Mirko Pov's
Busso piano alla porta di Sara, sperando che non stia ancora dormendo.
"Mmm, sto dormendo." dice con la voce impastata di sonno, sorrido e apro piano la porta.
"Giorno dormigliona." mi avvicino a lei e le do un bacio a stampo e mi siedo sul suo letto con lei che sbadiglia. Mi guarda e mi sorride, poggia la testa sulle mie gambe e mi guarda con una faccia tenerissima. Sembra una bambina.
"Perché ti sei svegliato così presto?" mi chiede giocando con un cuscino che fa volare in aria per poi riprenderlo.
"Sono andato a correre e poi sei tu che ti svegli così tardi." dico incorciando le bracca al petto. Lei mi guarda con un sopracciglio alzato e spalanca la bocca.
"Non è vero, uffa." si alza e si siede di fronte a me, nella mia stessa posizione. Sorride e mi prende le mani. "Mi passi quella penna?" dice indicandomi una penna sul suo comodino, annuisco e la prendo.
"Che devi fare?" le chiedo sedendomi bene.
"Sta fermo eh, sennò viene male." dice poggiando la penna sulla mia fronte, e io resto fermo.
"Ma dai, dopo non si leva." dico portando dietro la testa.
"Dai, stai fermo e zitto." mi tira una ciocca di capelli e io non dico niente. Sta scrivendo qualcosa e mi fa il solletico, cerco di non ridere perché ho paura che mi dia uno schiaffo. "Ecco fatto, tieni guarda." dice dandomi uno specchietto. Lo afferro e mi guardo la fronte, sorrido leggendo quello che ha scritto 'ti amo' con un cuoricino. La guardo e lei sorride dandomi un bacio, io prendo la penna e la faccio avvicinare a me.
"Non scrivere cazzate eh." dice ridendo, e cercando di non muoversi.
"Shh." dico guardandola negli occhi color nocciola. Lei annuisce e soffoca una risatina. In questo momento sembra una bimba, con le gambe incrociate, le mani sulle cosce, i capelli spettinati e struccata. Ha gli occhioni grandissimi e le guance arrossate.
"Ecco fatto, leggi." le tendo lo specchietto e legge, sorride anche lei e poi mi bacia piano. Sussurra un 'ti amo' tra un bacio e l'altro.
"Andiamo a fare colazione." dice prendendomi per mano. Io ridacchio e la seguo per le scale.
"Ragaz-" Manu si stoppa subito e guarda le nostre fronti, confuso. Io e Sara ci guardiamo e non sappiamo che dire.
"Ecco noi, cioè stava-" comincia Sara ma Manu la stoppa subito scuotendo la testa.
"Non lo voglio sapere, va bene cosi." dice lui mettendo una mano sulla bocca di Sara.
"Andiamo a lavare la faccia." dico guardando Manu che legge ancora. Sara mi prende la mano e andiamo in bagno.
"Aspetta, prima facciamo una foto." dice Sara andando in camera sua e ne esce con il suo telefono e con un sorriso a trentatue denti, scuoto la testa e lei scatta.
"Contenta?" le chiedo entrando in bagno e aprendo il rubinetto.
"Tanto." dice prendendo il sapone. Mi lascia un bacio sull'angolo della bocca e poi sul naso. Le lascio un bacio sulle labbra carnose e poi un altro ancora e altri ancora. Mette le mani intorno al mio collo e sussura una frase che non ho capito ma continuo a baciarla.
"La colazione è pron-" entra Manu in bagno con un biscotto in bocca e quasi soffoca venendoci baciare. Oggi non è la sua giornata eh. Io e Sara ci stacchiamo e guardiamo Manu.
"Manu non fare quella faccia che anche tu e Maria vi baciavate." dice sara strofinandosi la fronte. Guardo Manu e poi strofino anche io. Dopo aver tolto la scritta usciamo dal bagno con Manu che cammina davanti a noi.
"Perché avete la fronte rossa?" ci chiede Matteo appena arriviamo in cucina. Io e Sara ci guardiamo e non diciamo nulla.
"Li ho trovati a dare capocciate al muro." dice Manu sedendosi, Matteo lo guarda e ridacchia. Sara ride e si siede vicino a Giada e cominciano a parlare tra di loro, mentre io parlo con Matteo e Manu. La giornata trascorre così, risate e chiacchiere.
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•Il cugino della mia migliore amica•
RomanceBen dieci anni senza vedersi. Dieci anni in cui molte cose sono cambiate. Dieci anni in cui entrambi sono cresciuti, cambiati, migliorati ma comunque non si sono mai dimenticati a vicenda. Sara e Mirko, completamente diversi fra di loro uniti da un...