I funerali

1.1K 47 0
                                    

Aquila Selvaggia , prese la sua borsa e si medicò le ferite.
Nella sua mente continuava a rivivere l'assalto, l'uomo bianco stava riuscendo nel suo intento.
Si sdraiò, aveva freddo, la ferita gli doleva.
Si addormentò velocemente, da subito iniziò ad avere degli incubi, vedeva Elisabeth fatta prigioniera da altre tribù, poi trucidata dall'uomo bianco.
Si svegliò sudato, spaventato, Corvo Nero gli disse
《Buongiorno, hai delirato tutta la notte per le febbre. Come stai?》
《Mi sento debole》
《Devi riposare》
《Voglio partecipare ai riti funebri》
《So quanto sia inutile dissuaderti...》disse Corvo Nero dandogli una pacca sulla spalla.
I corpi di Corvo Rosso e Cervo Nero vennero, lavati, cosparsi di salvia, tabacco e polvere di "cuore e cervello d'aquila" per meglio essere accompagnati nel volo finale verso il cielo.
A Corvo Rosso , come tradizione Sioux, venne dipinto il viso di rosso perché era considerato "il colore della vita"
I cadaveri vennero avvolti da pelli di Bisonte, vennero fissate con lacci di cuoio, partendo dalla testa arrivando ai piedi.
Presero altre pelli, precedentemente ammorbidite con acqua , le avvolsero attorno al corpo dei defunti, vennero legate saldamente con grande cura, affinchè l'aria non raggiungesse i cadaveri.
Collocarono armi, utensili, vicino alle salme perché i defunti potessero usarle nella loro vita ultraterrena, tra queste non poteva certo mancare il "Calumet" la tradizionale pipa da cerimonia da poter fumare nell'aldilà.
Gli indiani si misero in cerchio attorno ai defunti,
a simboleggiare il cerchio della vita, per testimoniare,
come da tradizione,
di non aver paura della morte perché essa fa parte della natura.
Lentamente si udì un accompagnamento ritmico di strumenti , tamburi, sonagli, flauti e zufoli, ed iniziarono a danzare e cantare.
Le melodie e i testi, venivano ripetuti e combinati in serie, le danze comprendevano assoli per uomini e danze rituali di gruppo.
I corpi vennero messi su delle portantine per essere riportati ai loro villaggi, là li avrebbero sistemati su
un albero o una piattaforma per non
impedire allo spirito del defunto di trovare la strada per l'aldilà.
In questo modo il corpo veniva restituito agli elementi da cui , secondo la credenza indiana, proveniva.
I venti, le piogge, gli uccelli e la Terra stessa, tutti hanno interesse ad "assorbire" il corpo.
Aquila Selvaggia diede loro l'ultimo saluto a voce bassa per paura che potessero ritornare sulla terra e non proseguire il loro cammino.
I trattati furono sospesi
Aquila Selvaggia partì per il suo villaggio

Gocce di Luna è  il mio nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora