~Capitolo 8~

375 9 0
                                    

Una settimana dopo...
<racconta Allison>
Stranamente questa volta sono stata io a dormire di più e me ne accorsi solamente perché al mio risveglio Dylan non era più al mio fianco cosa che mi rattristava un po',di lui non c'era traccia.Non trovandolo da nessuna parte decisi di chiamarlo.
Io-Ehi Dylan ma dove diavolo sei?-
Dylan-Scusami se non mi hai trovato ma visto che dormivi ho fatto colazione al bar con i ragazzi,l'ho fatto per non darti fastidio-
Io-Ah ok...adesso sono più tranquilla,va bene io intanto faccio colazione che tra un po devo andare a lavorare-
Dylan-Va bene tanto tra poco torno,comunque non serve che prepari il pranzo perché oggi avevo voglia di portare a casa mia,così almeno la vedi e magari mangiamo qualcosa lì-
Io-Dove si trova?-
Dylan-Sulla spiaggia di Malibu in California,non è molto lontana quindi dopo il lavoro ti vengo io a prendere-
Rimasi perplessa perché lui non aveva una macchina e quindi come avrebbe fatto a venirmi a prendere?!La risposta non tardò ad arrivare,infatti lui prima avrebbe preso un taxi che lo avrebbe accompagnato a casa e poi sarebbe venuto da me.
Dylan-Non vedo l'ora di vederti-
Tutto era chiaro e quindi chiusi la a chiamata perché dovevo assolutamente prepararmi.Mi misi la mia tuta dell'Adidas attillata bordeaux,le mie Jordan bianche e un filo leggero di trucco.Salutai Charly e presi un taxi visto che poi mi avrebbe preso Dylan.
Dopo all'incirca dieci minuti arrivai allo studio puntuale come sempre,salutai la mia segretaria e andai a fare riscaldamento.Passarono delle ore e sentì un clacson,era Dylan con una Ferrari rosso fuoco,li feci segno di salire perché avevo bisogno di qualcuno che mi portasse l'enorme borsone.Quando apri la borsa lo videro tutte le mie allieve e incominciarono a gridare e a farmi mille domande io dissi solamente che la fortuna girava.Uscimmo dalla stanza e Dylan mi guardava in modo strano.
Dylan-Mi hai fatto salire apposta vero?-
Io-Beh si...volevo farlo una specie di scherzo perché volevo mostrare a loro quanto fossi bello-
Uscimmo dal edificio e salimmo in macchina e partimmo per andare a casa sua.Mentre guidava ogni tanto mi guardava e sorrideva.
Dylan-So che ti piacerà-
Infatti aveva ragione,una volta arrivati rimasi senza parole aveva la piscina,compo da calcio,da basketball,da tennis e tutto quello che una persona poteva desiderare insomma un vero e proprio covo per ragazzi.
Dylan-Scusami se è in disordine ma è da un po' che non ci vengo,vieni che te la faccio vedere tutta-
Era bellissima,molto grande e molto tecnologica,mi mostrò anche  la camera da letto...e non credo di aver visto cosa più bella.
Dylan-Ecco la camera da letto...o dove passeremo il più del tempo-disse con un sorrisino malefico.
Appena si avvicinò alla porta essa si aprìe e anche le le luci si accesero automaticamente.
Io-Ho deciso,vengo a vivere qui-dissi scherzando,ma Dylan mi prese sul serio.
Dylan-Se cuoi possiamo venire qui ogni fine settimana e magari facciamo qualche festa o qualsiasi cosa tu voglia...ti va bene?-
Io-Si che bello!!-
Mangiammo e poi guardammo la TV,dopodiché Dylan mi propose di andare a fare una nuotata nella sua piscina.
Io-Vorrei tanto ma come faccio senza costume-
Dylan-Scusa non puoi andare in mutande e reggiseno?Non mi dispiacerebbe-
Io-Come se non lo sapessi-dissi con tono da sfida-comunque no non posso andare così-
Dylan-Va bene allora se proprio vuoi andiamo a comprati un costume,anche se ti preferivo anche senza niente addosso-disse ridendo con un sorriso a trentadue denti.Salimmo in macchina e andammo al centro commerciale lì vicino e andammo al primo che c'era.
Dylan-Tieni provati questo-
Mi passò un costume davvero carino
Io-Fatto,vieni così vedi come sto-
Appena entrò notai che stava guardando tutte le mie curve,incomincio a mordersi il labbro.
Io-Che c'è?Ti piace cosa vedi?-
Dissi in modo scherzoso come se volessi punzecchiarlo.
Lui si avvicinò a me e mi prese per i fianchi,mi tiro a se e mi sussurrò all'orecchio.
Dylan-Non chiedermelo neanche se no rischio che te lo strappò via di dosso da quanto ti sta bene-
Lo guardai negli occhi e ci fu un momento di silenzio ma lui riprese a parlare.
Dylan-Quindi lo compri o no?Perché se resto qui un altro po' veramente te lo tolgo quel costume,fammi uscire che è meglio,rivestiti e andiamo-
È quindi così feci...non so ma quelle parole che diceva in qualche modo mi piacevano,mi sentivo desiderata.Usci dal camerino e Dylan era lì che mi aspettava,lo presi per mano e ritornammo alla macchina,lui si girò verso di me e mi consegnò una scatolina in un fiocchetto rosso sopra.
Io-Che cos'è?-
Dylan-Tu aprila è vedrai-
La apri e dentro stava una collana con un ciondolo a forma di goccia (perché quando ci siamo incontrati pioveva)con dietro un incisione.
"Ti amo...ricordalo"
Incominciai a piangere perché mi aveva fatto ripensare a tutto quello che avevo provato per lui in quel poco tempo che ci eravamo conosciuti e poi mi aveva appena confessato che mi amava.Il momento più bello della mia vita!
Dylan-Perché piangi?Volevo fare un gesto carino...se non ti piace lo riporto indiretto-
Io-No è bellissimo...è solo che mi stai dando troppo,mi sento in debito-dissi con le lacrime agli occhi.
Sorrise,prese le mie mani e le strinse nelle sue dandomi un bacio sulla fronte....in quel momento non mi serviva altro,poi sussurrando mi disse:
Dylan-Tu non devi darmi niente nè ora né mai.Io ti amo ed è questo che conta,su adesso basta piangere,girati così ti metto la collana-
Io-Non me la toglierò mai più-
Mi girai e sentì le sue mani che mi spostavano i capelli e che mi sfioravano delicatamente il collo,poi sentì il suo respiro che mi fece rabbrividire,avvicinò le labbra al mio collo e mi baciò nel modo più delicato possibile.Me ne diede giusto uno o due di baci ma poi mi fece un piccolo succhiotto.
Dylan-Così tutti vedranno che sei mia-
Avevo provato una sensazione strana quando disse quella parola
"Mia"
Mi faceva uno strano effetto,una cosa che non avevo mai provato in vita mia.È come se mi avesse etichettato ma è inutile che io menta a me stessa,infondo mi piaceva essere di qualcuno,soprattutto sua.
Tornammo a casa sua e finalmente ti facemmo quella nuotata,ci divertimmo come matti,passammo tutto il pomeriggio insieme senza nessun altro.Proprio mentre il sole tramontava ci affacciammo sul suo enorme balcone per ammirare lo spettacolo.Grandioso. Ammirammo il tramonto entrambi in silenzio,mi avvicinai al muretto e ci appoggiai le mani,avevo un po di freddo così Dylan mi mise un braccio attorno appoggiando l'altra mano sulla mia.
Dylan-È propio bello questo tramonto ma mai quanto te-
A queste parole si girò verso di me e con tre dita mi prese per il mento e mi giro verso di se e proprio mentre il sole calava mi baciò...per la prima volta...e credo che non ci siamo parole per descrivere cosa io abbia privato in quei attimi.So solo che non vedo l'ora di rifarlo.Nel frattempo tornano di nuovo dentro casa perché stava incominciando a fare freddo.Erano all'incirca le undici e purtroppo dovevamo tornare a casa mia così presi tutte le mie cose e le sistemai nel bagagliaio dell'auto affianco a uno scatolone pieno di cose di Dylan.
Sali in macchina e lui era già pronto,mi diete un bacio a stampo.
Dylan-Finalmente posso farlo...tu non sai quanto volte avrei voluto baciarti ma non l'ho fatto,adesso non c'è niente che mi possa fermare-
Ari amo a casa e ci mettemmo direttamente a dormire,eravamo troppo stanchi.Mi misi tra le sue braccia.
Io-Notte-
Dylan-Notte principessa-

Un sogno che diventa realtà//Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora