Le tribù

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Aquila Selvaggia era seduto nella tenda centrale accanto a Dialogante-con-lo-Spirito
e a Lupo Bianco, tutti i capi tribù parlavano a voce alta, alzavano la voce come se chi gridasse di più avesse ragione.
Si alzò, si chinò a sistemare il fuoco all'interno del tapee, tornò a sedersi e richiamò l'attenzione di tutti
《Grazie a tutti per essere qui》 tutti rimasero in silenzio
Il capo più anziano prese la parola
《Il Grande Capo di Washington ci manda parole di amicizia e auguri. È gentile da parte sua, perché sappiamo che ha ben poco bisogno della nostra amicizia in cambio.
Il suo popolo è molto numeroso. È come l'erba che copre vaste praterie.
La mia gente è poca. È simile ai radi alberi di una pianura spazzata dalla tempesta.
Il Grande Capo ci manda a dire che desidera comprare le nostre terre, ma è disposto a lasciarci un territorio abbastanza grande per viverci comodamente. È giusto e perfino generoso da parte sua, perché l'uomo rosso non ha più diritti che debbano essere rispettati. E l'offerta può essere interessante, dato che non abbiamo più bisogno di un territorio vasto.
Ci fu un tempo in cui il nostro popolo copriva la terra come le onde di un mare increspato dal vento coprono il fondale costellato di conchiglie. Ma quel tempo è ormai passato da parecchio, così come la grandezza di tribù che sono ormai solo un triste ricordo.》
Ci fu un mormorio  di disapprovazione
Un giovane disse
《Noi al contrario dei bianchi, non combattiamo mai per il possesso delle terre, tu ci hai insegnato che la terra è di tutti!》
Stette in silenzio e il vecchio capo riprese dicendo
《I nostri giovani sono impulsivi. Quando i nostri giovani si arrabbiano per un torto subito, vero o immaginario, e si deturpano il viso con della pittura nera, questo mostra che anche i loro cuori sono neri, e che essi sono spesso crudeli e inflessibili, e che i nostri anziani, uomini e donne, sono incapaci di tenerli sotto controllo. Per i giovani la vendetta è una vittoria, anche a costo della vita. Ma gli anziani che restano a casa in tempo di guerra, e le madri che rischiano di perdere i figli, sanno che non è così.》
Il giovane si alzò in piedi e con rancore disse
《 Non puoi dire questo! Interi villaggi rasi al suolo, strage di donne e bambini, la situazione sta diventando ingestibile! L'uomo bianco con le sue armi ci uccide a distanza》
Impassibile il vecchio capo indiano proseguì dicendo
《L'uomo rosso è sempre fuggito all'avvicinarsi dell'uomo bianco, come la foschia mattutina si dissipa dinanzi al sole del mattino.
Tuttavia la proposta mi pare giusta e penso che il mio popolo l'accetterà e si ritirerà nella riserva che offriranno loro.》
Un altro giovane intervenne
《È inconcepibile, stai dicendo che  dovremmo subire senza combattere? 》
Il vecchio riprese il suo discorso
《Venti dalla voce triste gemono da lontano. Un destino tetro sembra trovarsi sul cammino dell'uomo rosso》
Tutti mormorarono inquieti
Lupo Bianco disse
《 È difficile pensare al nostro popolo chiuso in una riserva è altrettanto difficile accettare la tua proposta di non combattere, tu sei stato un grande guerriero, noi ci aspettavamo da te consigli per attaccare e per organizzare le difese dei nostri villaggi》
《Ho visto morire troppe persone, devo proteggere  il mio popolo, sicuramente non lo farò mandando a morte tutti i miei giovani, voi siete il nostro futuro》
《Questa è la tua decisione definitiva?》
《Ho consultato lo shamano... i miei sogni lo confermano.... così sono arrivato a questa sofferta decisione. Chi non è d'accordo è libero di fare come vuole 》
Iniziò una lunga discussione che durò fino a sera, era difficile calmare gli animi.
Alla fine della riunione rimasero nel tapee seduti attorno al fuoco il vecchio capo indiano, Dialogante-con-lo-Spirito, Lupo Bianco, Aquila Selvaggia.
Lupo Bianco disse
《 Aquila Selvaggia sei stato silenzioso, ti sei estraniato dalla nostra discussione, hai idea di cosa fare?》
《 Voglio andare a Nord》
《 Come farai ci sono soldati ovunque...》
《 Passerò tra i sentieri di montagna, attraverseremo i passi》
《 Sei impazzito? Siamo in inverno, hai pensato a tua moglie? Forse ti è sfuggito che è incinta? 》
Aquila Selvaggia d'impeto si alzò prese Lupo Bianco per il bavero della giacca, immediatamente si rese conto di quello che stava facendo lo lasciò andare e si rivolse al vecchio capo indiano ed a Dialogante-con-lo-Spirito
《Vi prego non mi giudicate, benedite me è la mia famiglia, non sopporto l'idea che  mio figlio cresca in una riserva....》lo voce gli si spezzò, si inginocchiò accanto a loro con la testa china.
Entrambi appoggiarono le loro mani sul capo di Aquila Selvaggia, presero la mano di Lupo Bianco e la posarono sul capo del suo più cari amico, d'istinto la tolse
《Andrai incontro a morte certa, sei incoscente!》si voltò e se ne andò.
Dialogante-con-lo-Spirito disse
《Figlio mio hai valutato bene i pro e i contro, Lupo Bianco è stato molto aggressivo ma non ha tutti i torti, ti ha detto quello che aveva nel cuore per il tuo bene e per il bene di Gocce di Luna》
《Si padre, tu faresti lo stesso per me, mi hai insegnato che  la libertà è uno tra i valori più importanti per ogni essere vivente. Chiunque ha il diritto di vivere la propria vita come meglio crede, di fare le scelte ritenute più opportune e di allontanare da sé tutto ciò che è motivo di dolore, stress e disagio interiore, La libertà va difesa. È un diritto, un valore di cui nessuno dovrebbe fare a meno. Ogni individuo nasce libero e libero dovrebbe restare nel pieno rispetto dell’altro》
《Va figliolo il grande Spirito sia con te》
Il vecchio capo indiano fece un cenno di assenso.
Aquila Selvaggia uscì dal tapee con il cuore più leggero, mentre  stava tornando da Gocce di Luna vide Lupo Bianco che si stava dirigendo verso di lui
Si trovarono faccia a faccia, Aquila Selvaggia disse
《 Grazie.... so che quello che hai detto lo hai detto per il mio bene》
《 Sei una testa dura! Inutile cercare di farti cambiare idea》riprese dicendo
《Ho parlato con Piccolo Cerbiatto, domani ci sposiamo e verremo con voi, non possiamo lasciare Gocce di Luna sola con un pazzo come te》
Si diedero una stretta di mano, in quel momento quel gesto valeva più di cento parole.
Ognuno tornò alla propria tenda. Aquila Selvaggia si sdraiò accanto a Gocce di Luna, com'era bella, aveva un' espressione così serena, mentalmente stava cercando  di formulare il discorso che le avrebbe fatto il giorno dopo per il loro futuro, sfiorò la pancia delicatamente, il bimbo si mosse, in quel momento non fu più tanto sicuro della sua scelta, mille dubbi lo assalirono, velocemente la stanchezza ebbe il sopravvento e si addormentò.




























Gocce di Luna è  il mio nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora