, no?-. Mi mordo le labbra, piena di sensi di colpa. Buck è stato come un fratello maggiore per me, nel mio periodo peggiore. Non lo vedo da moltissimo tempo. Sono letterlamente scappata via da tutto quel mondo, Buck compreso. -Ok-.
-Dopo vieni a mangiare da me, ti va? So che i tuoi coinquilini non sanno cucinare, me lo ricordo-.
-C'è anche Slade?- chiedo subito. Shay sospira. -Senti, piccola, Slade è come un fratello per me. E' mio amico e il mio coinquilino, se torniamo a frequentarci lui è compreso nel pacchetto. Non dev per forza fartelo piacere, solo almeno sopportalo, ok?-. Resto in silenzio, poi Shay scoppia a ridere.
-Che c'è?-.
-E' la prima volta che devo dire a una ragazza di sopportare Slade. C'è qualcosa di assurdamente comico in questo discorso-. Sbuffo. -L'anno scorso non vi ho mai visto frequentarvi. Come puoi chiamarlo "fratello" se lo conosci da così poco?-.
Shay si fa serio, pensieroso. -Mi ha salvato la vita. Letteralmente-. Ricambio il suo sguardo confusa. -Cosa intendi?-.
-Dopo che te ne sei andata, mi sono messo nei casini con un altra gang, credo di aver sconfinato nella loro zona- Per inciso vuol dire che si è messo a vendere droga ai loro clienti, soffiandogli i soldi -Non l'ho proprio fatto apposta, sta di fatto che una sera hanno mandato tre tipi a riempirmi di botte. Ti dirò solo che non ho mai perso tanto sangue in vita mia, stavo davvvero per rimanerci secco. Slade passava di lì per caso e mi ha tirato fuori da quel casino, poi mi ha portato in ospedale. Siamo amici da allora-.
Scuoto la testa. Che stupido è stato Shay, le conosce bene le regole. Stava cercando di ammazzarsi? Scruto il suo profilo. Dopo la morte di Jamie probabilmente si sentiva come me. Non credo gli importasse molto della vita in quel periodo. Sono così arrabbiata, ma divisa anche tra l'ammirazione per Slade. Mettersi in mezzo a due gang litigiose è una di quelle cose "davvero coraggiose o davvero stupide". E nonostante l'opinione che mi sono fatta di Slade, non credo sia uno stupido. -Come ha fatto a tirarti fuori da quella situazione e uscirne pure lui?- chiedo incuriosita. Shay sorride. -E' pur sempre Slade Hummer. Dopo un paio di botte, quando quei due l'hanno capito, mi hanno lasciato in pace. Non erano felici ma non si sono più fatti vedere-.
Inaro le sopracciglia, impressionata. -E per curiosità, di che gang si trattava?-.
Shay si ammutolisce, e un brutto presentimento si fa strada dentro di me. -Shay. Dimmelo-. Lui sospira. -Oleg-.
-Ma sei impazzito?!- sbotto, incredula. -Cercavi davvero di farti ammazzare? Scommetto che quei due non ti hanno solo dato qualche calcio, scommetto che avevano anche dei coltelli! Cazzo, Shay, potevi restarci secco sul serio-.
-E' acqua passata, Vickie-. replica tranquillo.
Scuoto la testa. -Conosco Oleg, con lui non è mai acqua passata. Porta rancore come una vecchia zitella. Non appena perderai la protezione di Slade, quello ti verrà a cercare. E lo sai-. -Slade è mio amico, e la sua protezione non verrà mai a mancare, quindi non esiste neanche il problema. E poi so cavarmela da solo-.
Ignoro la sua ultima frase. -Spero che non ti sbagli su di lui. Lo spero davvero-.
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Awake.
RomanceVickie è un adolescente inquieta, uscita da poco da giri pericolosi e dal mondo della droga. Sembra aver finalmente trovato un fragile equilibrio, quando arriva Slade, che fa crollare tutti i suoi sforzi. Slade, uno dei più pericolosi spacciatori di...