Sara Pov's
"Ti va di fare un giro?" chiedo a Mirko che sta guardando la TV da mezz'ora ormai e io mi sto annoiando.
"Va bene, andiamo." dice alzandosi dal divano e prendendo il telefono e le chiavi.
"Andiamo in centro?" gli chiedo indicando il bus che porta in centro. Lui annusce e saliamo al volo sul bus. È pienissimo e quindi siamo costretti a stare in piedi.
"Non perdere l'equilibrio che io non ti tengo eh." dice Mirko ridacchiando. Lo guardo male e lui alza le mani. Fa una faccia buffa e mi bacia. Una ragazza perde l'equilibrio e Mirko l'afferra al volo. Io guardo la scena in silenzio, mentre Mirko sorride alla ragazza e le tiene la mano. Gli tiro un pugno dietro la schiena lui lascia la ragazza.
"La prossima volta sta più attenta." dico con tono freddo e con le mani sui fianchi. La ragazza mi guarda male e poi guarda Mirko.
"Grazie mille, tu sei..?" gli chiede e io quasi le salto addosso. Se lo sta mangiando con gli occhi e se continua io le stacco la testa e ci gioco a calcio.
"Il mio fidanzato." mi intrometto io guardandola sorridente.
"Io stavo parlando con lui e non con te, cara." dice incrociando le braccia al petto. Adesso le faccio male davvero.
"Si ma ti ribadisco che lui è il mio ragazzo e quindi stai alla larga." dico facendo un passo avanti mentre Mirko mi sussurra di non fare cazzate e mi tiene per le spalle.
"Oh la ragazzina è gelosa, taci puffa." dice facendo un passo avanti e io sono rossa dalla rabbia. La gente osserva la scena il silenzio e alcuni ragazzi mi incitano a menarla e io quasi quasi ci sto pensando.
"Stai alla larga, topolina." dico convintissima e lei sbarra gli occhi e mi da uno spintone. Io non ci vedo più dalla rabbia e le tiro una sberla in piena faccia. Comincia a tirarmi i capelli e io le do una spinta e le urlo tutte le parole che mi vengono in mente in quel momento. I ragazzi cominciano a fischiare mentre la gente continua a gradare la scena senza dire niente. Arriva un ragazzo che prende la topolina per i fianchi e le dice di stare calma. Mirko mi afferra per le spalle e mi tiene lontana da quella stronza ossigenata.
"Miriam forza, andiamo via." dice il ragazzo e lei mi guarda male.
"La prossima volta tieni a bada la tua cagnolina." dico rivolta al ragazzo e molti adolescenti alzano un grido.
"Andiamo." dice il ragazzo. Il bus si ferma e scendo seguita da Mirko che mi afferra per il polso.
"Sara hai fatto una scenata." dice Mirko fermandomi.
"Mi ha messo le mani addosso e che dovevo fare? Tenermi le stronzate che diceva?!" gli urlo contro e lui.
"Non urlare Sara, ci fissano tutti." dice avvicinandosi.
"Hai vergogna della tua ragazza?! E poi non mi hai anche difesa quando mi ha messo le mani addosso." dico lasciando le sue mani.
"Non potevo mica menarla." dice con tono ovvio.
"Si ma a con me lo facevi."
"Sara avevamo sette anni, cazzo, eravamo dei bambini."
"Potevi difendermi però."
"Dai, non vorrai mica litigare per una cazzata?" si avvicina e mi prende le mani.
"No ma non doveva neanche guardarti." dico appoggiando le mani sul suo torace.
"La mia gelosona preferita." dice dandomi un bacio.
"La tua unica gelosona." preciso.
"Ovvio" dice dandomi un altro bacio più lungo di quello precedente e rimaniamo così in mezzo alla piazza per dei minuti interminabili.
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•Il cugino della mia migliore amica•
RomanceBen dieci anni senza vedersi. Dieci anni in cui molte cose sono cambiate. Dieci anni in cui entrambi sono cresciuti, cambiati, migliorati ma comunque non si sono mai dimenticati a vicenda. Sara e Mirko, completamente diversi fra di loro uniti da un...