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Ariana
Primo giorno di liceo in una nuova scuola.
Chissà che schifo, senza amici, senza nessuno.
Mia madre e mio padre si sono separati quando avevo nove anni e fin da quel momento sono stata presa in giro perché i miei genitori erano separati e così mi sono trovata senza amici... non ci vedo nessun motivo per prendere in giro una persona per i propri genitori ma tutti i miei compagni ne trovavano uno...
Prima abitavo a Boca, in Florida, ora io mia madre e la nonna ci siamo trasferite, non molto lontano da lì.
La casa che abbiamo preso qui non è niente di che in confronto a quella, era grande e spaziosa, con un giardino che faceva invidia a tutti i vicini, questa invece... meglio che non mi esprima...
Erano le 6.30, era ora di alzarmi, per prima cosa andai in bagno, solita routine quotidiana e mi specchiai, mi facevo schifo, avevo i capelli rossi tinti, una pazzia fatta a 12 anni, me n'ero pentita subito ma a mia madre e mio padre piacevano e decisi di tenerli Rossi. Ora invece ogni volta che mi guardo allo specchio mi sembro davvero terribile, quel colore non fa risaltare quello dei miei occhi, color cioccolato, o come preferivo definirlo io, color Nutella, il mio cibo preferito.
Dopo essermi specchiata mi lavai, e scesi al piano di sotto a fare colazione, tutti ancora dormivano, quindi feci più piano possibile, la nonna dormiva già poco di suo e quindi non volevo svegliarla...
Mi vestì in fretta, delle converse bianche, una maglietta lunga e dei jeans, presi il mio giubbotto, un chiodo di finta pelle ed mi avviai perso il bar che avevamo di fronte casa, avevo bisogno di una colazione abbondante perché mi sentivo davvero distrutta, forse per la paura e l'ansia, anzi sicuramente...
Presi la colazione anche per la mamma e la nonna, prendevano sempre il solito per colazione quindi non fu difficile trovare qualcosa per loro; per me un cornetto con crema e Nutella è un cappuccino, per la nonna un cornetto vuoto e un ginseng, per la mamma il solito caffè ristretto è un cornetto piccolo alla crema, era una donna molto attenta alla linea.
Dopo aver finito pagai il tutto, ringraziai la barista e mi avvia a casa per mangiare il tutto in tranquillità.
Stavo attraversando la strada sulle strisce pedonali quando un ragazzo biondo con degli occhi meravigliosi mi tagliò la strada facendo quasi cadere.
"Sta attento!", gridai infuriata ma non mi rispose anzi mi sorrise.
Che sfacciato pensai immediatamente, tornai a casa di corsa per evitare altri incidenti, apri la porta e mi sdraiai un momento sul divano, erano solo le 6.40 dopo tutto, dovevo essere a scuola per le 8.00, avrei potuto fare tutto con calma.
Appena arrivata sul divano, accesi il mio telefono, aprì What app e mandai un messaggio ad una mia vecchia amica, Jade, andavamo alle medie insieme, eravamo grandi amiche, l'unica che non mi prendeva in giro per i miei genitori, dato, che anche i suoi erano separati.
Le mandai il buongiorno e lei mi rispose subito, dicendomi che già le mancavo e che non si era fatta ancora amici a scuola, dato che lei aveva cominciato ieri, si era iscritta ad una scuola a Seattle, ma non era per me quindi deciso che dopo tre anni di amicizia stupenda ci dovevamo separare.
Comunque la rassicurai e le dissi che sicuramente troverà presto molte amiche e sicuramente un ragazzo, dato che era molto carina, siamo due ragazze molto diverse, lei alta e slanciata, io bassa e scoordinata, avevamo fatto molte cose insieme ad esempio quando ho tinto i capelli, lei anche a deciso di fare alcune ciocche verdi acqua e altre blu e lei in confronto a me sembrava una dea appena scesa dall' Olimpio.
Poi ci salutammo lei entrava alle 7.00 in classe, io avevo ancora in altra ora per prepararmi ma non ero psicologicamente pronta, così apparecchiai tavola con assoluta lentezza, andai a far da mangiare alla mia adorata cagnetta, Grace, una meravigliosa maltese; si può dire che lei dopo Jade sia la mia migliore amica.
Le diedi i suoi soliti croccantini che adorava più di ogni altra cosa, un po d'acqua e mentre aprivo la persiana del soggiorno sentii scendere mia madre e mia nonna...
Come sempre parlavano di me sulle scale, si stavano preoccupando del mio primo giorno di scuola; che carine pensai all'inizio ma poi cambiai idea, non mi piaceva sembrare debole agli occhi degli altri.
"Buongiorno", le salutai quando arrivarono al piano terra e si avviavano verso la cucina.
"Buongiorno", risposero loro in coro, mettendo in mostra il loro smagliante sorriso, poi ci sedemmo tutte a a tavola e mangiammo in silenzio fino a che non fu mia madre ad interromperlo.
"Allora, il primo giorno di scuola, fatto qualche amico mi raccomando e se qualcuno ti infastidisce dimmelo immediatamente, devo essere informata di tutto e tutti..", avrebbe continuato con le sue raccomandazioni ma la interruppi subito.
Odio le ramanzine più di ogni altra cosa al mondo e questo era davvero stressante, capisco che la mamma lo dica per me, ma sono sicura che ce la farò anche da sola.
"Mamma stai tranquilla, non devi preoccuparti di niente", disse con voce tremante, spero non si sentisse tanto.
"No, Ariana non ti credo, mi devi dire assolutamente tutto", disse quasi arrabbiata.
"Ok", fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Erano le sette e venti,andai al piano di sopra a lavare i denti, la faccia, scesi al piano di sotto, controllai lo zaino, ci misi dentro un pezzo di torta al cioccolato fatta in casa, lo chiusi, salutai mamma e nonna cercando di sorridere il più possibile uscì di casa e salii sulla bicicletta.
La scuola era distante, quindi presi le cuffie, misi la mia Playlist preferita, cioè quella con musica italiana e partii.
La playlist finii appena in tempo, appena arrivata a scuola mi guardai intorno, era splendida, piena di fiori all'entrata e uno striscione con scritto "Benvenuti ai nostri meravigliosi studenti".
Finito di leggere lo striscione di benvenuto mi guardai in torno, tutti mi guardavano, ci credo, tutto si conoscevano io ero la "new entry", tutti mi avrebbero parlato dentro ma che ci potevo fare? Un bel niente.
La campanella suonó e io entrai controvoglia.
Primo giorno. Nuova sfida.
Ma io potevo farcela.

My dream is you||Jariana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora