Il sole era ormai al tramonto e nell'aria si sentiva l'odore della sera, il cielo era meraviglioso con i toni che si facevano più scuri. Mentre il fuoco continuava a scoppiettare, lo Sciamano passò a Gocce di Luna un vestito lungo e leggero da indossare, lei si spostò dietro la tenda e lo indossò.
Ritornò davanti alla tenda, notò che anche Alce Bianco si era cambiato, era a torso nudo e indossava dei pantaloni corti leggeri , lui le disse
《Dobbiamo chinarci per entrare, la porta viene costruita più in basso delle altre per farci abbassare il capo in segno di rispetto e resa verso i grandi Spiriti. Entreremo in senso orario, prima tu, poi io, ci siederemo a gambe incrociate io da un lato e tu dall'altro》
Ci mettemmo davanti alla porta, lo Sciamano con le mani rivolte al cielo pronunciò la preghiera "Mitakuye Oyasin" Gocce di Luna lo imitò, si chinarono per presentarsi a madre terra
《Io sono Alce Bianco chiedo il permesso di entrare》
《Io sono Gocce di Luna chiedo il permesso di entrare》
Gocce di Luna entrò per prima come era di rito, notò subito i nodi di preghiera, che avevamo preparato precedentemente con le offerte di tabacco, scendere dalla struttura della cupola, gli intrecci dei rami di salice sembravano formare una stella.
Mentre il calore saliva, il buio scendeva dentro l'Inipi e fuori; il profumo dell'erba dolce e del cedro, gettati precedentemente sulle pietre, riempiva piacevolmente i polmoni.
Chiusa la porta, lo Sciamano versò dell'acqua sulle pietre, il vapore iniziò piano piano a riempire lo spazio interno alla capanna, la temperatura aumentava sempre più, si sedettero.
Alce Bianco iniziò il rito intonando un canto
《Ogni cosa è sacra.
Ogni cosa vive.
Ogni cosa ha una coscienza.
Ogni cosa ha uno spirito》
Alternava ai canti il suono del tamburo e preghiere
《Aho Mitakuye Oyasin,
Onoro tutte le mie relazioni.Vi onoro in questo ciclo di vita con me oggi.
Sono grato per questa opportunità di riconoscervi in questa preghiera....
Per il Creatore, per il dono supremo della vita, io ringrazio.
Per il popolo minerale che hai costruito e mantenuto le mie ossa e tutto il progetto per la mia esperienza di vita, io ringrazio.
Per il popolo floreale che sostiene i miei organi e il mio corpo e mi da le erbe curative in caso di malattia, io ringrazio.
Per il popolo animale che mi nutre dalla tua stessa carne e offre la tua compagnia fedele in questo cammino di vita, io ringrazio.
Per il popolo umano che condivide il mio percorso come una sola anima sulla Sacra ruota della vita terrena, io ringrazio.
Per il popolo Spirituale che mi guida invisibile attraverso gli alti e bassi della vita e per portare la fiaccola della luce attraverso i secoli, io ringrazio.
Per i quattro venti di cambiamento e di crescita, io ringrazio.
Siete tutti le mie relazioni, i miei parenti, senza i quali non sarei vivo.
Siamo nel ciclo della vita insieme, co-esistenti, co-dipendenti, co-creando il nostro destino.
L'uno, non meno importante dell'altro.
Un popolo che si evolve dall'altro e tuttavia ognuno è dipendente da quello appena sopra e da quello appena sotto.
Tutti noi siamo parte del Grande Mistero.
Grazie per questa vita.
Nascere uomo/donna su questa terra è un incarico Sacro.
Abbiamo una responsabilità Sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla Terra.
Noi siamo in grado di prenderci cura di loro".
Gocce di Luna non si sentiva molto bene, il buio, il caldo umido non l'aiutavano di certo.
Lo Sciamano la fece sdraiare
le sembrava davvero essere ritornata nel grembo di sua madre, stava ritrovando sicurezza, si sentiva protetta e provava quella sensazione di soddisfacimento istantaneo di tutte le necessità.
L'ambiente oscuro, umido, caldo era diventato accogliente, stavano nascendo in lei sensazioni bellissime, era come farsi cullare dall'acqua del fiume, le sembrava di trovarsi in paradiso, un mondo meraviglioso, ovattato.
Delle lacrime scesero a bagnarle il volto, vide l'immagine del volto di sua madre e di suo padre sereni e felici, vide se stessa corrergli incontro abbracciandoli teneramente.
《Gocce di Luna lasciati trasportare, affronta il tuo viaggio interiore, nel buio della tua coscienza, lascia che gli spiriti ti aiutino, inizia una profonda traformazione e guarigione. Lascia uscire il sudore, permetti al
"popolo delle pietre" "gli anziani" di entrare nella capanna incandescenti e vivi, aprì la tua anima verso spazi infiniti interiori.
Affidati con gioia ed amore ai canti, alle pietre, al calore, alle preghiere, lascia che ogni tua reazione emotiva, ogni pianto o desiderio inespresso possano manifestarsi per poter portare a compimento la guarigione o il cambiamento necessari.
Permetti agli elementi della natura, il fuoco al centro, l'acqua che porta la vita, la madre terra sotto di noi pronta ad accogliere le nostre sofferenze e a trasformarle, gli spiriti del vapore e dell'aria, che portano in alto le nostre preghiere.》
Gocce di Luna sentiva il calore che l'abbracciava e la stringeva come una morsa alla gola.
Sentiva amplificato il dolore della separazione dai suoi genitori, dalla sua famiglia, tendeva le braccia nel vuoto, come se li stesse cercando poi li chiamò ad alta voce
《Madre.....Padre.....dove siete...》
Il dolore lentamente svanì, sentiva
la terra fredda e umida sotto di lei, la sentiva viva sotto il suo corpo.
Le pietre, rosse, iniziava a sentirle realmente vive, sentiva sprigionare la loro energia.
Continuava a fissare le pietre, l'acqua, il fumo denso sprigionato da quell'unione, sembrava nebbia fitta, si sentì avvolta da quelle nuvole di fumo, le sembrava di intravedere in lontananza qualcosa, non capii subito, dovette concentrarsi, vide il fumo diradarsi, piano piano divenne tutto più nitido, vide due piccoli bimbi che gattonavano felici, provò subito un'immensa gioia.
Lo Sciamano bruciava erbe diverse che emanavano essenze diverse, a volte più dolci a volte più pungenti, il suo olfatto era sempre sollecitato.
Il suo corpo sudava come non aveva mai sudato in vita sua e il calore diventava sempre più intenso. Il viso era completamente bagnato, le gocce di sudore cadevano a terra unendosi alla madre terra.
《Lascia che il sudore scivoli sulla tua pelle affinché sciolga le tensioni, lascia i dolori emotivi vengono liberati e lasciali fluire, abbandona i vecchi schemi mentali apri la mente ad una nuova vita.》
Gocce di Luna si sentiva tutt'uno con il posto è contemporanemente le sembrava di essere altrove.
Il buio l'avvolse di nuovo completamente,
si aprì la porta, altre pietre vennero inserite nella buca.
Una ventata di aria fresca sfiorò la sua pelle, il sudore di colpo
si raffreddò sul suo corpo, sentiva di aver bisogno d'aria, ma desiderava che la porta fosse richiusa per poter continuare il suo viaggio.
《 Lasciamo i nostri pesi a Madre Terra, svuotiamoci dai pregiudizi e condizionamenti inutili》
Ecco, di nuovo il buio, di nuovo il tepore, di nuovo il pianto liberatorio dai fantasmi di rabbia e rancori accomulati, sentiva il corpo diventare sempre più leggero.
All'improvviso si sentì in pericolo, non sapeva il perché, sentiva di dover scappare, urlò, un urlo liberatorio di dolore riempì la capanna.
La porta si riaprì, altre pietre vennero poste nella buca, di nuovo il ritmo del tamburo, il silenzio, il vapore... ora si sentiva libera, stava bene li.
Lo Sciamano accese la Sacra Pipa e la passò a Gocce di Luna, in rispettoso silenzio e preghiera fece un tiro, due...ripassò la pipa.
Le venne passata un mazzetto di salvia che stava bruciando, doveva agitarla attorno al suo corpo affinché il fumo sprigionato petesse potenziare la sua mente.
La porta si aprì ancora e si richiuse per l'ultima volta.
Ringraziarono gli Spiriti, pregarono, il vapore aveva raggiunto il suo massimo, si respirava fuoco, acqua...Gocce di Luna aveva la sensazione di caldo nel petto, nei polmoni, il corpo continuava ad essere completamente bagnato, non aveva mai provato una sensazione così grande d'appartenenza a tutto ciò che la circondava, una perfetta sintonia con l'universo, ogni insicurezza era svanita nel nulla, le paure, i fantasmi, le angosce...tutto era svanito.
Uscirono a carponi, sotto di loro la terra era bagnata dal vapore, dal sudore dei loro corpi, la terra che le aveva trasmesso fiducia e forza.
Appena il viso di Gocce di Luna uscì all'aperto l'aria fresca, pulita, gli accarezzò il viso, respirò profondamente.
Era gia notte, alzò gli occhi al cielo, era meraviglioso, limpidissimo e pieno di stelle.
《Ora che siamo fuori, dobbiamo respirare profondamente... ringrazianmo per l'aria che ci viene data, per madre terra e padre cielo》
Lo Sciamano le passò i teli per asciugarsi, si diressero verso il fuoco che ardeva ancora con forza per scaldarsi
Gocce di Luna estasiata continuava a pregare nella sua mente il Grande Spirito affinchè potesse guidare i suoi passi con amore, aveva rivisto scorrere la sua vita con le gioie e i dolori, ma capì che su ogni cosa predominava l'amore che provava per Aquila Selvaggia, ora più che mai era certa di aver fatto la scelta giusta.
Lo Sciamano le disse sorridendo
《Gocce di Luna possa il Grande Spirito guidare i tuoi passi con Amore e infinita Saggezza, Lui proteggerà te è la creatura che sta crescendo in te 》
Gocce di Luna al momento non capì cosa intendesse, poi quando realizzò lo abbracciò per la felicità, i suoi dubbi erano stati confermati.
Insieme ritornarono al villaggio.
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Gocce di Luna è il mio nome
Ficção HistóricaElisabeth stava raggiungendo i suoi genitori a FortHall, la diligenza venne assalita dagli indiani , trovava oltraggioso che dei selvaggi la facessero prigioniera, abituata agli agi della città, vivere nella natura selvaggia lo trovava disdicevo...