Ventisette.

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Sara Pov's
"Sara." mia madre mi viene incontro e mi abbraccia con le lacrime agli occhi.
"Sto bene mamma, tranquilla." dico abbracciandola forte. Il mio pensiero ricade subito su Mirko quando vedo i suoi genitori accompagnati dagli zii. Mi stacco dall'abbraccio con mamma e vado verso di loro.
"Sara, come stai?" mi chiede la mamma di Giada che ha gli occhi rossi. Vorrei dirle che va tutto bene, che non mi sono fatta niente, che i tagli non fanno male. Ma tutto fa male, mi fa male la testa, ho un braccio rotto, mi viene da vomitare e vorrei piangere fino a finire tutta l'acqua contenente nel mio corpo.
"Ci sono stati giorni migliori." faccio un mezzo sorriso e guardo i genitori di Mirko che si abbracciano e sua madre sta piangendo. Il mio cuore si è rotto in mille pezzi e vedere i suoi mi fa ancora più male. Suo padre mi guarda negli occhi e vedo solo tanta tristezza e paura.
"Tu sei Sara, la fidanzata di Mirko?" sua madre viene verso di me e mi mette una mano tra i capelli sporchi di sangue, sta cercando di non piangere.
"S-si." non riesco a parlare, mi viene da piangere ma non posso farlo ora, farei stare solo peggio sua madre.
"Sono felice che tu stia bene." mi sorride e mi carezza la guancia.
"Mi dispiace tanto." non resisto e piango, prima piano e poi forte.
"Tesoro non è colpa tua, ma di quel matto che giudava." mi rassicura lei abbracciandomi. Invece è stata colpa mia, sono stata io a convincerlo ad andare in centro, a fare una passeggiata che ci ha quasi uccisi.
"Siete i genitori?" il dottore poggia una mano sulla spalla del padre di Mirko e guarda anche sua madre. Annuiscono e si avvicinano.
"Il suo battito è migliorato ma non si è ancora svegliato. Ha sbattuto forte la testa, causando un trauma cranico." sento dire dal dottore e i suoi genitori restano in silenzio.
"Sopravvivrà?" chiede suo padre.
"Solo il tempo ci dirà la risposta." sua madre cade in un pianto disperato e tutti quelli che ci circondano rimangono senza fiato e non dicono niente. Il mio cuore si è fermato, non ho più niente da dire, ha fatto tutto il destino.
"Possiamo vederlo?" chiede sua madre ancora con le lacrime agli occhi.
"Certo, venite." il dottore li conduce lungo il corridoio e poi spariscono dietro al muro bianco.
"Sara." Giada viene verso di me e mi abbraccia forte, piange e io non posso dirle di smettere, è comunque suo cugino.

•Il cugino della mia migliore amica•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora