Pov's Allison.
Mi sveglio grazie allo squillo continuo del mio telefono.È possibile che una persona non possa dormire in santa pace,mamma mia manco fosse la sveglia.Mi alzo con fatica e prendo quel dannato aggeggio elettronico e vedo che avevo un paio di chiamate perse da un numero a me sconosciuto.
Chiamano un'alta volta e rispondo.(Al telefono)
"Pronto?!"rispondo incerta.
"Sei Allison Dallas?"
"Si"rispondo ferma.
"Sono una assistente del reparto urgenza del ospedale hollyfire,la sto chiamando per conto di....un certo Dylan O'brien perché come contatto da chiamare in caso di urgenza c'è il suo.Insomma il suo amico è ricoverato per una aggressione media,le sue condizioni si sono stabilizzate ma c'è bisogno che gli mettano dei punti..e.."la fermo.
"Non dica altro sono subito da lui!"Chiudo la chiamata e corro a vestirmi con le prime cose che trovo,metto le scarpe e prendo le chiavi della giulietta.
Arrivo al enorme parcheggio e la metto più vicino possibile,scendo e vado dove mi indicano i cartelli.Arrivo al reparto e mi fiondo sulla ragazza al bancone.
"Scusa sono qui per O'brien"
"Ah si,subito.In fondo,l'ultima a destra"dice mentre mi indica un corridoio che era lunghissimo.Appena trovo la porta non busso nemmeno tanto non è mica in coma.Lo trovo steso sul lettino,con gli occhi chiusi.
Con lo sguardo lo passo ai raggi X,guardo ogni particolare.Lentamente lo sfioro con un dito vicino al labbro gonfio,poi osservo anche io suo naso viola,forse era per quello che dovevamo mettere i punti perché si vedeva chiaramente che era rotto.Mentre lo stavo per svegliare si avvicina l'infermiera e mi avvisa che lo avrebbero portato a mettere i punti prima che si svegliasse al suo stato di subconscio.Annuisco e lo guardo passo passo finché non si allontana del tutto.Una domanda mi gironzola in mente...chi sarà mai stato?!Me lo farò dire da lui appena torna e si sveglia,rimarrò qui tutta la sera se c'è ne sarà bisogno.Torno nella sala d'attesa e nervosamente giocherello con la cover de telefono.
"Andrà tutto bene"mi dice L'infermiera che orami mi conosceva.
"Lo spero,sai non l'ho mai visto così indifeso e calmo,sembra tutto troppo surreale"rido ironicamente,come per alleggerire la tensione che rendeva la stanza 100 volte più affollata di quello che era in realtà.
"Fidati,ti dico solo che gli hanno già finito di mettere i punti e in men che non si dica,con la tecnologia di oggi spariranno"mi guarda con tenerezza visto che poteva essere mia madre.Le sorrido nuovamente e poi lei se ne va perché chiamata.Rimango lo per molto tempo finché verso l'una vedo arrivare dalla porta principale Kaya....cioè stiamo scherzando?!Mi alzo e le vado contro.
"Che cosa ci fai tu qui?!"incrocio le braccia al petto.
"Dovrei farti la stessa domanda!"replica con altrettanto tono di sfida.
"Sai sono la sua ragazza,se li succede qualcosa chiamano a me e non di certo a te"rido.
"Io lo conosco da molto più di te,lo voglio da prima che arrivassi tu,quindi evita di fare la sceneggiata della ragazzina gelosa che non sa accettare la sconfitta.Sai in questi giorni non sta uscendo con i ragazzi,non si vedono da secoli,esce con me Per distrarsi"non potevo crederci.
"Sai una cosa?!Non mi interessa nemmeno!Se vuoi è lì!Vallo a prendere!È tutto tuo!Io ho chiuso,c'è l'hai fatta brava.Mi hai stancato e non ce la faccio più di vedere quella faccia di cavolo che ti ritrovi,io me ne vado tanto non ho più niente qui.Ho finito le riprese e grazie a dio non dovrò mai più vederti!Ho perso il ragazzo che ho amato di più nella mia vita e mio fratello è chissà dove per amore!Sono sola visto che non ho più amiche è l'unica vera amica che ho è in un altro paese..."mi guarda stupefatta,ma io non avevo mica finito lì eh"spero che tu sia felice sapendo di aver distrutto una persona,una coppia,un tutt'uno.Spero tanto che c'è la farai a sopportarlo,perché dio se ami qualcuno lo ami anche nei suoi momenti peggiori,quando fa una cazzata,quando ti da fastidio,quando tutto.Ma non credo nemmeno che ne sei capace"prendo la mia borsa e me ne vado lasciandola lì ad assimilare le mie parole sperando che le facessero male e sentire come mi sono sentita io in questi ultimi mesi.Corro giu dalle scale piangendo perché ormai lo stress era al massimo,ero arrivata al limite della sopportazione.Arrivo al parcheggio e me ne vado con la mia macchina piena di delusioni.Guido piano perché avevo le lacrime agli occhi e di certo non volevo fare cazzate.Guido fino a casa e tiro subito fuori il telefono cercando il contatto di Michael,avevo un disperato bisogno di parlargli...
(Al telefono)
"Ehi.."dico con le lacrime che scendevano senza fine.
"Ehi,che ti succede!"chiede preoccupato.
"Volevo chiederti se potevi anticipare la partenza per Ibiza.."
"Si si può fare,per quando?"
"Il più presto possibile!"volevo scappare cambiare aria.
"Vedo cosa posso fare...tieni duro"chiude la chinata lasciandomi con una speranza nel corpo.Passano ore interminabili finché non arrivano le tre del pomeriggio,ero sul mio letto a guardare il soffitto per calmarmi,avevo affianco a me tipo 5 bottiglie di tequila pronte per incontrare il mio stomaco visto che volevo dimenticare,almeno per un po',tutto quello che stava andando male nella mia vita.Le fissai per minuti interi cercando di farmi forza visto che io non bevo mai e avevo leggermente paura ma avrei fatto qualsiasi cosa...
Mentre sto per aprire la prima bottiglia il mio telefono improvvisamente squilla.Era Michael.Prima di rispondere lo ringrazio mentalmente per avermi fermata dal fare una cazzata enorme.
(Al telefono)
"Ehi sono io,ti ho chiamato appena sono riuscito a risolvere qualcosa.."
"Dylan è in ospedale per un aggressione,ho incontrato Kaya e sono scoppiata,ho lasciato tutto e tutti.Ti prego dammi una buona notizia.."lo imploro.
"Il viaggio si può anticipare ma il problema è l'aereo,non c'è ho controllato varie volte.."
"Ah,grazie lo stesso"rispondo delusa.
"Ed ecco perché ti faccio accompagnare dal mio autista all'aeroporto e ti faccio prendere il mio jet privato.."si sentiva che stava sorridendo dall'altra parte del telefono.
"Grazie grazie grazie!"mi alzo in piedi e per qualche secondo mi sento leggera,i miei problemi spariscono per poi tornare peggio di prima.
"Prepara le valigie che ti faccio venire a prendere tra dieci minuti.."
"Michael...."
"Dimmi?!"
"Grazie...davvero,non sai quanto mi stia aiutando in questo momento.."
"Di nulla"Chiudo la chiamata,butto il mio telefono sul letto e mi giro verso l'armadio dove cerco la valigia e dopo averla trovata la metto sul letto e incomincio a svuotare metà del mio armadio..non mi interessava cosa stavo mettendo dentro basta che mi sbrigavo e che me ne andavo da quelle quattro mura piene di ricordi...
La Poggio affianco alla porta e mi siedo sul divano aspettando che arrivi la macchina.Dopo qualche minuto sento suonare alla porta e pensando che fosse l'autista mandato da Michael apro tutta felice,al contrario,era mio fratello.Aspetta un attimo...mio fratello?!"Cosa diamine ci fai tu qui?!"lo guardo stupito"non eri in Italia con Lucia?"
"Ci siamo lasciati e visto che lei l'unica cosa che avevo li ho preferito tornare,qui ho te,il mio lavoro e tutto..."
"Ok,mi fa piacere che sei tornato ma io starei partendo...non è una buona giornata.."
"Come scusa?Partendo?!E per dove?"
"Sto andando a Ibiza,non ce la faccio più a sopportare lo stress.Ah e Dylan è finito in ospedale per.."non mi lascia finire.
"Per un aggressione media..lo so.."
"Come lo sai?!"
"Beh perché sono stato io ad aggredirlo.."
"Perché?!"mi cade il manubrio della valigia dalle mani..
"Perché ti stava trattando male e si meritava una punizione,nessuno tratta male la mia sorellina,NESSUNO!Quando sono tornato ho incontrato i ragazzi e mi hanno raccontato un po' come stanno le cose e li ho perso la ragione,l'ho rintracciato e..e poi sai come è finto"
"Capisco che mi vuoi bene e che mi vuoi proteggere ma aggredire ogni singola persona che mi fa del male non è la soluzione giusta,devo ferirmi e imparare dagli sbagli..."
"Non voglio vederti stare male.."
"Ti ringrazio ma ora non ne ho nemmeno voglia di parlare..Kaya si tenesse Dylan,a te ti chiedo solo di stare un po' attento alla casa perché non tornerò presto.."mi abbasso e prendo la valigia.
"Te ne vai sul serio?!"
Annuisco e me ne vado visto che era arrivata la macchina che mi aspettava davanti casa.Ma prima di scendere quelle quattro scale che mi separavano dalla libreria mi fermo e lo abbraccio forte sussurrando alle orecchie:"di a Dylan che lo sempre amato ma ora devo pensare un po' a me è ai miei problemi.."e poi mi allontano,entro in macchina e lo salutò con la mano.
La sua figura diventa sempre più piccola finché non sparisce nel orizzonte,io mi allontanavo da casa mia per avvicinarmi un po' più la libertà assaporandone ogni briciola.
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Un sogno che diventa realtà//Dylan O'brien
FanfictionTutti hanno degli idoli no?!È se ti capitasse di incontrarlo e magari innamorati?Sarebbe un sogno che diventa realtà! Beh è proprio questo che capiterà ad Allison...avrà la possibilità di conoscere il suo idolo e quindi scoprirà tutto lui,anche i su...