Capitolo 24

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ARIANA'S POV
La cerimonia si era conclusa da poco, dopo un bacio appassionato da parte di Jeremy e mia madre "gli spettatori" del matrimonio scoppiarono in un sonoro applauso, in cui si fece trasportare perfino la madre di Jeremy.
Io purtroppo ero capitata tra Justin e sua nonna e per poco non fui assalita dagli istinti suicidi.
Ma ora basta parlare di questo, la cerimonia era andata piuttosto bene, io avevo avuto l'idea di farla all'aperto, in riva al mare, e grazie al cielo oggi c'erano trentaquattro gradi quindi la temperatura era gradevole, non sembrava febbraio!
Ora mi stavo dirigendo verso il ristorante "La conchiglia", un luogo a cinque stelle, con un' enorme piscina, corredata di giardino con siepi ben sistemate e i fiori  che davano un tocco di colore splendido.
Andai subito nell'ala "sud" del ristorante, quella che avevo prenotato per controllare a che punto fossero i preparativi.
Appena arrivai, vidi lo staff che stava sistemando giusto le ultime cose, avevo organizzato tutto io e ne andavo veramente fiera.
Avevo deciso di addobbare quattro tavoli, il più grande, cioè il principale, si trovava davanti ad una fontana, addobbata con due delfini, al centro della tavolata si trovava un enorme vaso di cristallo con al suo interno un mazzo di rose rosse.
È così in tutti gli altri tavoli.
Riguardo al menù, avevamo optato per qualcosa a base di pesce; infatti quest'ultimo era composto solamente da queste prelibatezze marine.
Come antipasto, la scelta fu logica e strategica, un insalata di mare, sarebbe stata leggera e non sarebbe rimasta sullo stomaco a nessuno in modo tale da non rovinare il resto del pranzo a nessuno; naturalmente non ci sarebbe stato solo questo semplice piatto, ma anche gamberoni e molte altre cose, l'antipasto in fatti era a scelta.

Come primo invece avevamo deciso, e stranamente eravamo tutti d'accordo, per una porzione di pasta con le vongole/ o con le cozze, ci stavamo affidando al cuoco, un amico di famiglia, perché la scelta finale sarebbe stata sua.

Come contorno, invece, se così si poteva chiamare, avevamo un insalata accompagnata da aragosta e granchio.

Avevamo invece scelto di non inserire frutta, visto che la maggior parte degli invitati al matrimonio erano allergici ad almeno due tipi di frutta.

La torta invece era un qualcosa di davvero spettacolare, era una bellissima torta a cinque piani, decorata in modo ricchissimi è creata da uno dei migliori pasticceri del paese; ognuno di quei cinque piani rappresentava dieci meravigliosi anni dell'amore che si erano promessi, fino a quando l'ultimo rappresentava l'infinito, cioè il loro amore che sarebbe stato infinito l'uno verso l'altro.

Stavo per andare fuori ad aspettare gli altri quando vidi mia madre, Jeremy e gli invitati entrare nella nostra lussuosa una zona del pranzo; tutti presero immediatamente posto ed il pranzo andò per il verso giusto, oltre i commenti di Miss "Ho la voce di un oca isterica", anche soprannominata "madre di Jeremy", ma non mi interessava mi madre era felice ed era questo ciò che mi importava.
Quando finimmo il pranzo erano circa le sei e mezzo di pomeriggio, e tenendo conto che eravamo ad un matrimonio poteva andare abbastanza bene come orario.
Ora tutti sarebbero andati a ballare nell'enorme sala da ballo che era stata allestita vicino ai tavoli.
Il primo ballo fu un lento e ad aprire le danza furono gli sposi, mia madre sorrideva guardando Jeremy negli occhi, penso di non averla mai vista così felice!
Anche se più di ballare, camminavano a ritmo del valzer, visto che mia madre non sapeva ballare ed a quanto pare neanche Jeremy.
Mia madre una volta si iscrisse ad una scuola di ballo, ma solo una settimana dopo, solamente quattro lezioni, abbandonò la graziosa scuola per cui aveva pagato molto.
E dato che non volevo sprecare i soldi, ci andai io, e devo dire che grazie a quelle lezioni ora so ballare sia tango che valzer, ma anche la salsa.
Quindi mi è stata utile.

-Ari, puoi venire un attimo fuori?-, mi chiese Justin prendendomi il braccio e scuotendolo dolcemente, per svegliarmi dai miei pensieri.

-Uhm... certo-, dissi io alzandomi dalla sedia di velluto bianco.
Camminammo silenziosamente, ma mano per la mano, e quello bastava a darmi sicurezza.

My dream is you||Jariana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora