La danza del sole

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《Buongiorno》 disse Aquila Selvaggia
《Buongiorno》 rispose Gocce di Luna
《Mi sono alzato presto stamattina, devo pianificare il nostro matrimonio》disse ammiccando
Gocce di Luna sorrise
《Il nostro matrimonio sarà atipico, di solito l'uomo prepara la dote alla moglie, il tapee in cui andranno a vivere, ma noi abbiamo già tutto》disse Aquila Selvaggia con entusiasmo
《Ho chiesto a Piccolo Cerbiatto se ci confeziona gli abiti per il nostro matrimonio, e come tu puoi intuire ha acconsentito con entusiasmo》
Gocce di Luna ne era felice
《Voglio sposarti al più presto》
Dolcemente la baciò la fronte
《Oggi lasceremo l'accampamento, incontreremo altre tribù per l'annuale Danza del Sole, sarà una lunga marcia, poi quando rientreremo sarai mia per sempre》
《La Danza del Sole?》disse incuriosita Gocce di Luna
《Sì hai capito bene noi la chiamiamo
Wiwanyag Wachipi, cioè Danza guardando il Sole, è un rituale di grande importanza, tutte le tribù del Nord America lo praticano.
È un rituale di purificazione collettiva della durata di quattro giorni che prevede il digiuno, l'autosacrificio e la donazione di sé. Mediante questo atto sacro si rende grazie dell'anno trascorso e si invocano le forze divine chiedendo protezione e prosperità per tutti gli esseri viventi.》
Gocce di Luna era curiosa un rito che univa diverse tribù doveva essere davvero importante.
Aquila Selvaggia aiutò Gocce di Luna a preparare ciò che sarebbe servito per la partenza.
《Ci sposteremo a cavallo, per te ho preparato Macchia Nera, è un pony molto bravo e docile, non avrai difficoltà a cavalcarlo》
《Grazie》disse Gocce di Luna
Era affascinata, anche negli spostamenti ognuno aveva il proprio posto
Gli uomini all'inizio del corteo, le masserizie, di seguito donne e bambini.
Accanto a lei c'era Piccolo Cerbiatto.
Il viaggio sembrava non terminare mai, durò tre giorni , Gocce di Luna non vedeva l'ora di arrivare.
Sì accamparono in una grande prateria accanto ad un corso d'acqua chiamato Ruscello del Sole.
Ogni tribù che arrivava si accampava in cerchio, lasciando una larga zona vuota al centro.
Gocce di Luna faceva fatica a distiguere i Dakota dai Cheyenne, non poteva fare a meno di notare quanto fossero socievoli tra di loro le varie tribù, come si salutavano con gioia, tutti erano allegri e trascorreva molto tempo a raccontarsi le vicende dell'ultimo anno mentre continuavano i preparativi.
Sembrava una grande riunione di famiglia, si sentiva aria di festa, tutti erano eccitati per l'evento.
Al mattino presto Aquila Selvaggia si avvicinò a Gocce di Luna, abbracciandola le disse
《Gocce di Luna io parteciperò alla Danza del Sole come guerriero, in questi giorni vivrò in una tenda speciale, digiunerò e rimarrò senz'acqua per prepararmi alla grande cerimonia》
La baciò con una tale dolcezza che Gocce di Luna si commosse
《Non potremmo assolutamente incontrarci, io dovrò rispettare la castità e con te vicino mi è impossibile》disse ridendo ma allo stesso tempo abbracciandola forte.
Gocce di Luna non sapeva cosa sarebbe successo in quei giorni ma avvertì una sensazione di pericolo confermata dal viso preoccupato di Piccolo Cerbiatto.
《Senz'acqua? Digiuno? Come farai?》
《Stai tranquilla, andrà tutto bene, Piccolo Cerbiatto ti spiegherà e ti farà compagnia》
《Non posso impedirlo vero?》
《No, devo farlo per me è per il mio popolo》
《Capisco....》smorzò volutamente la frase non voleva tediarlo con le sue preoccupazioni.
Lui l'abbracciò e la baciò come se dovessero dirsi addio per sempre, questo non fece altro che aumentare le sue sensazioni negative.
Si mise ad aiutare Piccolo Cerbiatto, all'improvviso si sentì la gente esultare di gioia, tutti accorsero verso i guerrieri
Piccolo Cerbiatto disse
《I guerrieri sono pronti, svelta andiamo a vedere》
Gocce di Luna voleva vedere Aquila Selvaggia ma non riuscì a distingunguerlo subito tra gli altri, avevano tutti il corpo coperto da pitture, ornati con piume e nastri, lo riconobbe nel modo di saltare in groppa al pony.
I guerrieri cavalcarono i pony fino al ruscello, Gocce di Luna non aveva notato che avevano abbattuto diversi alberi per spianare il bosco e agevolare il passaggio per arrivare ad un enorme e bellissimo pioppo.
Piccolo Cerbiatto spiegò a Gocce di Luna che quell'albero era stato scelto perché era il più alto, il suo tronco il più dritto, affinché potesse essere un buon sostegno come palo per la capanna dei guerrieri che sarebbe stato eretta in centro all'accampamento.
Il pioppo era considerato un albero sacro, la sua venatura aveva una stella a cinque punte, il mormorio delle foglie per loro rappresentava un messaggio da parte degli spiriti.
I guerrieri attesero che tutti si radunassero e iniziarono fingendo di assalire l'albero, intonando urli di guerra, colpirono l'albero prima con frecce poi con asce e accette.
Ci volle molto tempo per abbatterlo, ormai il sole era alto in cielo, ci fu un tonfo risonante su tutto il terreno è la folla esultò di gioia.
I guerrieri staccarono ogni ramo dal tronco, poi lo dipinsero di rosso,
a Gocce di Luna sembrò che il pioppo stesse soffrendo, quel colore lo faceva sembrare una grande piaga.
I guerrieri rimontarono a cavallo e trascinarono il palo fino al centro del l'accampamento, la folla li seguì cantando.
Prima di essere issato, tra la folla che urlava di entusiasmo, furono fissate l'immagine dipinta di un bisonte e di un uomo e le sacche con le offerte religiose.
Ormai il sole era sceso, tutti si sedettero intorno al palo, tra loro passarono dei viveri per banchettare,
Gocce di Luna continuava a guardare a destra e a sinistra per riuscire ad individuare Aquila Selvaggia
Piccolo Cerbiatto le disse
《Non lo puoi vedere, si è ritirato nella tenda speciale, ti ha detto che avrebbe dovuto digiunare e stare senz'acqua per prepararsi al meglio all grande cerimonia 》
《È vero ma non riesco a non preoccuparmi, nonostante io sia entusiasta ed affascinata dal rito 》
《Aquila Selvaggia è un guerriero forte, c'è la farà, adesso che ha te ha un motivo in più per combattere e tornare da te》
Il giorno seguente, fu costruito un altare alla base del palo della Danza del Sole, intrecciarono altri pali al palo sacro, ricoprendoli di rami freschi per formare un tetto .
Gocce di Luna aiutò Piccolo Cerbiatto a dipingere alcuni teschi di bisonte, li deposero intorno all'altare e misero delle foglie di salvia nelle loro orbite e bocche.
Altre donne appesero alle corna da un lato borse di tabacco e dall'altro fecero pendere delle pelli di daino.
Il terzo giorno si svegliarono all'alba, era il grande giorno, il giorno della Danza, lo stregone accese un fuoco davanti all'altare.
Gocce di Luna e Piccolo Cerbiatto cercarono di avvicinarsi il più possibile alla tenda dei guerrieri per riuscire a vedere da vicino Aquila Selvaggia.
All'interno era in corso il rito di purificazione, i corpi dei guerrieri erano stati dipinti tutti allo stesso modo, dalla vita in su di rosso accesso perché il rosso rappresentava tutto ciò che era sacro, intorno alla testa era stato tracciato un cerchio nero in modo che lo spirito della mente non avesse confini , le teste erano state ornate da alcune piume.
Sul mento avevano quattro linee verticali per riconoscere e indicare le quattro direzioni.
Intorno ai polsi , alle caviglie, sugli avambracci avevano delle righe nere per sottolineare come i danzatori non riuscissero a staccarsi dalle cose materiali della terra.
Finalmente uscirono dalla tenda, ogni guerriero aveva sul capo una ghirlanda di salvia, un'altra piccola era legata ai polsi, al collo e alla caviglia avevano legato delle radici.
Piccoli Cerbiatto cercò di catturare l'attenzione di Elisabeth
《Vedi quelle radici, servono per calmare la sete e li aiutano contro la stanchezza, osserva bene, hanno un fischietto a forma di becco d'aquila con una piuma all'estremità 》
Elisabeth era visibilmente agitata così Piccolo Cerbiatto la chiamò
《Gocce di Luna.....Gocce di Luna...guarda, adesso i guerrieri saranno collegati al palo con delle sferze di pelle di bisonte》
Elisabeth finalmente lo aveva riconosciuto, non vedeva l'ora che tutto fosse finito, lui sarebbe stato l'ultimo.
Quando venne il turno di Aquila Selvaggia vennero fatti due tagli sopra i capezzoli in uno dei muscoli dorsali, le sferze di pelle furono introdotte con delle schegge di legno, in questo modo ci avrebbero impiegato più tempo a lacerare la carne.
Gocce di Luna era terrorizzata.
Vennero fatti due tagli anche sul dorso di Aquila Selvaggia ove furono introdotte altre schegge di legno.
Elisabeth stava male, sentiva quei tagli come se fossero stati fatti sulla sua pelle, dei conati di vomito stavano salendo, si sentiva mancare, Piccolo Cerbiatto le fece annusare un miscuglio di erbe per non farla svenire e le disse
《 Coraggio Gocce di Luna, non devi essere debole, lui ha bisogno del tuo supporto ora più che mai, ti vede e sente le tue sensazioni》
《Ma perché quei tagli? Solo a lui? 》
《Solo i guerrieri forti ci provano, in questo modo aumentano l'offerta allo Spirito》
I guerrieri iniziarono a danzare, si alzavano, si abbassavano, si mettevano in punta di piedi, i movimenti venivano fatti per tirare le sferze, avevano gli occhi sempe rivolti verso la sommità del palo.
Le persone erano sedute con le gambe incrociate, in assoluto silenzio, ascoltavano i guerrieri soffiare nei fischietti e i talloni battere sulla terra.
Le ore passavano, faceva un caldo insopportabile, la danza doveva durare fino al levarsi del sole o fino a quando il muscolo o la pelle si sarebbero lacerati.
Un guerriero perse i sensi, venne portato immediatamente alla sua tenda, fu incredibile come la folla non si scompose, tutti erano lì per incoraggiare il proprio guerriero.
Gocce di Luna era impaurita ma decise di non distogliere mai lo sguardo da Aquila selvaggia, lei sentiva la sua bocca arida per la sete, la sua stanchezza, il suo sudore, voleva trasmettergli la sua forza, era in totale sintonia con lui, i loro spiriti erano uniti, erano una cosa sola.
Aquila Selvaggia sembrava in trance stava avendo una visione.
Gocce di Luna anche lei sembrava in trance non si accorse che Aquila Selvaggia aveva strappato le schegge, era esausto e sanguinante in piedi davanti all'altare, sembrava che stesse per cadere da un momento all'altro.
Lo stregone tagliò le sferze di pelle che lo trattenevano al torace e le depose sull'altare come offerta.
Gocce di Luna era orgogliosa di lui, la folla aprì un varco, lei lo seguì, Piccolo Cerbiatto le aveva spiegato che non poteva toccarlo finché non fosse entrato nella loro tenda, diverse volte lui si inciampò ma riuscì sempre a riprendersi.
Quando furono nella tenda Aquila Selvaggia crollò a terra, adesso Gocce di Luna poteva finalmente prendersi cura di lui.

Gocce di Luna è  il mio nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora