Il posto è sempre lo stesso, una zona industriale un po' dimessa verso la periferia di Londra. In macchina nessuno parla, il silenzio è coperto dalla musica alta alla radio e dal rombo del motore appena oliato. Dopo il nostro piccolo tete-a-tete Slade se ne è andato, dovremmo incontrarci direttamente là. Shay è molto teso, so che è nervoso. E' da parecchio che non gareggia.
-Puoi permetterti di perdere?- gli chiedo. E' una domanda piuttosto importante.
Shay si irrigidisce e scuote la testa. Sospiro. Questa cosa non mi quadra, a cosa gli servono i soldi se i suoi affari vanno bene?
Vorrei chiederglielo, fargli pressioni, ma non è il momento, lo so, e lui sarebbe comunque evasivo.
E forse ho paura di sentire la risposta, conoscendolo. Non voglio, quando abbiamo deciso di tornare amici non erano incluse le corse, nè la costante preoccupazione per lui. Purtroppo non ho pensato al fatto che Shay vuol sempre dire complicazioni, è da una vita che mi preoccupo per lui. Forse non ho neanche mai smesso di farlo, nonostante abbia troncato i rapporti per mesi e mesi.
Ma so anche che è in gamba e sa cavarsela, spero solo che non sia niente di grave.
Cerco di alleggerire la tensione chiacchierando un po' di cavolate, facendolo ridere. Forse posso aiutarlo così. Quando arriviamo veniamo accolti da una piccola folla. Sono tutti euforici, c'è chi chiacchiera seduto sul cofano della propria auto, chi beve, chi fuma e chi si fa una striscia sul cruscotto. Coppiette non tanto appartate si danno da fare, i soldi girano, le urla concitate scaldano l'ambiente. Ho quasi paura a scendere, conosco più della metà di questa gente, e mi ero ripromessa di non vedere neanche più una di queste facce. Faccio un bel respiro.
Sono qui solo per Shay, mi ripeto. Ne sei proprio sicura?
-Vicks! Ma guarda chi è ricomparso- mi apostrofa una voce, non appena esco dalla corvette.
-Billie- replico non troppo felice. Saluto la sua compagnia, che mi accoglie offrendomi in un minuto tutto quello di illegale che in pratica si può trovare in commercio.
Rifiuto gentilmente la roba, ma prendo volentieri una bottiglia di rum. Ne avrò bisogno, dannazione.
Billie mi da una pacca sul sedere. -Allora, bella. Dove sei stata tutto questo tempo? Mi sei mancata, sai?- ghigna. -Mi è mancato anche questo- aggiunge toccandomi di nuovo il fondoschina. Lo allontano malamente.
-Fanculo, non hai più il permesso di toccarmi- replico piatta. Se non sapessi come gestire questa gente sarei già scappata. Billie fa una smorfia. -Non eri così scassapalle qualche tempo fa-.
-Sono cambiata, Billie-. Lui mi squadra dalla testa ai piedi.
-Lo vedo. Ma ti conosco, Vickie. Non durerà-. Mi allontano, seccata. Saluto chi mi saluta, ma non mi va di fare conversazione più di quello che richiedono le circostanze. Finchè non vedo un volto ben noto. -Evan!- urlo, saltandogli al collo. Evan mi strizza in un abbraccio spacca- ossa.
-Heilà, Vickie! Quanto tempo, piccolina-. Evan è un ragazzo smilzo e alto, con un sacco di dreadlock sulla testa e un sorriso perenne. E' lui che gestisce il giro di scommesse, ci conosciamo da moltissimo tempo, più o meno da sei anni.
-Serata calda, vero?- dice, riferendosi alla gente esaltata.
-Come sempre- replico ironica. -Chi gareggia stasera?- chiedo.
Lui pesca un foglietto lercio dalla tasca. -Frankie contro Dan, Hummer contro Chase, Shay contro Pit. Se la serata va bene ne improvvisiamo altre-.
Dannazione. Stasera ci vanno giù pesante, gareggiano praticamente i migliori. Mi guardo intorno, e non vedendo Shay prendo Evan da parte.
-Senti- comincio, a mezza voce -So che a Shay servono urgentemente dei soldi, ma non vuole dirmi perchè. Sai quanto gli voglio bene, e noi ci conosciamo da quanto? Cinque anni?-
Evan ricambia l'occhiata, circospetto. Lo guardo supplichevole. -Evan, se sai qualcosa, è importante...-
-Vickie!- Shay si sta avvicinando. Mi sposto un po' da Evan, ma questo mi afferra il braccio e mi sussurra all' orecchio: -Dopo-. Ci guardiamo negli occhi. Lui sa qualcosa, ed è preoccupato. Dannazione, dannazione! Che cavolo ha combinato stavolta quell'idiota?
L'idiota in questione si avvicina sorridente, ma rigido. -Slade è arrivato. Evan, bello!- si salutano in quel modo strano in cui fanno i maschi.
-Tra quanto cominciamo?-
-Franckie e Dan sono pronti. Vai a farti un goccetto, ti chiamo quando è il tuo turno- risponde Evan.
-Ci vediamo dopo, Vicks- aggiunge, significativo. Annuisco e cerco di sorridere. Sono sempre più tesa. Shay fa per prendemi la bottiglia di mano, ma l'allontano.
-Scordatelo, non guidi da ubriaco contro quel bestione- dico indicando Pit da lontano. In realtà Pit non è poi così grosso, ma è un concorrente micidiale. E gioca sporco, il bastardo.
Shay sbuffa. -Va bene. Vieni-. Lo seguo tra la folla, tracannando rum. L'alcol brucia piacevolmente la gola, ma la tensione non si allenta per niente.
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Awake.
RomanceVickie è un adolescente inquieta, uscita da poco da giri pericolosi e dal mondo della droga. Sembra aver finalmente trovato un fragile equilibrio, quando arriva Slade, che fa crollare tutti i suoi sforzi. Slade, uno dei più pericolosi spacciatori di...