24.

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Bip. Bip. Bip. 

Scaravento la sveglia giù dal comodino. Non ho mai sentito niente di più irritante. Bip. Bip. Mi alzo a sedere di scatto. Sul serio? Guardo la sveglia come se potessi darle fuoco col pensiero, e mi trascino giù dal letto, dandole un bel calcio e spedendola contro il muro. Sorrido soddisfatta quando sento la suoneria morire. Mi stiracchio. Sorrido. E' lunedì mattina, sono le sei e mezza, e io sorrido. Slade mi sta facendo qualcosa di strano, davvero. 

Dopo i soliti rituali mattutini mi vesto con più cura del solito. Normalmente metto le prime cose che trovo, ma oggi voglio essere carina. Jeans stretti, anfibi, canotta nera e giubbotto di jeans chiaro. Mi infilo una cuffia, prendo chiavi e tracolla, saluto i ragazzi ed esco. Mi blocco. La jeep di Slade mi aspetta nel cortile del condominio. Salto sul sedile del passeggiero, sorridendogli. 

-Buongiorno-.

Slade risponde al sorriso, guardandomi con apprezzamento. Si allunga a darmi un bacio.  

-Mi sei mancata, stanotte- ammette. Inarco un sopracciglio. -Ti arrendi, Hummer?- non ammetterò mai che anche a me è mancato dormire con lui. Lui ride sulle mie labbra. -Sempre assetata di sangue, piccola. Te l'ho detto, sarai tu ad arrenderti. Ti do al massimo due giorni-. 

Alzo gli occhi al cielo. -Mi piacerà guardarti ridipingere la camaro, sai. Dai, facciamo tardi-. 

Quando arriviamo a scuola ed entriamo insieme, il gruppetto di Shay ci guarda circospetto. Shay mi da un bacio sulla guancia, Gideon e Savannah mi salutano, Clerk fa la solita occhiata da maniaco. Drake mi odia, penso. E se non mi odia non fa niente per dimostrare il contrario. Non siamo mai stati particolarmente amici, dopotutto. 

I miei amici "normali" invece mi guardano a occhi sgranati dall'altro lato del corridoio. Alice sembra sul punto di svenire quando Slade mi saluta con un bacio a fior di labbra. Non appena i ragazzi se ne vanno, mi ritrovo letteralmente assalita. 

-Oddio, Vickie! Uscite insieme? Non l'ho mai visto così con una ragazza- comincia Alice. Gemo silenziosamente. Sapevo che mi toccava tutto questo. Alex sembra stranito, ma non sorpreso. Sorrido ad Alice. -Una cosa del genere-.

-Devi raccontarmi tutto-. Ma certo, col cazzo. Così dopo mezza scuola saprà cosa succede. Non che mi importi, ma sono abbastanza riservata sulle mie cose. Riesco a svicolare dalla conversazione, la campanella mi salva.

Dopo due settimane di vuoto cerebrale, finalmente ritrovo l'ispirazione. Mi godo le ore di pittorica come non facevo da un po', e in quattro ore ho finito la tela. Niente male, dai. La prof mi guarda stupita. -E' davvero molto bella, Vicktoria-. 

A fine lezione mi chiede di fermarmi, e mi chiede se voglio partecipare a un concorso. Il primo premio sono cinquemila sterline. Spalanco gli occhi. Con quei soldi potrei aiutare Shay a saldare il debito. Normalmente non avrei accettato, ma non posso perdere quest'occasione. Firmo tutti i moduli all'istante, e lascio alla prof la mia mail. Perfetto, è perfetto. Non che mi aspetti di vincere, ma se succedesse risolverei un problema che mi assilla da un pezzo. 

Al cambio dell'ora cammino senza fretta verso la prossima aula. Sto contando i minuti alla fine delle lezioni, voglio stare con Slade. Sono diventata dipendente da lui. Non ho mai sentito il bisogno opprimente di stare con qualcuno in particolare, ma il fatto è che con Slade sto bene quanto con me stessa. Sto pensando a tutto questo, quando qualcosa mi afferra il polso e mi trascina dentro lo stanzino del bidello. Un corpo si schiaccia contro di me nel buio. Riconoscerei il suo profumo anche in una tempesta. C'è odore di marijuana, registra distrattamente il mio cervello, prima di spegnersi del tutto quando Slade mi bacia. 

Senza dire una parola assale le mie labbra con le sue, schiacciandomi tra lui e il muro come se volesse passare attraverso il mio corpo. Gli affondo le mani tra i capelli folti, tirandoli.

Slade fa un suono di gola, mi costringe ad aprire la bocca sotto la sua. Milioni di brividi elettrici mi scendono giù per tutta la schiena, lui infila le mani sotto la mia canotta accarezzandomi la pancia nuda e risalendo fino al seno, stringendone uno. Mi stacco per respirare, le sue labbra scivolano verso il mio orecchio. Passa la punta della lingua sul padiglione esterno, e mi sciolgo.

Fanculo la scommessa. Lo voglio. Subito. Slade intuisce la mia resa, perchè ridacchia, mordendomi il lobo. -Te l'avevo detto-. 

Gli mordo il collo, facendolo sibilare. -Sta zitto-. 

Mi blocca le mani sopra la testa, la sua lingua scende giù per tutto il mio collo. Sono decisamente bagnata, e non mi ha neanche toccato sotto la cintura. Come ci riesce?

Con uno strattone mi slaccia i jeans e me li abbassa insieme alle coulotte, vorrei toccarlo ma mi tiene i polsi uniti con una mano e non riesco a liberarmi. Mi fa girare, incollando il petto alla mia schiena. Mi tiene una mano lungo il fianco, appoggio l'altra al muro. Sento il suo cuore battere forte quanto il mio. Le sue labbra tornano a sfiorarmi l'orecchio, i suoi capelli mi solleticano.

-Non riesci a starmi lontano, Vickie. Ammettilo-. La sua mano scende con lentezza esasperante lungo il mio ventre. Stringo i denti. -Sei tu che mi hai trascinato qui dentro-.

-Potevi dire di no. Se vuoi smetto- mormora accattivante, bloccando la discesa delle sue dita a un centimetro dal punto più teso del mio corpo. Gli pesto un piede da dietro. -Non osare-.

Slade ride, e affonda due dita dentro di me. La sua risata si trasforma in un gemito. -Cazzo, Vickie. Sei fradicia, piccola-. Mi schiaccia contro il suo petto, e inizia a torturarmi con le dita. Sto tremando. -Ti prego Slade- mormoro senza fiato. In un attimo mi fa girare, mi solleva e mi mette su un ripiano che sgombra con un colpo di mano, facendo cadere oggetti indefiniti. Si libera di jeans e boxer e si posiziona contro di me, sollevandomi un po' le gambe. 

Stavolta è diverso, stavolta entra pianissimo, ed è così intenso che penso di svenire. La cosa più erotica in assoluto è che mi stia guardando dritto negli occhi, da sotto l'ombreggiatura delle ciglia. La sua mandibola è tesa. Prova ad andare piano per un po', ma i suoi intenti vanno in fumo dopo neanche due minuti, e inizia a muoversi come se volesse entrare in ogni modo possibile nel mio corpo minuscolo, nella mia testa, nel mio cuore. 

Awake.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora