capitolo 41

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Carter's P.O.V.
La porta si apre e mi ritrovo un Cameron che non avevo mai visto. È tutto sudato e dal sorriso sembra felice, l'unica cosa che lo tradisce è lo sguardo. Uno sguardo spento come da zombie. Quando dentro e vedo quella ragazza, nuda, sento qualcosa scattarmi dentro e senza pensarci due volte gli tiro un pugno dritto in faccia. Lui cade a terra imprecando io invece sento un grande dolore alla testa, com'è possibile, non mi ha toccato! Non si può attaccare il proprio alpha. Ma lui non è il mio alpha. Lo sai, in questo branco di alpha ce ne sono due: lui, e Crystal. È proprio per Crystal che gli ho tirato quel pugno. La conseguenza della mia azione non ritarda ad arrivare infatti Cameron si rialza e mi guarda con uno sguardo di fuoco. «Cosa cazzo ti prende amico?!» mi chiede davvero confuso ma allo stesso tempo arrabbiato. «Cosa prende a me? Hai appena scopato con quella puttana e chiedi a me cosa mi prende?» Cart... mi salta a dosso e comincia a tirarmi diversi pugni. Sento le sue mani come pugnali che mi trafiggono ad ogni colpo. Aiutami, per favore. Va bene. Sento nuova forza invadermi e me lo tolgo di sopra con le gambe. Mi guardo le mani, ora munite di artigli e lo spingo forte. Va a sbattere contro il muro e il colpo fa cadere il vaso che si trovava li accanto. Non si arrende e mi si ributta addosso cercando di colpirmi. Non glielo permetto e gli fermo le mani con le mie. Il suo viso è vicino al mio e con rabbia gli ringhio contro. A quel punto mi fa gli occhi da alpha e preso alla sprovvista fanno effetto. Non saprei spiegare come ci si sente quando si guardano quegli occhi. Quello che provo è un misto tra paura e rispetto. Ti senti come in trans, e troppo piccolo per disubbidire. Lascio la presa e arretro lentamente, spingendomi con la schiena come lui mi ordina ma poi vedo un bagliore che mi distrae da quegli occhi. È il riflesso della luna sul rossetto della ragazza. Lo guardo pensando a quello che mi aveva detto, è per quello che Cam si comporta così. La soggezione provocata dai suoi occhi sparisce. Essendo lui più forte di me, ed in fondo innocente, decido di lanciarmi su lei. Ehi fermo Carter! La spingo e lei va a sbattere contro il letto. Non si rialza. Perchè non si rialza? Non ho messo tanta forza nella spinta. A quel punto sento ringhiare e sposto lentamente il mio sguardo su Cameron. Si è già evoluto e mi guarda con occhi killer. Mi si avvicina e io rimango come pietrificato. Che ti succede Carter?! Non... non l'ho uccisa vero? Sta tranquillo, non senti il suo cuore? No, il mio sta battendo troppo forte. Guardo la ragazza, troppo simile a Cris e ho un capogiro. Non può essere Cris vero? Calmati. Hai ragione, lei mi ha confessato di non essere Crystal. Sono così immerso nei pensieri che mi scordo della rissa. Cameron invece non se l'è scordata affatto e mi stringe il collo con una presa d'acciaio. Comincia a sollevarmi e pur essendo leggermente più basso di me grazie alla forza dell'evoluzione riesce a sollevarmi di diversi centimetri. L'aria comincia a mancare e torno umano. Cameron decide di lanciarmi contro il muro. Non vuole uccidermi. Sei tu che volevi picchiarlo, non lui. Mi guardo in torno e vedo le varie crepe che i nostri corpi hanno lasciato sul muro. Nel frattempo lui torna umano e i suoi occhi si spengono, come catturati da un ricordo lontano, è grazie a quel ricordo che sono vivo? Riprendo del tutto il fiato e mi avvicino a lui. Cosa mi è preso? Non serve a niente picchiarlo, è sotto l'effetto di quella stronza, non può farci niente. Arrivano Matt e Konnor ed effettivamente mi domando del perchè non fossero arrivati prima. Vedono la ragazza per terra e Cameron con una faccia stravolta. Forse quel ricordo non era felice. Subito Matt rialza la finta Crystal mentre Konnor scuote Cameron che si riprende dai suoi fantasmi. «Carter. Per aver colpito i tuoi alpha in un momento che non è l'allenamento, ti condanno al carcere e ti esilio dal branco» la sua voce è fredda ma le sue parole mi pugnalano ancora di più. Tutti mi guardano meravigliati in senso negativo. Non possono crederci. «Crystal lascia stare, è stressato ultimamente» dice Cameron in mia difesa. «Sono io l'alpha e quindi decido io per i miei beta. Ragazzi portatelo nelle segrete» continua gelida. <Tu non sei Cris, non puoi farlo!> <Gli altri non lo sanno> mentre me lo comunica un sorriso impercettibile spunta sul suo volto. Ce l'ha fatta. È riuscita a liberarsi dell'unica persona che poteva dimostrare la verità. E sono stato io a dargli questa possibilità. Ma non vincerà, prima di andarmene devo provare ad avvertire Cameron per l'ultima volta. «Non potrete fargli visita ne portargli nulla. Non ti sarà concesso trasformati...» la lascio perdere e mi concentro su Cameron. <Cam. Cam ascoltami per l'ultima volta. So che non mi crederai, ma ti prego di pensarci. È quel rossetto che la ragazza indossa che ti fa credere che lei sia la nostra Crystal. Non è colpa tua se non te ne rendi conto, sei soggiogato da lei. Ma tu sei più forte di uno stupido rossetto, e l'amore per Crystal è più forte di un'illusione. Credimi> lui mi guarda serio. Ma non mi guarda davvero, sta riflettendo. Forse, sta cercando di credermi. <Butta quel rossetto, e poi pensa alla Crystal di diverse settimane fa, alla Crystal che ami>. Mi sento prendere per le spalle e Matt accompagnato da Konnor mi spingono delicatamente verso le scale. Loro sono dalla mia parte, ma non possono farmi scappare e comunque non glielo permetterei. Che vuol dire? Ho detto a Cam quello che dovevo e questa volta mi ha ascoltato davvero. Devo restare qui per vedere come reagirà. Attraversiamo il corridoio non troppo lungo ma ben arredato grazie a quadri e mobiletti in legno scuro. Arriviamo alle scale e penso che non ho mai visto le segrete. Scendo e osservo la stanza. È una piccola stanza con quattro celle. Esse non sono stanze ma come quelle dei film sono semplicemente sbarre. L'unica cosa che differenzia queste celle da quelle dei film è la presenza del decantris. Ne sento la presenza repellente. Visto che le porte sono tutte aperte probabilmente il decantris si attiva solo quando la porta si chiude. Bene, gita scolastica finita. «Anche la cella in cui stavi tu era così?» chiedo tranquillamente a Matt. Forse troppo visto che sai com'era quando è tornato... Fa di no con la testa. Sia lui che Konnor mi stanno guardando in attesa di una qualche istruzione o di un piano. «Dai ragazzi lo sapete cosa dovete fare» dico. Mi guardano incuriositi poi Konnor domanda «Qual è il piano?» «Il piano è semplice. Aprite quella porta, mi fate entrare o se volete essere più treatrali mi spingete dentro, poi chiudete la porta e andate via» «Non vuoi scappare?» chiede stavolta Konnor. «No, credo di aver quasi convinto Cameron della verità, se scappo rovinerò tutto». Non rispondono, ma mi danno ragione. Mi apre la porta ed io entro. «Vuoi qualcosa?» mi chiede Konnor premuroso. «Se mi portate qualcosa poi la strega se la prende con voi. Ci vediamo domani» li faccio un sorriso e li faccio segno di andare. Cosa faremo per tutta la notte? Prima di tutto voglio essere sicuro che non posso trasformarmi. Mi concentro pensando al verso degli uccellini e del vento. Il rumore della libertà. Non è successo niente. Lo immaginavo, però possiamo esercitare il nostro nuovo potere. Secondo te come l'abbiamo ottenuto? Secondo me nel momento stesso in cui mi ha morso, deve avermi trasmesso qualcosa. Faccio illuminare i miei occhi che però attraverso lo sporco specchio posto al muro opposto vedo essere di un colore molto particolare, sono dorati. Avverto un leggero capogiro dovuto alla evoluzione accelerata dei miei sensi. Non mi abituerò mai a questa meraviglia. Neanche io. In questo momento vedo e sento tutto. Non è come quando vedo o sento con gli occhi da lupo, con quelli è vero che vedevo cose anche molto lontane e che sentivo rumori impercettibili ma non è niente in confronto a questo. Mi sento come in armonia con l'universo. Bene, ora esercitiamoci. Va bene, che animale e in quale raggio? Oggi andiamo sul difficile. Falene in raggio di cento metri. Perfetto. Chiudo gli occhi ma è come de fossero ancora aperti. Sono ovunque io voglia. Con gli occhi viaggio nel diametro tracciato dal mio istinto. Ci sono venticinque falene. Vuoi continuare? Certo. Sicuro? Mi sembri un po' stanco. Sicuro. Riapro gli occhi ma tutto torna alla sua dimensione naturale tranne che per dei puntini neri che occupano la mia visuale. Ti piacerà questo potere. Non è il mio istinto. Chi sei? Non ottengo risposta, ma in compenso i puntini aumentano finchè non vedo tutto nero e cado addormentato sul freddo pavimento della cella.

Ciao branco!🐾
Cosa ne pensate degli ultimi avvenimenti? Secondo voi Cameron ha finalmente capito chi è realmente Crystal? E come ha fatto un semplice beta ad avere un potere così strano? Per quest'ultima domanda dovrete aspettare ancora un po', ma se volete sapere come reagirà Crystal alla vista di Cameron a letto con Carry e volete scoprire se il nostro alpha riuscirà a spezzare la soggezione creata dal rossetto vi avviso che il prossimo capitolo risponderà a queste domande! Voi cosa pensare che succederà? Fatemelo sapere nei commenti.
Al prossimo capitolo!

Crystal daughter of the moon -Una nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora