Ariana
Entrai in classe tra gli spintoni e le risatine dei miei compagni... come immaginavo qui si conoscevano tutti, mi sentivo un pesce fuor d'acqua ed ero anche un po irritata perché io sono la nuova, quella di cui si deve sparlare, perché non è della città e non si è mai vista, insomma la solita persona che gli altri giudicano malvagia.
Io non ero malvagia, di questo ero sicura, ma la mia convinzione sarebbe riuscita a placare le voci di un'intera città? Beh non ne ero poi così sicura, anzi sapevo benissimo che non servivano a niente le mie parole, tanto a chi potevano importare?!?
Attraversai il corridoio tra sguardi sospettosi e altre spinte ma finalmente entrai in classe e wow che classe.
Avevo proprio ragione da fuori sembrava raffinata questa scuola ma da dentro era uno splendore!
Lavagna multimediale e computer per ogni alunno offerti dalla scuola, cavolo, pensai immediatamente, chissà quanti soldi avrà speso mia madre per questa scuola, prima di farle fare l'iscrizione le avevo detto che a me andava bene anche una scuola pubblica ma le sue parole erano state ben precise:"Ma che sei pazza!?! Sta tranquilla la scuola sarà perfetta, lascia fare a me", non mi sarei mai dovuta fidare...
Dopo tutti questi pensieri presi posto al mio banco, ne avevo scelto uno in terza fila, così se avessi avuto delle amiche avrei potuto parlare anche durante le lezioni con loro.. ma ne avevo vari dubbi...
Entrò finalmente il professore che cominció immediatamente a parlare.
"Buongiorno ragazzi io sono il professor Reparadora e come insegnante della prima ora tocca a me fare le presentazioni.."
O no ti prego... odiavo il momento della presentazione, io poi ero sempre la prima della lista se l'ordine alfabetico andava per nome quindi ero pronta a fare una pessima figura davanti a tutti, la mia vita era rovinata di nuovo.
Il professore dopo un attimo di silenzio riprese a parlare:" Bene, signorina Grande, vuole cominciare?", o no, pensai, il mio peggior incubo si era realizzato... ma dovevo cominciare a parlare è quindi non volendo fare la figura dell'idiota cominciai a parlare subito...
"Bene, ehm, io sono Ariana e sono nata a Boca ma adoro questo posto...", finita la mia stupida presentazione feci il sorriso più falso che potessi fare e tornai seduta...
"Grazie, signorina Grande", disse il professore e poi visto che ormai quello che diceva non riguardava più me, smisi di seguire.
Le tre ore successive passarono in fretta, poi fu il momento della ricreazione prima di andare a casa perché il primo giorno era più breve degli altri, grazie a Dio.
Mi incamminai verso il bagno, abbastanza di fretta per evitare gli sguardi degli altri, ma ad un certo punto un ragazzo mi chiamo:" Ehi piccola", mi disse, io accelerai il passo, avevo una paura bestiale ma non sapevo perché...
Dopo poco il mio passo ritornó normale, perché non mi sentivo più in pericolo ma mentre varcavo la porta del bagno mi sentii afferrare i polsi e fui spinta fuori dal bagno e non so come mi ritrovai a terra, intorno a me c'erano tre ragazzi, tutti altissimi e bellissimi, però ne ero sempre più spaventata.
Impaurita mi avvicinai al muro per rialzarmi la loro mi bloccavano, mi stavano immobilizzando, poi arrivò il primo calcio...è un pugno e altro ancora...
"Ehi merda, questa scuola non è fatta per te, in questa scuola non ci sono merde che camminano", a quelle parole oltre alla paura ci fu anche la tristezza, ero davvero così brutta? Uffa...
Poi altri pugni, altri commenti sul mio aspetto, calci, vedevo il sangue uscire dal mio naso e quando se ne accorsero anche loro mi lasciarono andare e scapparono via.
Mi rialzai ma debole com'ero, non potevo fare molto e neanche tornare a casa da mia nonna e mia madre, avrebbero avuto un infarto quindi optai per andare al pronto soccorso con la speranza che il naso non fosse rotta...
Arrivai al pronto soccorso, in lacrime per il dolore e sudata per la corsa che avevo fatto, ma grazie al cielo, non c'era molta gente ed entrai dal medico solo dopo quindici minuti.
Il medico era sicuramente molto giovane, ma sembrava anche molto esperto, mi disse dopo un controllo accurato che il naso non era rotta ma che ero mi avrebbe dato del ghiaccio per evitare che si gonfiasse e con esso si sarebbe fermato anche il sangue, per fortuna ebbe ragione, dopo cinque minuti il sangue si era fermato e non era neanche rosso e gonfio, ringraziai il medico, che rispose salutandomi e sfoggiando un sorriso a 360 gradi.
Dopo essere uscita dal pronto soccorso chiamai mia madre per non farla preoccupare.
-Ehi mamma, sto tornato ho fatto tardi perché mi sono fermata a parlare con un'amica-, da quando ero diventata così brava a raccontare queste menzogne?
-Oh, ok. Sono così felice che tu abbia trovato già un amica, quando torni a casa mi racconti assolutamente tutto, ti aspetto, a presto tesoro.-
-Ciao mamma a tra poco-, risposi io più allegramente possibile.
Perfetto un primo giorno di scuola orribile e ora dovevo anche raccontare a mia madre tutto, naturalmente, non del fatto che ero stata già presa di mira da 3 tipi molto strani.
Arrivata a casa, trovai la tavola già apparecchiata e piatti già pieni, oggi si mangiava.. pollo con patate! Perfetto, almeno il pranzo sarebbe andato bene.
Lasciai lo zaino vicino all'entrata, riposi le chiavi in una ciotola messa appositamente lì dov'era per le chiavi.
Urlai un "ciao mi lavo le mani ed arrivò", le feci ed andai a sedermi a tavola.
-Allora dimmi tutto-, disse la nonna con molto entusiasmo.
-Okay, la scuola è molto carina, ho fatto amicizia, con una ragazza molto simpatica, emh, si chiama Selena- ed in teoria questa Selena esisteva davvero perché durante le presentazioni avevo sentito il suo nome- è molto simpatica, mi sembra davvero una brava ragazza, i professori sono fantastici e niente... ora se non vi spiace dato che ho finito il mio pollo andrei di sopra... a fare i compiti...-
-Certo vai tesoro-, dissero in coro mia nonna e la mamma.
Mi chiusa la porta alle spalle e mi lasciai andare in un lungo pianto silenzioso.
Non avrei resistito tanto.
Me lo sentivo.
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My dream is you||Jariana
FanfictionÈ un anno difficile per Ariana nella scuola che frequenta, ultimo anno di liceo in una nuova scuola, niente amici e come se non bastasse è anche prese di mira da alcuni ragazzi e da una ragazza che si rivelerà alla fine una grande amica. La vita di...