Slade guida da quasi un ora, quando Shay mi risponde finalmente al cellulare. Metto il vivavoce.
-Vicks! Dove siete finiti?-
-Stiamo prendendo il giro largo per tornare a Londra, la statale potrebbe essere libera adesso?-
-Scordatelo, hanno messo degli agenti a sorvegliare gli accessi alla statale e a tutti gli sportelli vicino alla zona. Siete bloccati fino a domani almeno. Vi cercano dappertutto, hanno la targa di Slade e sanno chi c'è al volante. Ti assicuro che stavolta la situazione è grave-.
-Cosa consigli di fare, amico?- chiede Slade, accendendosi una sigaretta.
-Trovate un posto dove passare la notte, domani mattina vi mando qualcuno a prendervi-.
Slade annuisce. -Me ne occupo io, Shay. Ho un paio di contatti che fanno al caso mio-.
-Perfetto. State attenti. Ah, e Slade. Bella gara, cazzo!- riattacca ridendo.
Sorrido anche io, ma smetto all'istante quando capisco che dovrò passare la notte con Hummer.
Merda. -Dove dormiamo?- chiedo.
-Sicuramente non in macchina, devo metterla in un capannone qui nella zona dove non possano trovarla, verrò a prenderla tra qualche giorno. Dobbiamo fare un pezzo a piedi fino a un motel-.
Perfetto. Sbuffo.
Slade ride. -Che c'è, piccola, ti preoccupa l'idea di camminare?-
Mi preoccupa l'idea di passare la notte con lui, ma non lo dico. Slade parcheggia la Camaro in un capannone dimesso praticamente in mezzo al nulla, e ci avviamo a piedi. Saranno le tre di notte, sono stanchissima e voglio un letto.
-Ti prego, dimmi che siamo arrivati- piagnucolo dopo un po'. Slade cammina davanti a me, vedo il profilo scuro delle sue spalle larghe. Mi mette stranamente a mio agio, mi fa sentire sicura. Nonostante sia abituata ad andare in giro di notte, da sola, non l'ho mai fatto in una zona del genere, completamente isolata. Sono felice di essere con lui.
-Il cartello diceva che c'è un motel tra un chilometro. Stiamo andando verso la strada principale, qui non c'è niente, vedi?- mi indica la strada deserta. Fino ad ora sono passate al massimo cinque macchine.
-Sei stanca?- mi chiede, fermandosi. Annuisco. Lui si avvicina, mi accarezza una guancia con una gentilezza che non mi aveva mai usato. -Sei stata davvero brava stasera, piccola. Mi costa ammetterlo ma non ce l'avrei fatta senza di te, non sarei mai uscito da quel posto-.
Lo guardo in silenzio, confusa dal suo atteggiamento. Mai, e dico mai, mi sarei aspettata uno Slade dolce. E' ammaliante. Lui sorride furbo e mi da un bacio sulla bocca, a labbra chiuse ma con lentezza. Il suo gesto mi confonde ancora di più. Non mi è mai piaciuto tanto un semplice bacetto a stampo, e lui l'ha fatto con un intento ben preciso, anche se non capisco quale.
Si stacca dopo meno di due secondi, il mio stomaco si è ribaltato. Mi guarda con intensità.
-Andiamo. Anche io sono stanco-.
Il motel è... un motel. Orrendo e sporco, come da prassi.
Slade si avvia alla reception, dove una donna sulla cinquantina fuma annoiata e legge un giornale.
-Si?-
-Una camera matrimoniale-.
Mi paralizzo. Sta scherzando? Faccio per protestare, ma lui ha già finito e la donna è tornata alla rivista. Lo guardo male. -Slade...-
-Sta un po' zitta, piccola. Voglio solo domire, sono stanco morto. Credi davvero che riuscirei a fare altro?- chiede ironico. In effetti ha un aria un po' distrutta.
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Awake.
RomanceVickie è un adolescente inquieta, uscita da poco da giri pericolosi e dal mondo della droga. Sembra aver finalmente trovato un fragile equilibrio, quando arriva Slade, che fa crollare tutti i suoi sforzi. Slade, uno dei più pericolosi spacciatori di...