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Passo almeno venti minuti ad asciugarmi i capelli. Di solito non lo faccio mai, sono troppo lunghi e perdo sempre un sacco di tempo, ma ho bisogno di rilassarmi. Li liscio per bene con la spazzola, è da parecchio che non erano così ordinati. Mi guardo allo specchio soddisfatta. 

Ho un aria felice, mi brillano gli occhi. Indosso una tuta di Slade, i miei vestiti sono decisamente irrecuperabili. Chiamo a casa. 

-Ciao piccola vagabonda- risponde Kyle, ironico. 

-Heilà. Sto a cena da Shay, ma torno a casa a dormire-. 

-Menomale, ti davamo per dispersa ormai. Che hai fatto oggi?-. Accendo una sigaretta. 

-Quad con Slade e Shay. Tu?-.

-Sono uscito con una tipa, mi piace-. Rido. -A te piacciono tutte, Kyle-.

Lui sbuffa nel telefono. -Non è vero. E poi lei mi piace davvero, magari la porto a casa un giorno di questi. Basta che non la terrorizzi con i tuoi modi da bulletta, lei è una brava ragazza- aggiunge ironico. 

Alzo gli occhi al cielo. -Piantala Kyle, lo sai che so essere adorabile quando voglio-.

Kyle ride. -Questa mi è piaciuta. Le chiavi sono al solito posto, ci vediamo dopo-.

-Ciao-. Riattacco e sorrido. Quando torno in cucina Shay sta facendo una specie di omelette gommosa. Faccio una smorfia. -Carina- commento cercando di non ridere. Ha un aspetto obbiettivamente orribile. 

Shay guarda afflitto nella padella. -Le omelette non sono il mio forte-. 

Sento due mani sulle spalle, Slade si sporge dietro di me a guardare l'opera di Shay. 

-Amico, ci hai messo del silicone in quella roba? E' normale che sembri plastica sciolta?-. Scoppio a ridere, Shay spegne il fuoco imitandomi, anche se cerca di sembrare irritato. 

-Benissimo, ordinate una pizza allora. E vi ricordo che sono l'unico che almeno prova a cucinare, in questa casa-. Shay mi da uno scappellotto e mi passa il telefono. Ridacchiando ordino tre pizze. Quando riattacco mi accorgo di essere sola, e raggiungo i ragazzi in salotto. Il televisore non c'è più, dal momento che Shay l'ha venduto, ma sembra che abbiano trovato una soluzione. 

Slade sta attaccando il pc a un piccolo proiettore, che sulla parete bianca adesso vuota da un affetto stile cinema. -Da dove salta fuori quello?- chedo indicandolo. Slade fa una smorifia. 

-Questo cazzone ha venduto la tv, e per compensare ho ripreso quest'affare dal mio vecchio appartamento. Non esiste che in questa casa non ci sia una televisione-. Slade va sul sito streaming della tv nazionale, e si connette soddisfatto. Adventure Land. Di nuovo. Alzo gli occhi al cielo, divertita. -Slade, non ho intenzione (e credo neanche Shay) di passare la serata a guardare cartoni. Se mettessimo su un film?-. 

Slade fa per protestare, ma si blocca. Il suo speciale sorriso da furfante gli riempie tutta la faccia. 

-Perfetto, ma lo scelgo io-. Che diavolo ha in mente?

Lo capisco poco dopo. Questo stronzo ha messo su un thriller che Shay odia da morire, facendo scappare il mio amico poco dopo la cena. -Se mi volevi fuori dei piedi bastava dirlo, amico. Vado a farmi un bicchierino da Buck, non fate sesso sul divano-. Guardo Shay a occhi sgranati, le guancie bollenti. Non appena esce do a Slade un sonoro pugno sulla spalla, non facendogli niente ovviamente. -Sei proprio uno stronzo sleale. Cosa pensi di fare?-.

Lui mette su un aria innocente. -Io? Proprio niente. Piantala di lamentarti e guardiamo il film-. Ci stringiamo sul divano, gli appoggio la testa sulla spalla. Inizio a sentirmi stanca, mi si abbassano le palpebre. Slade mi accarezza la schiena con le dita. -Dormi, Vickie. Riprendiamo la scommessa domani-.

-Hai mandato via Shay per niente- ridacchio assonnata. Lo vedo sorridere con la coda dell'occhio.  -No, mi andava di stare da solo con te-. Lo dice in modo sereno, quasi distratto. Mi sento così felice. Non ho più così sonno, e devo tornare a casa a dormire. Finiamo il film, ma non saprei neanche dire di cosa parlasse. Io e Slade passiamo il tempo a baciarci e chiacchierare, e verso mezzanotte mi riaccompagna a casa. Sembriamo quasi una coppia normale, è tutto così nuovo per me.

Prima di scendere dalla jeep (si, ne ha una anche lui) esito. Lo guardo. Lui ricambia, assorto. 

-E' stata una bella giornata- dico. Slade sorride mesto. -Anche per me-.

Annuisco, faccio per aprire la portiera, ma lui mi afferra e mi trascina a un centimetro dal suo viso, tenendomi per il mento. Ha uno sguardo intenso, bruciante. Mi bacia con deliberata lentezza, senza lingua ma con una sensualità che mi sconvolge. Si stacca un po'. 

-Lo sai che non durerà- sussurra. Mi mordo il labbro. Lo so. Lo so, dannazione. Non dico niente, non c'è niente da dire. Lo bacio io stavolta, infilandogli la lingua tra le labbra. E' il bacio più lento che ci siamo mai scambiati, è come se suggellasse qualcosa. 

-Viviamo il presente intanto, ok?- mormoro sulla sua bocca. 

Slade acconsente baciandomi più forte. Stiamo giocando con fuoco, non finirà bene. 

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