capitolo 37

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Crystal's P.O.V.
Stendo meglio la felpa di Lucas in modo da coprirmi il più possibile. Con mano tremante tocco il mio collo e sento in segno lasciatomi da James la notte prima. Sono stata una cretina a colpirlo, ma lo odio profondamente per quello che ci ha fatto. «Muoviti vieni con me» mi dice James spalancando la porta della mia cella. Si parla del diavolo... Comunque non ho intenzione di muovermi di qui. Non farò niente per lui. «È un ordine Mason» «Non accetto ordini da te Steer. Per essere precisi non accetto ordini da nessuno». Lui mi afferrà per un braccio e mi trascina fuori nonostante il mio oppormi. Arriviamo al piano terra e vedo il sole dopo tanti giorni. Socchiudo gli occhi per la luce eccessiva e punto i piedi, ora basta. «Mi spieghi cosa vuoi che faccia? Così io ti dico di no e la facciamo finita. P.s. non toccarmi» dico con aria di sfida. «Mi servi per allenarmi. Quindi cammina... a meno che tu non voglia che ti tolga quella bella felpa». Hanno rotto il cazzo con questa felpa. «Posso andare in bagno?» ho un'idea. «Muoviti» perfetto. Cammino verso la stanza bianca ed entro. Mi tolgo la felpa e mi faccio una doccia veloce. Immagino il mio armadio e i vestiti che contiene. Immagino la mia culotte e il reggiseno sportivo e li teletrasporto qui. Li indosso entrambi e rimetto la felpa. Si muore qua sotto... È una bella sensazione essere finalmente lavata. Esco nel corridoio e raggiungo James. È appoggiato al muro e dalla sua espressione sembra nervoso, beh non mi interessa. «Allora? Vuoi allenarti ma non sei in grado di stare in piedi senza reggerti ad un muro? Pff... muoviti, se no me ne vado» ho voglia di muovermi un po', e comunque non è in grado di battermi neanche se ora sono umana. «Tu non vai da nessuna parte, e se io decido che devi aspettare sei ore in piedi e senza fiatare tu lo fai» mi dice avvicinandosi al mio viso. «Sei molto sexi» ora lo uccido. Sento il mio corpo fremere e la rabbia salire. Se mi trasformo ora sono morta. Mi concentro sul mio braccialetto in modo che mi calmi. Lo osservo e vedo che si illumina, Merda! Lo copro subito con la felpa ma lui se ne accorge e mi alza la manica. «Che cos'è questo?» mi chiede, il suo tono è curioso-nervoso. «Un bracciale, non vedi?» rispondo acida. «Allora non è un problema se lo mostro ad Arthur» dice sorridendo e togliendomelo dal polso. Cammina verso l'ufficio di Arthur ma devo fermarlo. Osservo alle sue orecchie, mi concentro e immagino il silenzio più assoluto. Ricordo che la voce mi disse che fin quando Melody sarà in coma avrò i suoi poteri, speriamo sia vero. James cade per terra e io saltello felice, ce l'ho fatta! Ne approfitto per prendere il mio braccialetto. Nessuno, ripeto NESSUNO prende il braccialetto di mia madre. Gli faccio tornare l'udito, almeno spero. Si rialza in piedi e mi guarda stupito. Cosa cazzo ho combinato! «Tu. Tu hai rubato i poteri di Melody!» «Ma cosa dici?! Secondo te è colpa mia se non sei in grado di camminare?» «Sai benissimo che l'udito manovra l'equilibrio. Ma tu non hai poteri sui sensi, e Melody è nel tuo territorio insieme a Carry... merda». Cosa? Che ci fanno nel mio territorio loro due? Carry... quella troia si sarà trasformata in me! I ragazzi non sono stupidi, l'avranno già riconosciuta... vero? E se attacca il branco ma loro non reagiscono credendola me? «Per favore James dimmi cosa sta succedendo. Ho bisogno di saperlo» dico attaccandomi alla sua felpa «La potente Crystal Mason mi sta pregando?» mi stacco subito da James. «Io non prego nessuno. Sto andando da Arthur, non fermarmi, sono forte anche senza i miei poteri». Ovviamente non mi ascolta e mi blocca un braccio. Solo io speravo mi desse ragione? Beh, evidentemente si. Non ho voglia di finire di nuovo nei guai. Riuscirò a scoprire quello che succede in un altro modo. «Ok, ok basta. Non dovevamo andare ad allenarci? Allora muoviti» dico togliendomi il suo braccio di dosso e uscendo. Aspetto che arrivi e poi lo seguo fino al luogo dove si allenano... wow! Lo zietto deve essere ricco. «Ecco gli aspetti positivi di stare dalla parte giusta. Ora, Mason, chiudi la bocca, o ti entreranno le mosche» ma allora lo fa apposta! «Deve esserti piaciuto molto il calcio di qualche giorno fa se ne desideri così tanto un altro, steer» mi guarda innervosito ma poi si avvicina ad un attrezzo. Si toglie la felpa e me la lancia. Buona mira, peccato. Mi sposto facendo cadere la felpa in una pozza di fango. Ops. «Guarda cosa cazzo hai combinato Mason! Ora me la paghi...» dice avvicinandosi. Neanche una bambina si arrabbierebbe così per uno stupido vestito. «Togliti la felpa, subito» dice sorridendo. Che pervertiti. Vogliono vedermi nuda, ma gliela farò pagare o meglio gliela farà pagare Cam quando lo saprà. Tolgo la felpa nel modo più disinvolto possibile e quando rimango con la culotte e il reggiseno la sua espressione cambia totalmente, piccolo, ci è rimasto male. Beh, sticazzi. Lo guardo in maniera strafottente e gli porgo la felpa. «La volevi Jem?» dico sorridendo falsamente. «Non sei nessuno per chiamarmi Jem. Dove hai preso quelle cose?» «In bagno, Jem. Allora, vuoi farmi vedere se sei ancora debole come quando ti ho conosciuto o hai paura?» «Non ti conviene sfidarmi Cri. Sei solo un'umana ora e io sono molto più forte di te». Mi preparo ad attaccarlo. «Prima di farti cadere vorrei ricordarti solo una cosa...» prendo il giusto slancio e lo atterro. «Solo la mia famiglia e Cam possono chiamarmi Cri, per gli amici sono Cris, per te sono Mason, anzi... sono Bloodmoon». Gli sferro un pugno ma lo intercetta. Sta per attaccarmi. Mi alzo da lui per non diventare una preda facile. Chiudo gli occhi. 3° che sommati al mio calore corporeo da mezza lupa e contando che sono praticamente nuda fa... 33° perfetto. Oggi è una giornata abbasranza fresca. Intorno a me ci sono dieci metri di bosco prima di uscire dal loro territorio. Non ci sono molti nascondigli... non mi serviranno. «Fatti sotto Steer». Comincia a tirarmi colpi a raffica che io prontamente schivo. È veloce, ma mai quanto me. Continuiamo così per dieci minuti, sono stanchissima. Ne approfitta per colpirmi al fianco, il punto sensibile di noi lupi, e io cado a terra. Sento come un ago che brucia in quel punto. Mi sale addosso e mi blocca con gli arti. Sono immobilizzata. Cam non mi ha tolto ore di sonno e di tranquillità per niente, mi sono allenata moltissimo anche in forma umana. Con la mano sinistra raccolgo un po' di terra e gliela lancio negli occhi. Approfitto della sua distrazione per ribaltare la situazione, ora sono io sopra di lui ed è immobile. «James, posso prendertela per un po'? Comunque ti sei fatto battere da una ragazza, umana. Fossi in te mi vergognerei» dice ridendo Lucas. Da quanto è qui? Odio anche lui poichè fa parte del branco di Arthur ma visto che ha rinfacciato a James quanto è debole gli do un punto. Mi alzo dal bambino che giace per terra e distendo un po' i muscoli. «Stai zitto Lucas. E comunque prenditela, non la sopporto più» dice prima di andarsene. «Ma come Jem? Ci stavamo divertendo così tanto» «Vallo a dire al tuo fianco. Sarai anche quasi del tutto umana ma so io come sai tu che ti fa male. È ancora il tuo punto debole» risponde. Si sente fiero per avermi colpito al fianco? «Ho subito molto di peggio tranquillo. E comunque il sopporto il dolore al contrario di qualcuno che continua a toccarsi dolorante la mascella come un bambino. James si alza provocatorio ma Lucas si mette in mezzo e mi fa segno di seguirlo. Non credo che mi romperà le palle come James, ma non si sa mai. «Allora Lucas, cosa vuoi?» «Eh dai Mason non trattarmi così, non ti ho fatto niente» dice sorridendo. Gli avevo dato un punto? Perfetto meno dieci punti. «Niente? Sei sicuro Sánchez? Forse solo io mi ricordo che tu e quell'altro deficiente piuttosto che entrare nel mio branco vi siete uniti al nostro peggior nemico?» «Sei tu l'alpha?! Pensavo scherzassi e che l'alpha fosse Tomson» «Non vuol dire assolutamente nulla, e poi Cam ha già un branco e sono stata io a chiedervelo, perchè dovrebbe essere lui l'alpha e comunque non cambiare discorso! Dimmi, perchè?» «È più difficile di quel che credi. A me non interessa niente della guerra, e se ci tieni non vi attaccherò. Ma devi sapere che da bambino facevo parte di un branco in Argentina. Io sono il figlio del vecchio alpha, e quindi futuro erede. Un giorno in cui mio padre era assente dei cacciatori ci attaccarono e il mio villaggio andò a fuoco. Io non sono stato in grado di fare nulla, anzi, sono scappato. Sapevo di essere troppo debole e sono scappato. Non so se mio padre, mia madre, mia sorella, il mio vecchio branco... non so se nessuno di loro è ancora vivo. Io ho un problema genetico, la mia trasformazione è limitata. Arthur mi ha offerto di diventare più forte, di guarirmi. Diventando un lupo genetico io tornerò normale, anzi, diventerò dieci volte meglio. Crystal io non potevo rifiutare» quel bastardo ha davvero il potere di guarirlo? Io e Lucas siamo molto diversi, non credo che io sarei ceduta ai suoi ricatti. O forse si? Se mi dicesse che riporterebbe in vita mia madre mi unirei a lui? Non lo so. Non posso perdonare Lucas, ma posso capirlo. «Cosa vuoi che faccia?» chiedo neutra. «Ti va di allenarci ancora un po' lupetta?» lupetta. Quella parola mi risuona in testa e una lacrima attraversa il mio viso. Cam... «Preferirei rimanere un po' sola. È un problema?». «Ho detto qualcosa che non va?» «No, tranquillo. Se ne hai ancora voglia tra due ore possiamo vederci per allenarci» dico. «Sisi, tranquilla. Se vuoi puoi stare in camera mia, la tua cella fa abbastanza schifo» «Okay, grazie». Ci dirigiamo verso la sua stanza e dopo mi lascia li dicendomi che posso fare quello che voglio e mi da una sua canottiera da basket che mi arriva sotto le ginocchia. È carino a prestarmi ogni volta dei vestiti, se però gli altri non smettono gli finirò l'armadio. «Lucas, Arthur è qui?» chiedo mentre se ne stava andando. «No. Ma te lo chiedo come un favore personale, non scappare. Sarò costretto a fermarti» «Tranquillo. Non rinuncerei mai ad atterrare anche te durante un allenamento» «Io non ne sarei così sicura» mi risponde sorridendo e se ne va. Mi butto sul letto e mi sento rinascere. O mio Dio, un letto! Quanto mi è mancato! Ora teletrasporterò i libri e cercherò di scoprire nuove infor... non faccio in tempo a terminare il pensiero che mi addormento.
Mi sveglio di soprassalto, ho sognato la mamma. Solo ora mi rendo conto di essermi addormentata. Guardo l'orologio e leggo che manca solo un'ora al mio incontro con James, devo fare veloce. Teletrasporto i libri e comincio a leggere. «Punti deboli dei lupi genetici... Con i vari studi ho dovuto appurare che ci sono alcune imperfezioni nel nuovo DNA dei soggetti e che è questa la causa dei loro punti deboli. Probabilmente nel loro patrimonio genetico c'è ancora un'eccessiva parte umana, nonostante con Dylan ho usato un iniezione con l'80% di parte animale, è l'unico che risente in modo minore dei punti deboli che ora elencherò per cercare di sistemare con studi futuri...»

Ciao a tutti lupi!
Vi chiedo scusa per il ritardo ma sono tornata ieri notte da un viaggio e volevo un po' riposarmi. Ora conosciamo meglio un nuovo personaggio, Lucas. Voi che ne pensate? (Qualche notte fa c'era la luna piena🌕!!)
Al prossimo capitolo!

Crystal daughter of the moon -Una nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora