Spazio Autrice:
Ho scelto questo brano per accompagnare questo capitolo, spero sia di vostro gradimento.
Ascoltate....leggete...date spazio alla vostra immaginazione!
Grazie di cuore a tutti~~~~~~~~~~~
Sentimmo dei passi, qualcuno si stava avvicinando, ci asciugammo velocemente le lacrime con le mani, Fiore d'Inverno si alzò per riporre l'olio nella cesta, io rimasi seduta, i passi divennero lenti come se stessero per entrare, poi ripresero velocemente allontanandosi da noi.
Fiore D'Inverno mi guardò e mi sorrise
<< Sei pronta per fare una passeggiata?>>
<<Si!>>
Mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi, io accettai volentieri il suo aiuto, a volte facevo fatica ad alzarmi da terra.
Uscimmo dalla tenda, il sole era già alto in cielo, la seguii, passammo accanto alla tenda centrale, sentimmo gli uomini discutere, ci incamminammo fuori dall'accampamento, avevo voglia di fare una passeggiata; ci avvicinammo a una parete di roccia, lei si infilò in un'apertura che io non avevo notato, ero curiosa di vedere cosa ci fosse aldilà, adesso sapevo che la rupe nascondeva degli angoli di natura meravigliosi.
Dovetti abbassarmi per entrare, mi aggrappai alle rocce intorno a me per non cadere, ci incamminammo per un piccolo sentiero, mi piaceva quel posto, la prima cosa che mi colpì fu il silenzio che avvolgeva quel luogo, i colori della natura con il silenzio, mi trasmettevano una sensazione di benessere.
Camminavo e osservavo; ero talmente presa dalla natura che non stavo attenta a quale sentiero dovessi prendere; ascoltavo i suoni attorno a me, il frusciare del vento tra le foglie, il battito d'ali degli uccelli, lo scorrere dell'acqua.
Il rumore dell'acqua si fece sempre più forte, adoravo quel posto, i colori, le armonie delle forme, i luoghi.
Seguimmo il ruscello, finalmente giungemmo ad una cascata scavata tra la roccia, un gioiello naturale nascosto in quel magnifico posto, mi avvicinai e mi sedetti sulle rocce, l'acqua mi bagnava il viso, il sole tiepido mi scaldava, mi sentivo al sicuro, era come se il grembo della Madre Terra mi proteggesse, non potevo fare a meno di chiedermi se la creatura nel mio grembo provasse la stessa magnifica sensazione.
Fiore D'Inverno si sedette distante da me come se avesse capito il mio desiderio di rimanere sola.
Mi inginocchiai, presi dell'acqua con le mani, era limpida e fresca, mi rinfrescai e ne bevvi a piccoli sorsi per assaporarne ogni goccia.
Fiore d'inverno raccolse delle foglie, si inginocchiò, le mise sui palmi e intonò un canto preghiera rivolgendosi a me《Che il sole ti porti
nuova energia ogni giorno,
che possa la luna
ristorarti dolcemente la notte,
possa la pioggia
lavare le tue preoccupazioni,
e la brezza portare
una ventata di aria fresca
nel tuo essere,
e che tu possa
camminare dolcemente
attraverso il mondo
e conoscere la sua bellezza
tutti i giorni!》Soffiò lentamente sulle foglie e le fece volare, io chinai il capo in segno di ringraziamento.
Si avvicinò a me, mi porse delle bacche essiccate da mangiare
《Prendi hai bisogno di energia》
《Grazie》
Erano dolcissime, ne avrei volute altre ma mi vergognavo a chiederle.
Lei me ne porse altre, mi chiedevo se mi leggesse nel pensiero.
《Le ho mangiate volentieri, come facevi a sapere che ne volevo ancora?》
《Quando passa la nausea viene un'appetito da bisonte!》
《Tu si che mi capisci!》
ci mettemmo a ridere,
da quando ero arrivata alla rupe continuavo a pensare a come avevano accolto bene Aquila Selvaggia, e come lui fosse felice di rivedere tutti, sicuramente con Fiore D'Inverno e suo marito c'era un legame speciale, volevo sapere di più ma non non volevo sembrare troppo curiosa ed inopportuna, mi resi conto che io non sapevo niente di Aquila Selvaggia.
Nella mia mente continuavo a preparare delle ipotetiche domande, feci un respiro profondo, presi coraggio e le chiesi tutto d'un fiato
《Fiore d'Inverno posso farti una domanda?》
《Si》mi rispose perplessa
《Aquila Selvaggia mi sembra molto legato a voi e mi chiedevo se tu potessi raccontarmi qualcosa di lui......"
Ci fu un attimo di silenzio, poi disse
《I suoi genitori sono stati uccisi quando lui aveva sei anni, io e Dialogante-con-lo-Spirito
lo abbiamo cresciuto fino a quando è stato in grado di governare il suo popolo》
Quelle parole per me furono come una pugnalata al cuore
《Suo padre era un grande capo indiano, era il fratello più piccolo di mio marito, si chiamava
Aquila Bianca, si sposò giovanissimo con mia sorella minore Mio-Cuore》
sembrava che tutto il dolore provato riaffiorasse, le vennero gli occhi lucidi, prese fiato
《Mio marito e suo fratello avevano conosciuto un uomo bianco un certo Louis che parlava bene la nostra lingua, disse che il Generale White era di passaggio e voleva conoscere le tribù della zona, ci assicurò che era una persona di parola, una persona di cui ci si poteva fidare, che non voleva farci del male, voleva solo conoscere le nostre usanze.
Noi sapevamo che l'uomo bianco aveva un unico scopo, appropriarsi delle nostre terre, confinarci nelle riserve, non potevamo rifiutarci di incontrarlo, così preparammo l'incontro, ognuno di noi era armato, in ogni tenda c'erano archi e frecce per ogni evenienza.
Preparammo una cena secondo le nostre usanze, ci furono canti e balli, il Generale White era seduto tra i due fratelli capo-tribù e noi donne ci sedemmo accanto ai nostri mariti.
Il Generale White si faceva tradurre da Louis tutto quello che dicevamo, era un uomo di bell'aspetto, dai capelli e dalla barba bianca, per quello che ci traduceva Louis sembrava saggio, onesto e comprensivo.
Aquila Bianca gli spiegò che siamo tutti indiani ma ogni tribù è diversa dall'altra, ci sono delle tribù più bellicose e quelle più pacifiche come la nostra.
Gli fece un esempio della tribù dei "Mesquakie", la "gente della Terra Rossa" denominata dall'uomo bianco Fox costantemente in guerra anche con quasi tutte le tribù dei Grandi Laghi.
Il Generale disse che aveva sentito parlare dei Fox, si narravano episodi di una violenza tale da far rabbrividire, ma sottolineò che anche tra gli uomini bianchi c'erano persone violente e bellicose.
Tutto stava andando per il meglio quando improvvisamente una freccia colpì il Generale White al petto, morì all'istante, la freccia apparteneva alla tribù dei Mesquakie. I militari non sapendo di chi fosse la freccia si alzarono ed iniziarono a combattere con gli uomini della nostra tribù, io mia sorella corremmo alle tende per proteggere i nostri bambini, degli uomini Mesquakie erano già lì, avevano preso Aquila Selvaggia e mio figlio Orso-Che-Corre come ostaggi, avevano puntato i coltelli alla gola dei bambini, Mio-Cuore tolse il pugnale si avventò contro uno dei Mesquakie, io feci lo stesso con l'altro, lei prontamente lo ferì al petto, lui riuscì a colpire al cuore mio figlio, quando vidi mio figlio cadere a terra pugnalai al cuore il mio avversario con tutta la forza che avevo ed andai ad abbracciare mio figlio, non calcolai che l'uomo nei suoi ultimi istanti tagliò la gola a Mio-Cuore》ci fu un silenzio pieno di dolore
《Mio marito si salvò perché suo fratello lo difese sacrificando la sua stessa vita》
Mentre lei raccontava mi sembrava di rivivere quell'episodio angoscioso su me stessa, provai dolore, rabbia, odio, angoscia, non riuscivo a fermare le lacrime, abbraccia Fiore D'Inverno e per la seconda volta piangemmo insieme
《Quanti anni aveva tuo figlio?》
《Sette....una madre non dovrebbe sopravvivere al proprio figlio》
Stetti in silenzio, niente di quello che potevo dire avrebbe potuto consolarla.
Quando ci fummo calmate, lavammo i nostri visi, ritornammo al villaggio camminando lentamente, sorreggendoci l'un l'altra.
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Gocce di Luna è il mio nome
HistoryczneElisabeth stava raggiungendo i suoi genitori a FortHall, la diligenza venne assalita dagli indiani , trovava oltraggioso che dei selvaggi la facessero prigioniera, abituata agli agi della città, vivere nella natura selvaggia lo trovava disdicevo...