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-Cazzo, cazzo, cazzo!- Urlo isterica, scorgendo i lampeggianti rossi e blu negli specchietti. Io e Slade ci guardiamo. Non c'è neanche bisogno di parlare, che da gas come un matto e schizza via, con la polizia dietro. Sembra uno di quei pessimi film di serie B, solo che Slade anche se guida bene non è Vin Diesel e se l'auto prende male una curva noi ci ammazziamo. O veniamo arrestati. Nessuna delle due opzioni mi attira particolarmente, non ora che mi sento ancora così viva dopo la gara. 

-Di là, sulla destra- urlo. Slade svolta seguendo la mia indicazione, senza neanche chiedermi motivazioni. Una parte di me è molto felice che lui si fidi abbastanza, questa zona la conosco bene. 

Tengo gli occhi incollati agli specchietti retrovisori, e solo quando i lampeggianti si allontanano fino a sparire mi concentro davvero sulla strada che stiamo prendendo.

-Non possiamo tornare verso Londra, dovremmo per forza tornare indietro. Merda, come facciamo- gemo afferrando il cellulare. Spero che Shay sia riuscito a filarsela, ma non sono preoccupata. Lui trova sempre il modo. Slade impreca a nastro da almeno cinque minuti, poi inchioda in un area di sosta. Siamo in mezzo al nulla, e la Camaro gialla spicca come un merdosissimo corvo sulla neve.

Quando glielo faccio notare lui mi guarda malissimo. -Non osare criticare la mia macchina-.

-E' gialla, maledizione! Un po' meno appariscente no?- sbuffo agitata, accendendomi una sigaretta e passandogliene una senza che nemmeno me la chieda. Slade sbuffa il fumo davanti alla faccia.

-Ti sembra il caso di litigare su questo, adesso?-

Prendo un bel tiro. -Va bene. Cosa facciamo? La strada è bloccata, dobbiamo andare dritti per forza. Se era una retata saranno già andati via, ma se hanno capito chi girava ci stanno cercando, immagino tu sia abbastanza popolare dalle loro parti- faccio una smorfia. -Andando dritto per di qua si arriva alla statale, ma sarà controllata di sicuro, e io direi di non rischiare, probabilmente ti hanno preso la targa e il tuo gioiellino è mimetico quanto un cazzo di catarinfrangente. L'unica altra strada che possiamo prendere va verso la periferia, ma c'è il nulla totale per almeno duecento chilometri. Campi e autogrill, hai presente?-.

Slade mi sta guardando come se fossi un esperimento di scienze molto interessante. 

-Smettila- scatto -Quando mi guardi così mi rendi nervosa-.

Lui fa un sorriso storto. -Ti guardo così quando riesci a sorprendermi, e lo fai spesso. Sei più sveglia della metà della gente che conosco-. 

Sorrido di rimando. -Sono felice che non mi consideri un oca senza cervello, davvero mi riempie il cuore- dico ironica. Slade alza gli occhi al cielo e da gas. Io trovo la bottiglia di rum e la finiamo. 

Ci avviamo verso il nulla, ammaccati e brilli sulla macchina più tamarra che sia mai stata prodotta. 

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