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                                                     Ariana
Quella sera mi addormentai piangendo, non potevo crederci, una stupida scommessa, per chi mi riusciva a portare a letto?!?
Che schifo, che schifo il mio mondo, a volte, come in quel momento mi chiedevo, perché proprio a me sta vita di merda!?!
Ma la cosa peggiore è che non ne potevo parlare a nessuno fino a domani, volevo sfogarmi e subito, ma a mia madre non ne potevo proprio parlare, l'avrebbe presa proprio male e non volevo darle dispiaceri dopo tutti i soldi che aveva speso per quella scuola e tutte altre cose che faceva per me.
E mi addormentai con quei pensieri.
La mattina dopo suonó la sveglia, la odiavo, con tutta me stessa, feci le solite cose che facevo le altre mattine, scesi giù di corsa, preparai lo zaino e feci colazione velocemente.
Salutai la mamma, mentre la nonna dormiva ancora ma lei colpo di scena mi disse qualcosa di inaspettato.
-Ciao Ariana, buongiorno. Io oggi non ci sarò per tutto il giorno, pensi di cavartela da sola?-, ero al settimo cielo, finalmente sola a casa!
-Certo mamma vai e stai tranquilla a domani!-, le urlai uscendo di casa.
Presi la bici e andai a scuola, pedalando un po troppo veloce per cui arrivai prestissimo e lì ad aspettarmi c'erano loro.
Justin, Derek, Alex e Chanel, che rabbia, mi risero tutti in faccia.
No, non potevo permettergli di trattarmi così, neanche per sogno, io non ero né la loro né la loro ragazza da picchiare a loro piacimento.
Mi avvicinai a Chanel la meno forzuta e le tirai uno schiaffo dritto in faccia, diventó subito rossa e un sorriso malefico si disegnò sulle mie labbra, poi come una codarda, ma dopo tutto avevo già rischiato troppo, corsi via, salii sulla mia bicicletta e scappai, poco distante dalla scuola vidi una ragazza che mi si avvicinava... era Selena!
-Grande la scenata con Chanel!- mi disse dandomi il cinque -Ma cosa è successo con Bieber?- chiese curiosa.
-Era una scommessa non li sono mai piaciuta-, dissi con il viso rigato dalle lacrime.
Selena mi abbracciò e poi mi salutò perché lei in confronto a me doveva andare a scuola, oggi aveva anche interrogazione di storia, le diedi la buona fortuna e con la bici andai a casa.
La nonna fortunatamente era uscita con mia madre, quindi la casa era libera, presi dai miei risparmi, €75 e a piedi mi incamminai verso un centro commerciale più grande della città in cui abitavo.
Appena entrata nel centro commerciale, mi diressi in un negozio molto carino che vendeva vestiti.
Non era proprio il mio negozio, dato che c'erano solo gonne cortissime, magliette scollate, vestiti attillati e scollatissimi, tacchi alti e altre cose del genere.
Mi diressi verso le magliette, né scelsi una con uno scollo decente dal mio punto di visto, era di un colore stupendo, verde acqua, un colore pastello, che a me piaceva da quando ero bambina; ne scelsi un'altra fiorata molto stretta che metteva in risalto che le mie curve e non mi dispiaceva affatto; poi su il momento delle gonne: scelti una minigonna a scacchi bianchi e neri, una completamente nera e stretta, e poi naturalmente non ne poteva mandare una con colori pastello, cioè arancio, ma non molto accesso, appunto un color pastello, poi presi quasi tutti i vestiti che trovavo: uno con un corpetto in pizzo nero e altri ancora sempre attillati è molto corti, come scarpe optai per degli stivali lunghi bianchi e per degli altri neri con tacco 12, tanto ero bassa un po di tacco non mi faceva male...
Di borse ne avevo tante per cui non ne comprai.
Poi presi dei trucchi, i miei primi trucchi, ne presi alcuni da Kiko e altri da Pupa.
Poi il grande passo, dopo anni di disgusto presi della tinta per capelli, castana e bionda, se Justin voleva una ragazza carina io sarei diventata quella ragazza.
Arrivata a casa il sistemai i vestiti nell'armadio, feci una piccola pausa e mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto:
-Non so chi tu sia, ma sto facendo una festa e sto invitando tutta la scuola, ci vediamo alle 11.00 alla villetta Morena, la conoscono tutti quindi non c'è bisogno che ti dia l'indirizzo a stasera".
Diretto il ragazzo, pensai subito, mi dovevo cominciare a preparare prestissimo, per prima cosa sistemai i capelli, dopo aver finito, mi guardai allo specchio.
Ero stupenda!!! La mia autostima era tornata quasi alle stelle!!
Poi mi truccai con dell'  eye-liner nero, del rossetto color corallo ed infine scelsi il vestito con il corpetto in pizzo e gli stivali alti bianchi.
Uscì di casa e chiamai un taxi, non potevo sicuramente andare in bicicletta vestita così, sarebbe stato un tentato suicidio!
-A villetta Morena, grazie- , dissi appena entrata nell' auto.
L'autista era veloce quindi arrivammo lì in meno di 15 minuti, in bicicletta ci avrei messo minimo mezz'ora...
Suonai al campanello dopo aver pagato il tassista, la musica era molto alta e sentivo uscire dalla finestra aperta la puzza di alcol.
Il ragazzo mi aprì subito e mi squadrò con lo sguardo, poi esclamò:
-Ehi, ehi, piccola tu sei Ariana???-
-Si!! Sono io grazie per l'invito!!!-
-Di niente piccola, non potrei mai  non invitare bellezze come te! Fai invidia perfino alla luna sta sera!-
Che carino!!! Gli sorrisi subito ed entrai, tutti si fermarono a guardarmi, erano sicuramente senza parole e molti si chiedevano chi fossi, ne ero sicura, la loro faccia lo faceva capire.
Dopo poco tutti ritornarono a ballare, tranne Justin mi fissava, stava ballando con Chanel, quella puttana.
Andai a bere qualcosa ne avevo bisogno  assolutamente! Anche se mi sentivo molto a mio agio, forse perché per una volta avevo attirato l' attenzione di qualcuno, senza che quel qualcuno mi picchiasse.
Finalmente la mia vita aveva un senso, ero troppo felice!!!
Poi un ragazzo mi si avvicinò, era molto carino e mi disse:
- Ciao io sono Zayn, il festeggiato, ti va se balliamo???-
- Auguri e si certo!!!- dissi ridendo.
Così andai a ballare sotto gli occhi di Justin che sembrava morire dalla gelosia.
Evviva.
Ce l'avevo fatta!
                         Votate!

My dream is you||Jariana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora