Aquila Selvaggia si svegliò, Gocce di Luna dormiva con la testa appoggiata sulla sua sua spalla, le diede un bacio sulla fronte e le disse
《Buongiorno Gocce di Luna》
《Buongiorno》
《Hai dormito bene?》
《Splendidamente》
Aquila Selvaggia le si avvicinò sotto la spinta potente del desiderio. Le spostò i capelli dal viso, si abbassò dandole un bacio alla base del collo, le sue labbra erano bollenti, risalì sulla tempia, si avvicinò all'orecchio, vi soffiò lentamente. La sentì irrigidirsi per un istante, rabbrividire ansimando, il calore del corpo di lui l'avvolgeva, il suo cuore batteva velocissimo, si ripercuoteva nelle ossa,nei muscoli, nella testa. Inspirò, riempiendosi i sensi del profumo della pelle, dei capelli di lei.
Le accarezzò le braccia nude, fece scorrere le mani sui fianchi, risalì fino al ventre, la strinse a sé, la fece aderire al suo corpo, lei d'istinto lo attrasse a sé e lo accarezzò. I loro corpi furono assaliti dalla passione, reciprocamente accoglievano con gioia le sensazioni date dalle loro carezze.
Gocce di Luna questa volta non aveva né timore né esitazione, si aggrapò al suo uomo, un brivido le percorse la schiena quando lui cominciò a muoversi, audacemente cercò di seguire i movimenti di lui.
Il loro respiro diventava sempre più affannoso, i loro corpi tremavano per la passione, cullati da uno spasimo d'estasi, velocemente giunsero ad una gioia profonda.
Stettero abbracciati, coccolandosi l'un l'altra.
《È arrivato il momento di alzarsi》disse Aquila Selvaggia
《Non voglio... voglio stare qui tutto il giorno con te》disse imbronciata
《Lo vorrei tanto anch'io》le disse baciandole la fronte
《Non fare i capricci, ora sei la moglie del capo tribù devi comportarti come tale》
《Perché mi hai sposata?》
《Perché non ho mai voluto nessuno prima di te. Ti volevo, e tu?》
《Perché nessuno mi ha mai fatto sentire tanto desiderata ed amata》
Gocce di Luna fece finta di rimettersi a dormire, lui le fece il solletico, poi l'aiutò a alzarsi
《Iniziamo a fare i bagagli e a disfare la tenda, è un lavoro che fanno le donne ma tu sei ancora inesperta quindi ti aiuterò io》le scostò i capelli dal viso, prese la spazzola e le sistemò i capelli.
Lei preparò gli utensili domestici, lui disfò la tenda, quando ebbero impacchettato tutto lo caricarono in groppa ai cavalli, Gocce di Luna era già stanca ancora prima di mettersi in viaggio.
Nell'accampamento c'era un'attività frenetica, quando tutti furono pronti gli uomini si misero in testa al corteo e tutti via via li seguivano.
Dopo quattro ore di marcia all'orizzonte non si vedeva nessuna mandria di bisonti così chiese a Piccolo Cerbiatto
《 Tra quanto tempo incontreremo i bisonti?》
《A volte alcuni giorni, a volte settimane》
Gocce di Luna rimase delusa
《Stiamo cercando una grande mandria, la caccia deve fruttare pelli e carne per tutto l'inverno》
《Quando arriva l'inverno?》
《Tra poco, questo è il periodo ideale per la caccia, guarda l'erba è rigogliosa, i bisonti sono grassi e i maschi non hanno ancora lasciato la mandria》
《Lasciare la mandria?》
《Si, dopo il periodo dell'amore le femmine fanno nascere i piccoli, i maschi si preparano per trascorrere l'inverno da soli, hanno un carattere troppo dominatore ed aggressivo sarebbero da intralcio; le femmine sono più agili, combattono come i maschi, anzi durante la caccia le femmine guidano la mandria》
《Fantastico!》
Gocce di Luna era affascinata da quel racconto
Piccolo Cerbiatto proseguì
《Vedi quegli uomini che hanno l'acconciatura fatta con le corna del bisonte?》
Gocce di Luna annuì
《Sono i guerrieri che appartengono alla Società del Bisonte, è un'organizzazione segreta, in realtà solo alcuni rituali sono segreti, solo i guerrieri più coraggiosi sono ammessi, il loro compito è perlustrare la zona da attraversare, sorvegliare l'accampamento durante la notte, mantenere l'ordine, accertarsi che nessuno vada a caccia da solo perché potrebbe spaventare le mandrie a scapito del buon esito della caccia》
Gocce di Luna rimase senza parole.
Cavalcarono e si accamparono per una settimana, ormai Gocce di Luna divenne esperta nel montare e smontare la tenda e ad accatastate il tutto nel minor tempo possibile.
Le loro notti erano sempre piene di passione.
Gocce di Luna era affascinata dal comportamento dei membri della Società del Bisonte, a volte si comportavano stranamente, in prossimità dei fiumi immergevano la testa nell'acqua per sentire a distanza il rumore provocato dai bisonti, uno di loro le spiegò che era più facile percepire i suoni lontani nell'acqua che nell'aria.
Una mattina verso l'ora di pranzo tutti erano in agitazione, regnava un'atmosfera di festa, tutti erani impazienti, gli uomini della Società del Bisonte avevano avvistato una mandria ad un paio di migliaia dall'accampamento.
Gli uomini attizzarono i fuochi, purificarono le armi nel fumo della resina bruciata, dipinsero i loro corpi, su ogni braccio destro disegnarono un fulmine per conferire loro più forza e velocità.
I loro cavalli vennero anch'essi dipinti di vari colori con strisce, punti e disegni geometrici.
Le criniere e le code vennero ornate di penne colorate.
Ogni cavallo utilizzato per la caccia aveva la particolarità di essere veloce, venivano allenati per essere in simbiosi con il cavaliere, per distinguerli dai cavalli da guerra gli incidevano le orecchie.
Dai lati di ogni cavallo pendevano lunghe corde, Gocce di Luna chiese a Piccolo Cerbiatto a cosa servissero quelle corde e lei le spiegò
《Se durante la caccia un cavaliere viene disarcionato dal suo cavallo, può tentare di afferrare la corda e rimettersi in sella prima di essere calpestato, questo può succedere soprattutto quando un bisonte cerca di attaccare, carica subito il cavallo.
Il cacciatore deve trovarsi molto vicino al bisonte, la distanza giusta è quella di un arco, in questo modo può colpire subito l'animale tra le spalle in direzione del cuore per ucciderlo all'istante, nel caso lo mancasse rimarrebbe schiacciato dagli zoccoli dell'animale》
Aquila Selvaggia si staccò dal gruppo, indossava solo e un perizoma, calzava i mocassini, sulla spalla sinistra aveva la feretra piena di frecce, il capo era ornato di piume d'aquila, si avvicinò a Gocce di Luna per salutarla, lei non poté fare a meno di notare quanto fosse bello
《Ti prego fai attenzione》disse lei
《Lo farò》disse dandole un bacio sulla fronte
《 Non potete usare i fucili come l'uomo bianco? Non sarebbe meno pericoloso?》
《Le nostre frecce e i dardi hanno tacche e piume di colori diversi che ci identificano, ogni cacciatore può dimostrare la propria abilità 》
《Sempre per una questione di stupido orgoglio》
《Ti sbagli, spartiamo la carne in eccedenza, non facciamo partecipare chi è più abile in altre attività per non mettere a repentaglio la loro vita e la pelle di ogni animale catturato appartiene al cacciatore...non mi aspetto che tu capisca》
《Ok》disse lei in ansia
Lui montò il suo cavallo e raggiunse gli altri cacciatori.
Un gruppo si staccò, Piccolo Cerbiatto le spiegò che erano gli uomini incaricato al depistaggio, poi le fece cenno di seguirla, soprapensiero si diresse a destra
《Gocce di Luna, fermati! Non puoi andare in quella direzione, seguimi, qui siamo sottovento, i bisonti avvertono il pericolo grazie all'olfatto》
《Scusa, sono preoccupata, se ci vedessero ?》
《Non ti preoccupare fortunatamente non vedono da lontano, gli uomini che sono qui con noi ci proteggeranno》
Proseguirono su una collina, da li la vista era spettacolare, la prateria era piena di bisonti con pelli dalle varie sfumature che pascolavano ignari di quello che stava per accadere.
I cacciatori si precipitarono sulla mandria gridando 《Huka hey!》
Alcuni capì furono gettati subito a terra, subito il branco si diede alla fuga ad una velocità incredibile data la mole degli animali.
Si sentiva tutto il terreno tremare, Gocce di Luna identificò Aquila Selvaggia inginocchiato sul cavallo mentre stava scocccando una freccia su un enorme bisonte, poi proseguì prendendo di mira un'altra preda, all'improvviso dopo una lunga corsa il bisonte si accasciò, lo aveva colpito con maestria.
Quando i bisonti se ne furono andati Gocce di Luna e Piccolo Cerbiatto si misero al lavoro identificando gli animali uccisi da Aquila Selvaggia e iniziarono la macellazione.
Mentre lavoravano Piccolo Cerbiatto spiegò che il primo animale ucciso non veniva macellato ma veniva offerto in segno di ringraziamento, posizionavano la sua testa ad est perché era considerata la direzione benedetta.
Alcune donne accanto a loro stavano controllando le zampe di una carcassa, decisero di lasciarla perché le zampe erano difettose, intuì dai loro discorsi che non potevano mangiarla perché avrebbe attirato un lutto sulla famiglia.
《Non sapevo che eravate superstiziosi》disse Gocce di Luna
《Più che superstizione è tradizione》
《È un peccato non poter utilizzare alcune parti è uno spreco》
《Gocce di Luna tu sai che non sprechiamo mai niente e utilizziamo tutte le parti, fatta eccezione in questo caso》
Accatastarono le pelli per gli abiti e le tende, le criniere le misero da parte per eventuali imbottiture, le vesciche le sistemarono per formare otri, prepararono il cervello per fare il detersivo per lavare pelli.
Le ossa le misero le accatastarono per fare i coltelli, i tendini per preparare le corde, le corna per fare boccali, i teschi per le cerimonie religiose, gli zoccoli per fare la colla e lo scroto per fare i sonagli, le code furono donate agli stregoni.
Il fegato veniva appeso e il cacciatore che aveva ucciso l'animale aveva il diritto di mangiarlo crudo perché era considerato un cibo sopraffino
Gocce di Luna nel vedere portare il fegato alla bocca dei cacciatori dette di stomaco.
Quando fu sera tornarono al campo, al villaggio era tutti entusiasti, vennero accolti con rulli di tamburi, alcuni pezzi di carne furono gettati subito nei pentoloni,
Gocce di Luna non vedeva l'ora di lavarsi dal sangue e dal sudore si diresse subito al fiume, rientrò nella sua tenda, tanto era stanca si addormentò senza mangiare.
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Gocce di Luna è il mio nome
Historical FictionElisabeth stava raggiungendo i suoi genitori a FortHall, la diligenza venne assalita dagli indiani , trovava oltraggioso che dei selvaggi la facessero prigioniera, abituata agli agi della città, vivere nella natura selvaggia lo trovava disdicevo...