Dieici.

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Mirko Pov's
"Cosa cazzo hai fatto a Sara?" scende di corsa Giada tirandomi un cuscino.
"Oh, sta calma." dico girandomi verso di lei. Ha la faccia rossa dalla rabbia e ho paura che tra poco scoppi.
"Hai messo Sara sotto la doccia?! Ma sei scemo davvero?" dice lei avvicinandosi pericolosamente.
"Ma certo che no. Che ti salta in mente?" chiedo cercando di difendermi.
"Mirko io non sono una cogliona, okay?! Mi spieghi perché lo hai fatto?" chiede lei tirandomi uno schiaffo sul braccio.
"Mi ha sfidato, che dovevo farci?" dico semplicemente, sbadigliando.
"Ti ha sfidato?! E tu solo perché ti ha sfidato le fai un bagno?! Vestita?!" dice lei tirandomi un altro schiaffo.
"Si. Sai come sono fatto e che quando mi sfidano, so essere cattivo." dico aggiustandomi i capelli.
"Okay Giada, sta calma." sospira lei facendo versi strani. "Ti avverto. Se con tutte le tue cazzate giornaliere, costringi Sara a non venire più a casa mia, giuro che ti faccio cambiare sesso con un semplice calcio." dice lei puntandomi il dito.
"Si, capo." dico annuendo con il capo.
"Mirko, non sto scherzando. Sei stato avvertito." dice lei prima di andarsene.
Che casini che sta combinando quella Sara. Dio che odio, Giada non mi ha mai minacciato e ora per colpa sua sono stato minacciato, da Giada. Giada, la dolce e calma Giada. Sbuffo e mi sdraio sul divano.

Sara Pov's
Lego i capelli e scendo le scale. Giuro che se c'è Mirko, gli faccio passare la voglia di scherzare. Vado in cucina e mi siedo vicino al bancone.
"Ma quella è la mia maglia." sbraita Mirko facendomi voltare.
"Scusa?" dico incrociando le braccia.
"Quella è la mia maglia. Come mai la indossi tu?" chiede guardando la maglia che indosso.
"Giada mi ha prestato questa maglia dopo che tu mi hai fatto una doccia." dico guardandolo malissimo.
"Ma l'ha presa dal mio armadio. Ma era la mia preferita." dice quasi mettendo il broncio.
"Ora è la mia. Dimenticati di questa maglia, è troppo bella." dico sorridendo.
"No non puoi permetterti di prendere le mie maglie." dice seguendomi in cucina.
"Oh si che posso. Non si discute. Ora è mia." dico prendendo una bottiglina d'acqua.
"Non si fa. Non si fa questo. Sei una cattiva persona." dice mettendosi le mani in faccia.
"Puoi dirlo forte." dico ridendo. Ride anche lui e mi guarda negli occhi.
"O dio, voi due che ridete insieme, senza litigare." spunta Giada saltellando come una matta. Mirko tossisce e si gratta la nuca.
"Giada, ti prego." dico imbarazzata.
"Oh scusate. Volete privacy, vado via." dice facendo l'occhiolino a Mirko.
"Che ragazza strana." ammette Mirko. Cazzo è tua cugina dovresti saperlo che è strana. Ha un carattere strano e parla come una strana e si comporta come una strana e ride come una strana e fa tante cose strane.
"Già." dico dondolando e guardando dietro di lui.
"Oh, ehm.." la formuli una frase, amico mio?!
"Vado da Giada. Si starà facendo strani pensieri." dico superandolo.
"Oh si è capace di tutto lei." dice girandosi.
"La conosco bene. È la mia migliore amica." dico sorridendo.
"Si ma io sono suo cugino e la conosco meglio di te." dice incrociando le braccia. È tornato Mirko lo stronzetto.
"La conosco fin da piccola. E come se fossi sua sorella." dico in camminandomi.
"Ma non lo sei." dice sedendosi.
"Si, okay, ciao." dico facendo un cenno un cenno con la testa.
Sorrido fermandomi nel corridoio. Almeno siamo stati dieci minuti senza litigare. Questo è un passo grandissimo. Mi ha stupito il modo in cui mi ha guardato negli occhi, non lo ha mai fatto nessuno. Ridacchio un'ultima volta ed entro in camera di Giada.

•Il cugino della mia migliore amica•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora