Ventuno.

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Sara Pov's
Mi siedo su uno scoglio e sospiro, mi piace vedere il mare di notte, è così calmo.
"Prendi freddo così." dice Mirko alle mie spalle. Mi giro e gli sorrido. "Tieni." dice dandomi la sua felpa.
"Grazie. Vieni, siediti qui vicino a me." dico indicando con la mano lo scoglio.
"Che ci facevi qui tutta sola?" mi chiede avvolgendo il suo braccio intorno alle mie spalle.
"Guardavo il mare e il cielo stellato." dico sorridendo.
"È bellissimo qui." dice lui guardando il mare. Guardo i suoi occhi, blu come il mare di notte. Gli lascio un bacio a stampo e sorrido. Lui si gira e mi guarda.
"Ti amo, Sara." dice sorridendo e accarezzandomi i capelli.
"Ripetilo ancora." gli chiedo appoggiando la fronte contro la sua.
"Ti amo." mi bacia. "Ti amo." dice sorridendomi.
"Non mi stancherò mai di sentirtelo dire." dico toccandogli i capelli.
"Ed io non mi stancherò mai di dirtelo. Ti amo e lo farò sempre." dice dandomi un altro bacio.

"Siamo a casa." urla Mirko dal corridoio. Siamo in vacanza con i miei genitori e quelli di Giada.
"Oh grazie al cielo siete qui, avete visto Manu?" dice mia madre correndo da me tutta preoccupata.
"No, non era con noi." dice Mirko posando il telefono.
"Dov'è allora, lo stiamo cercando da ore." dice mia madre quasi in lacrime. Non è la prima volta che Manu scompare, quindi mi ci sono abituata.
"Andremo io e Mirko a cercarlo, calmati." dico dandole un bacio sulla fronte. "Dai, Mirko." dico prendendo la sua mano e trascinandolo fuori.
"Hai idea di dove possa essere?" mi chiede Mirko guardandosi intorno.
"No, cerchiamo, vieni." dico prendendo di nuovo la sua mano. Non è un posto grande questo, è facile trovare le persone sempre se lui non è andato al di fuori di questo posto.
"Ehi, senti." dice Mirko fermandosi di scatto. "Senti queste voci?" dice lui guardandomi.
"Si, vieni." dico portandolo dietro ad un muretto. Io e Mirko alziamo la testa e intravediamo due ragazzi, Manu e una ragazza.
"Ma chi è quella?" mi chiede Mirko guardando me e poi la ragazza.
"Non lo so ma so che deve tornare a casa, subito." dico alzandomi, seguita da Mirko.
"Manu." urlo fermandomi dietro di loro.
"Sara che ci fai qui?" chiede lui alzandosi di colpo. La ragazza si alza e mi guarda male. Mirko saluta come un idiota.
"Ti stavamo cercando, ti rendi conto di che ore sono?" dico incrociando le braccia. "Fila a casa, ora." dico indicando la casetta.
"Ma devo riaccompagarla a casa." dice lui indicando la ragazza che sta sorridendo a Mirko.
"La riaccompagnamo noi, ora vai a casa che hai quasi fatto prendere un infarto a nostra madre." dico dandogli un piccolo schiaffo sul braccio. Lui annuisce e va via.
"Hai finito?" chiedo a Mirko che sta parlando con quella ragazza facendole gli occhioni dolci. Lui mi guarda e annuisce. "Muoviti." dico prendendo la sua mano.
"C'è mio padre, ciao." dice lei correndo via, sale in macchina e sorride. La spezzo.
"Che carina." dice Mirko salutandola. Gli stritolo le dita e lui impreca
"Ripetilo se hai il coraggio." dico lasciando la mano.
"Scherzavo amore mio." dice lui massaggiandosi la mano.
"Ecco ora ci capiamo." dico camminando. Rido e lui fa lo stesso.
"Andiamo a casa va." dice prendendomi per mano.

•Il cugino della mia migliore amica•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora