ARIANA'S POV
-Forza un ultimo sforzo Ariana!- mi dice la dottoressa, prima che un pianto squarci l'aria della piccola stanza d'ospedale.
Justin mi stringe la mano mentre ci viene passata una bellissima bambina dai capelli lunghi e scuri, come me, e gli occhi color caramello, come il padre.
-Ari, siamo diventati genitori- dice Justin, mentre la bambina, appena appoggiata tra le mie braccia, smette di piangere, o per lo meno, il suo pianto si fa meno rumoroso e mi guarda con aria strana e divertita.
-È bellissima- dico accarezzandole la piccola testolina che ha, mentre Justin le prende la mano.
La scena è alquanto divertente, perché ad un certo punto, la bambina, capovolge la situazione e prende, o almeno ci prova, la mano del suo papà, ma essendo troppo grande, l'unica cosa a cui riesce ad aggrapparsi è il suo dito.
Scoppio a ridere, mentre delle lacrime, di gioia, scendono sulle mie guance; penso di non essere mai stata così felice in tutta la mia vita.
Sono diventata madre di una bellissima bambina che quando mi vede in quello stato scoppia a ridere, mostrando due belle
fossette sugli zigomi.
Ora però arriva il momento difficile, io e Justin, non abbiamo ancora deciso il suo nome; ne abbiamo parlato tanto ed alla fine, litigavamo tutte le volte.
-Come la chiamiamo?- dice come leggendomi nel pensiero.
-Cara?-
-Non se ne parla, Samanta?-
-Scordatelo, io non chiamerò mia figlia così.- ecco cosa dicevo prima, qui non finirà bene.
-Maya?- chiede guardando la bambina sorridendo.
-No, che ne dici di Eva?- chiede lui e devo dire che rispetto ad altri nomi che mi ha proposto in passato, facendomi venire l'istinto di cacciarlo fuori di casa, questo mi piace.
-okay- sussurro.
-Benvenuta Eva- dico dandole un bacio sulla testolina.
Non finisco nemmeno di parlare, che entrano nella camera, mia madre e Jeremy.
Ovviamente mia madre, sta sudando per l'ansia, si vede già da questa distanza ed il ventaglio che a in mano ne è la prova schiacciante.
Jeremy ha una mano sulla spalla di lei, forse cercando di incutere sicurezza, ma mia madre vive di ansia per cui non serve a molto.
Comunque sembra altrettanto preoccupato con quelle sopracciglia aggrottate e le spalle rigide.
Spero che non pensi che sia stato uno sbaglio tenere il bambino, o cose del genere; magari in questo momento nella sua testa balenano idee come: "ma in che guaio si è messo mio figlio" oppure "si è rovinato la vita"...
Ma i miei pensieri svaniscono quando, vedo gli occhi di mia madre, incontrare i miei, come anche quelli di Jeremy, ed entrambi si mettono a sorridere.
Ci corrono incontro, o almeno ci provano, perché mia madre, con la pancia, evita di fare movimenti troppo bruschi, per cui aumentano solo la velocità del passo.
-Ariana- urla venendomi in contro.
-Ehi mamma- dico mentre la bambina si accoccola sul mio petto.
-Oh Mio Dio sono diventata nonna- urla prendendo una mano a Jeremy, gli occhi le si fanno lucidi mentre qualche singhiozzi scappa dalla sua bocca.
-Mamma non piangere- mi affretto a dire, la gravidanza l'ha fatta diventare più melodrammatica di quanto non fosse già.
-Scusate... la gravidanza- dice passandosi una mano sugli occhi ormai arrossati.
-Avete deciso come chiamarla?- chiede Jeremy sorridente.
-Eva- risponde Justin che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
-Posso prenderla in braccio?- riprese mia madre, amava i bambini così piccoli.
Le feci cenno di sì con la testa e lei, con attenzione prese la bambina e la cullò tra le sue braccia.
Non vorrei azzardare, ma mi è sembrato di vedere Justin con gli occhi lucidi, mentre mi dava un dolce bacio.
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-Finalmente a casa!- dissi salendo in macchina adagiandomi piano sul sedile, per non svegliare la bambina, addormentata tra le mie braccia.
-Già, mi sei mancata tanto ieri- disse sorridendomi, era stato tutto il pomeriggio con me, ma la sera, l'avevo supplicato di andare a riposare oppure il giorno dopo avrei chiamato Jeremy a prendermi; così se n'era andato ma non prima di aver salutato me ed Eva.
-Ho una sorpresa per te- mi disse appena dopo aver messo in moto la costosa auto.
-Del tipo- chiesi sorridendo.
-Se è una sorpresa!- disse lui ovvio.
Alla fine mi arresi, con lui era inutile contrattare quando si parlava di sorprese.
Finalmente arriviamo a casa, sto per aprire lo sportello quando Justin sferza piano fino a farmi chiudere lo sportello.
-Dove vai?- chiedo
-La sorpresa- mi dice lui ridendo.
Mi rilasso immediatamente sul sedile e mi addormento in un attimo.-Ari apri gli occhi.- sento una voce svegliarmi dal sonno leggero.
Vorrei rimanere qui, ma le sue labbra mi sfiorano la guancia facendomi tornare sull'attenti.
-Vieni- mi dice sorridendo appena apro gli occhi.
Quando scendo dall'auto riconosco subito il posto in cui siamo, la casa che abbiamo acquistato è davanti a me.
Justin mi porta dentro ed accende immediatamente la luce, davanti a me la casa non è più vuota ma arredata perfettamente.
-Benvenuta a casa- sussurra avvolgendomi con le sue enormi braccia e baciandomi passionalmente facendomi dimenticare tutto quello intorno a me.
Ceravamo solo noi, io, lui e la nostra piccola Eva.
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My dream is you||Jariana
FanfictionÈ un anno difficile per Ariana nella scuola che frequenta, ultimo anno di liceo in una nuova scuola, niente amici e come se non bastasse è anche prese di mira da alcuni ragazzi e da una ragazza che si rivelerà alla fine una grande amica. La vita di...