ARIANA'S POV
Ero chiusa in camera mia, pensando a varie cose.
1.Perché Justin mi trattava così solo per ottenere qualcosa.
2.Come si permetteva a scopare con la sua ragazza mentre c'ero io in casa, un po di rispetto?
Come ho già detto, ero chiusa in camera mia a chiave, avevo sentito mandar via Chanel da Justin, lei era infuriata con me, ma sinceramente non me ne importava niente di niente, comunque, tornando a Justin, lui bussava da cinque minuti alla porta della mia camera, speravo non la sfondasse, era molto forte, sapevo che il suo vero sogno non era cantare ma fare il pugile, o per lo meno queste erano le voci che giravano per tutta la scuola.
Stanca di guardare il soffitto e pensare a fatti spiacevoli, aprì il mini-frigo, dato che per colpa di un oca in calore e del tipo che amavo non avevo nemmeno pranzato, presi uno spumone al cioccolato e alla nocciola, con il croccantino e la meringa, afferrando il mio adorato cucchiaino, compagno di ogni sventura.
Stavo finendo di mangiare l'ultimo cucchiaio di meringa, quando sentì la porta cedere e vidi quel legno bianco cadere a terra, come fosse un vaso.<Ma che cazzo fai>, urlai pensando alla reazione che avrebbero avuto mia madre e Jeremy, ma allo stesso tempo tenni la testa bassa perché magari era venuto a vedere come stavo.
<Non me ne frega un cazzo di quello che ho fatto, dammi il braccio.>, disse e non sembrava una domanda bensì un ordine, a cui anche se avessi detto di no, non sarei sfuggita.
Mi tirai per cui indietro, anche se sapevo che mi avrebbe immobilizzata in un modo o nell'altro.
In meno di trenta secondi, alzando lo sguardo vidi degli occhi color caramello incatenarsi ai miei, lasciandomi senza fiato.
Mi buttò sul letto, senza che io ebbi il tempo di opporre resistenza, quando focalizzai quello che stava succedendo, lui mi bloccò il braccio sinistro con il suo corpo, e con la mano destra mi prese il polso, io ormai era il lacrime, perché non volevo far vedere la mia debolezza a lui, che amavo ma che mi sfruttava per dei favori...
Alzò la manica del maglione lilla, e vide la garza, e sentì il suo sguardo bruciarmi addosso, non avevo il coraggio di alzare la faccia e guardarlo dritto negli occhi.
Si spostò dal mio corpo e mi fece mettere seduta, con una mano mi stringeva la vita, per non farmi scappare o magari per darmi sicurezza, mentre invece con l'altra, scioglieva delicatamente la garza.<A-Ariana, spiegami, da quanto tempo va avanti questa storia>, disse balbettando.
Io non risposi, ero in grande imbarazzo.<Ariana rispondimi cazzo>.
<Da oggi, okay! Da oggi cazzo!>, dissi in lacrime, ormai singhiozzavo, perché non sapevo più che fare.
Justin mi abbracciò e mi sussurrò "scusa", io mi accoccolai nelle sue possenti braccia e lui mi accarezzava la spalla.
Poi quando mi fui calmata e dalla mia bocca non uscivano più singhiozzi, lui cominciò a parlare.<Stasera ti porta a cena per farmi perdonare, ok?>mi disse con tono gentile ma allo stesso tempo autoritario, il suo tono di voce naturale, in pratica.
<Ok dove mi porti?>, chiesi io curiosa, la rabbia che provavo verso di lui, era già sparita, mi scioglievo davanti a quei occhi color caramello!
<È una sorpresa, ma tu prima promettimi che non lo farai mai più.>, dissi guardandomi negli occhi.
Io intanto non rispondevo, sempre più imbarazzo, ero sicura che non lo avrei fatto più ma se in un momento di crisi lo avrei rifatto?
Non si sa mai nella vita tutto è possibile, le possibilità sono immense, ma io non volevo più cadere sulle mie debolezze quindi annuì, sperando che questo gesto sarebbe bastato a non farmi ricadere sui miei sbagli.<Ok, ora riposati, ti sveglio io alle cinque per farti preparare>, mi disse prima di uscire a passo svelto dalla mia camera, tornando con una nuova porta.
Ok, dove aveva preso quella porta?* * * * * * * * * * * * * * * * * *
<Ariana svegliati>, una voce dolce e soave, mi risvegliò dall incubo che avevo appena fatto.
Era il giorno del matrimonio, mia madre era perfetta come sempre, anche Jeremy non era da meno ma io e Justin litigavamo ogni minuti e rovinammo tutto.
Comunque non mi andava di alzare la testa e cominciare a prepararmi per l'uscita, quindi feci finta di dormire.
Ad un tratto delle mani fredde, anzi gelide, cominciarono ad accarezzarmi la guancia, e purtroppo, dato che volevo dormire, quel contatto inaspettato mi fece aprire gli occhi.
Mi ritrovai davanti Justin, in tutta la sua bellezza, a torso nudo, che rideva a crepapelle.<Che hai da ridere?>, chiesi quando finalmente mi misi seduta.
<E che sapevo che eri sveglia, solo non pensavo di farti ancora quest effetto.> eccome, ogni volta che mi toccava, anche solo per sbaglio, sentivo un brivido lungo la spina dorsale.
Naturalmente non gli dissi niente del genere, si sarebbe montato la testa, elogiato da solo e mi avrebbe preso in giro per tutto il tempo.
Mi misi a ridere anche io e quando finalmente ci riprendemmo, cominciammo a guardarci negli occhi, lui si avvicinava sempre di più a me, quasi pericolosamente, era a meno di cinque centimetri da me.
Aspettate, voleva baciarmi???
Stava per farlo quando suonò, il suo telefono, che non avevo visto che lo aveva in tasca, facendo partire "Baby I"!?
La mia canzone?
Lui prese subito il telefono, allontanandosi da me, lo fece suonare poco, forse non voleva che sapessi che aveva la mia canzone come suoneria.<Ehi papà!>, disse Justin, mentre mi guardava, con uno sguardo un po perverso...
<Ehi Justin, cosa stavi facendo?>
<Eh papà, sapessi...>, disse Justin ridendo.
Pervertito.<Mi devo preoccupare...>, affermò Jeremy.
No Jeremy tranquillo, stava per baciare la figlia della tua futura moglie e magari portarla anche a letto!
Niente di che dopo tutto, vero?<No, no, tutto bene in viaggio?>
<Si, torniamo domani, ti volevo avvertire.>
<Ok, ciao papà.>, disse sbrigativo.
<Ciao figliolo>.
Justin chiuse il telefono in fretta.
Perfetto, mia madre e Jeremy, tornavano un giorno prima, per festeggiare anche con noi.<A che cosa eravamo arrivati?> mi chiese Justin con un sorriso malizioso sulle labbra.
<Ah niente... Stavo andando a prepararmi>, dissi portandolo verso la porta e spingendolo fuori, lui mi fece un sorrisetto ed io ricambiai ma non l'avrei fatto entrare.
Infatti chiusi la porta e lo sentì protestare.
<Ehi, non si fa così però>, disse ridendo, io non potei fare altro che mettermi a ridere a crepapelle.
Non avevo mai visto Justin così, magari era proprio questo il vero Justin, quello divertente, che riesce a farmi ridere come lui riesce a sfondare porte...
Ecco stavo esagerando... Ma se continuava così molto probabilmente mi sarebbe stato a genio, non come all'inizio che lo volevo picchiare ogni due minuti.
Comunque quando lo sentì smettere di ridere, intuì che se ne fosse andato e dopo essermi fatta passere anche io la voglia di farlo, andai a prepararmi.
Optai per dei jeans a vita alta e per una maglietta blu notte un po scollata sulla schiena, con su scritto "Believe in your self" in nero.
Era una delle mie magliette preferite, l'avevo comprata quando eravamo arrivate in Florida, anche se non avevo mai avuto occasione di metterla.
Però dato che era pieno inverno, decisi di prendere dall' armadio anche un chiodo, il mio adorato giubbotto nero.Dopo aver scelto i vestiti, andai dritta in bagno a farmi un bel bagno, riempì la vasca con acqua quasi fredda, perché avevo bisogno di rilassarmi ed io non ero come tante persone che per farlo avevano bisogno dell'acqua calda per distendere i muscoli, nah, a me serviva acqua bella ghiacciata per non pensare.
Mi immersi in quella goduria e ci aggiunsi il mio bagno doccia preferito, quelli ai frutti di bosco, né mi misi un bel po',per che lo adoravo davvero al punto di finirne uno ogni volta che mi lavavo ma stavo cercando di darmi un contegno, ultimamente.
Presi poi lo shampoo, anch'esso naturalmente al lampone e mi insaponai per bene, poi per finire un getto d'acqua fredda su tutto il corpo per uscire dalla vasca con una sensazione di freschezza.Andai in camera mia e mi preparai per questa grande avventura.
Spazio autrice
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Ciao ragazze, grazie per essere arrivati a quasi 400 visualizzazioni ma io vorrei anche qualche stellina in più, quindi votate anche voi per far conoscere la mia storia e non vi perdere il prossimo capitolo!
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My dream is you||Jariana
Fiksi PenggemarÈ un anno difficile per Ariana nella scuola che frequenta, ultimo anno di liceo in una nuova scuola, niente amici e come se non bastasse è anche prese di mira da alcuni ragazzi e da una ragazza che si rivelerà alla fine una grande amica. La vita di...