Sentiva il freddo della canna della pistola che le premeva contro il suo cuore talmente forte da rendere impossibile il respiro.Era arrivata al punto di arrendersi e fare come le era stato detto ma puntualmente subentra la sua testardaggine e da lì a poco schiocca una scintilla nei suoi occhi che le fa presente di avere un piano.Anche se era sotto pressione era riuscita a ragionare in modo lucido.
"Shawn,non stai ragionando in modo chiaro..."disse mentre con un passo alla volta tenta di avvicinarsi al corpo del ragazzo al quanto posseduto dalla gelosia e divorato dall'amore non corrisposto.
"Cosa?!"stringe l'oggetto metallico tra le sue dita,intrepido non faceva altro che tremare al freddo contatto con la pistola.
"Ok,allora calmiamoci"disse avvicinandosi e con un gentile tocco gli sfiora il braccio fino a toccare col suo palmo quello di Shawn."Facciamo così,io verrò con te,farò tutto quello che vuoi,basta che non mi fai del male.Tutto quello che ti chiedo è di darmi la pistola poi scenderemo mano nella mano giù da qui e vivremo la nostra vita in modo felice e tranquillo come hai sempre voluto...che ne dici?Mh?"propio quando la sua mano stava per entrare in contatto con la superficie dell'arma lui si scosta velocemente.
"Pensi che io non sappia cosa tu voglia fare?Mi credi così stupido?!Ehm?!"disse quasi urlando.Tutto ad un tratto si gira di scatto e si ferma ad osservare il panorama.Intraprende un discorso più con se stesso che con altri fin quando il suo tono diventa percettibile anche da Allison.Il vento continuava ad affermare la sua presenza,coinvolgendo nella sua meravigliosa danza anche alcune foglioline che,danzando a tempo di una musica senz'età,si muovono sinuosamente come delle ballerine.
Dylan d'altro canto era appena uscito e si era incuriosito nel scoprire le varie stanze e camere dell'albergo,dopo aver perlustrato sale in ascensore e colto dalla curiosità preme il bottone che lo avrebbe portato all'ultimo piano da dove si poteva accendere al tetto.Voleva salire anche per vedere quel panorama di cui tanto parlava Michael al telefono,visto che gli ha detto che era solito della ragazza salire lì a fine giornata.Diciamo che in lui bruciava una piccola fiamma di speranza nel trovarla lì che magari miracolosamente,o spinta dal destino,lo aspettava.Accompagnato dalla musichetta dell'ascensore sale all'ultimo piano da dove avrebbe poi dovuto percorrere le scale per arrivare alla porta che portava al tetto.Sale le scale contandole una ad una come per scandire ogni passo e di conseguenza anche il tempo che passava.Sente delle voci e incuriosito maggiormente si accosta alla porta aprendola leggermente.
"Sono stata qui ad osservare ogni tua mossa per tutta la settimana."disse Shawn agitando freneticamente con il calcio dell'arma.
"Shawn non sei in te,fermati,ragiona.Tutto quello che stai facendo è sbagliato.So che sei ferito e altrettanto deluso ma la via per arrivare al mio cuore non è questa.Ti prego getta l'arma,sediamoci e parliamo.Lasciamo che siano i nostri due cuori a parlare non la gelida canna di un arma."disse cercando di convincere anche se stessa che quello che stava dicendo lo credeva sul serio.
"Sono tutte stronzate!Non credo a una singola parola che hai appena pronunciato."disse mentre si allontanava sempre più da lei."Quando sono arrivato qui non avevo intenzione di arrivare a ciò,ma tu!tu mi hai costretto.Odiavo passare i pomeriggi a vedere come te la spassavi tra un negozio di abbigliamento e l'altro,le serate,le feste.Mi hai portato al limite della sanità mentale perché tu,giustamente,non te ne rendi conto di quello che fai!Fai innamorare tutti quelli che ti stanno vicino.Non sai quanti ragazzi ho visto che ci provavano con te,poi quel Daniel,dai anche lui ci ha provato ma tu no...non ha ceduto rimanendo fedele al tuo caro Dylanuccio.Ma per favore!Tu non lo ami!Lo stai solamente usando per la fama.Lurida puttana.Quindi mi era venuta la brillante idea di prendere una pistola e salire sul tetto,ti ho aspettato per due ore,ed eccoti finalmente qui.Ti sei divertita?Hai festeggiato?Bene.Sara l'ultima volta che tu lo farai.Hai fatto la tua scelta...ora ne pagherai le conseguenze."disse alzando di scatto la pistola e puntandola al suo petto.Con il respiro che si faceva sempre più pensate Allison si trattiene dal piangere.Stava per perdere la calma e non voleva che succedesse.
"Non doveva andare così!"pensò tra se e se.
All'improvviso Shawn abbassa la pistola.Aveva l'affanno,il cuore gli batteva forte come un cavallo da corsa.Qualcosa non andava,in lui era sparita quella voglia assassina di vedere la ragazza che amava morta.Subentra la sua insicurezza accompagnata dalla sua insanita mentale.Una vocina nella parte più remota de suo cervello gli parla quasi rimproverandolo per il suo operato.
"Perché mi sono fermato?!-disse urlando a se stesso.-No!non posso farlo!"
Allison non comprendeva fino a quando non vide quella persona a lei un tempo cara mettersi le mani nei capelli e impazzire urlando parole pesanti a se stesso.Shawn si gira di spalle a lei concentrandosi sul panorama.Lei avrebbe potuto scappare,chiamare la polizia,avvertire qualcuno,ma no.Non fa nulla di ciò.Guarda il corpo di Shawn che stava lì indifeso e le viene un idea al quanto assurda.Si avvicina a lui lentamente come un serpente che aveva avvistato la sua prenda.Si muove con altrettanta fermezza come se sapesse quello che stava facendo.Silenziosamente si avvicina a lui e alzando le braccia le pone davanti al petto con i palmi rivolti all'infuori.Respira profondamente e prendendo forza ad ogni battito intrepido del suo cuore fa un gesto che non si sarebbe mai aspettata da se stessa,da quella ragazza così innocente e pura.
Con chissà quale forza divina riesce a trovare la convinzione e altrettanta forza fisica per spingere Shawn che,essendo appoggiato sulla ringhiera bassa cade perdendo l'equilibrio.
Shawn precipita nel vuoto e stranamente non urla per chiedere aiuto o per attirare l'attenzione di qualcuno.Cade da un altezza di 8 piani e mentre precipita si sente il sparo di una pistola.
Shawn si era sparato prima di toccare terra.
Il rumore che echeggia rompe il silenzio assordante di quella notte.
In Allison vigeva uno stato di totale caos e confusione.Non poteva credere a quello che aveva appena fatto e tremando le sue ginocchia cedono facendola cadere ma,prima di toccare il pavimento,viene sorretta da tue possenti braccia.Era Dylan che avendo visto tutto le corre in soccorso.Non capiva perché non fosse salito prima,non capiva perché non fosse intervenuto prima,non avesse chiamato la polizia.Forse perché era rimasto scioccato da tutto quello che aveva visto.Quello che contava adesso era sostenerla,in tutti i modi possibili e immaginabili.
I due non proferiscono parola.
Durante tutto il tempo che i loro due corpi hanno mantenuto il contatto nemmeno una parola è stata detta per paura di rovinare quel fragile equilibrio.Allison scoppia in un pianto liberatorio e Dylan le asciuga le lacrime come era suo solito fare quando stava male.Dopo circa dieci minuti scendono finalmente da lì sopra e Dylan la accompagna nella sua camera,entrano insieme e lui la posa sul letto.Mentre lei si cambia lui non fa altro che guardarla,le era mancata da morire.Si sistema sotto il letto e lo guarda.
"Non so se ce la faccio a rimanere da sola questa notte...ti prego rimani con me..."disse alla vista del ragazzo che si faceva strada per uscire.
Lui rimane sorpreso.
"Davvero vuoi che io tinga qui...con te?"disse al quanto confuso.
"Si..."disse poggiando una mano sul letto accanto al suo corpo.Lui si siede sul letto con gentilezza e guarda Allison con amore,quel amore che non era mi svanito.Si stende e continua a osservarla come se l'avesse vista per la prima volta nella sua vita evidenziano ogni singolo suo aspetto.Allison lo tira accanto a se e si fa poggiare una mano attorno alla spalla,lo stringe forte a se e si fa cullare dal suo profumo.La luce soffusa crea un ambiente davvero rilassante.
Mentre lui le accarezza i cappelli,morbidi e ondeggianti come le onde del mare,lei si addormenta sotto il suo meraviglioso tocco.Anche a lei gli era mancato un sacco.Due anime costrette a vivere separate per un tempo non troppo lungo hanno finalmente trovato pace l'uno nello sguardo dell'altro.
Quella notte la passarono entrambi in modo tranquillo e per la prima volta in una due mesi o giù di lì,i due innamorati finalmente riuniti hanno dormito un sonno sereno.
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Un sogno che diventa realtà//Dylan O'brien
FanfictionTutti hanno degli idoli no?!È se ti capitasse di incontrarlo e magari innamorati?Sarebbe un sogno che diventa realtà! Beh è proprio questo che capiterà ad Allison...avrà la possibilità di conoscere il suo idolo e quindi scoprirà tutto lui,anche i su...