Capitolo 19

1.3K 90 0
                                    

«Ragazzi volete che vi lascio da soli?» vorrei rispondere di si, dire che voglio stare con Cameron, ma non mi fido più di lui... «No. Mi avevi promesso che mi raccontavi tutto» Cameron fa una faccia da cane bastonato. <Quando ti deciderai a perdonarmi?> <È questo il problema, io ti ho perdonato ma non mi fido di te...> <Riuscirò a farti cambiare idea, te lo prometto> <okay>. «Ieri ho detto a Marika di venire dopo scuola, dille di venire il prima possibile. Lei fa parte di questa storia quanto noi e poi ho un discorso in sospeso con lei». Ogni volta che le dico di venire per un motivo o per un altro deve tornare a casa più confusa di prima. Effettivamente...
Sento l'odore di Marika quindi poso il mio libro nella libreria accanto al mio letto e vado ad aprire. Ho sempre amato leggere e sono felice che anche Maka lo adori. «Criiis come stai?» mi chiede la mia migliore amica abbracciandomi. «Meglio. Comunque mi dispiace per ieri notte» «Non c'è problema Cris. Che si fa?» «Non ne ho idea» dico sorridendo veramente dopo troppi giorni. <Crystal vieni insieme a Marika alla cascata> mi dice telepaticamente Jhon. «Sai che la tua aura sta crescendo?» «Davvero?!» «Si. Stai diventando più forte tesoro» «Una cosa positiva! Jhon mi ha detto che dobbiamo andare alla cascata» «Va bene». Ci incamminiamo verso la cascata a piedi, ci vorrà molto di più ma se no Marika dovrebbe farsi la strada da sola.
«Come va a scuola?» chiedo un po in imbarazzo. Con lei ho sempre parlato di tutto ma ultimamente sono un po strana. «Nulla di eccezionale... Una cosa bella però c'è...» «Cioè?» la guardo interessata, non succede mai nulla a scuola. «Non te lo dico» mi risponde facendomi la linguaccia, per poi cominciare a correre, «Daii! Maka non sai la strada... E comunque sono più veloce di te» le dico dopo pochi secondi trovandomi di fronte a lei. «Non valee» «Ora o mi dici qual'è questa cosa o ti faccio il solletico finchè non sarà calato il sole» «Ma sono le tre del pomeriggio!» «Appunto. Comincia a parlare» le dico con aria di sfida. «Sei esasperante questo è un ricatto!» ci mettiamo a ridere entrambe per il tono che ha usato e ci rimettiamo a camminare. «Le novità sono due: la prima è che la classe dei tuoi amici, Naomi,Emily,Konnor,Lucas,James e... Matt è stata unita alla nostra e che il mese prossimo andremo in gita ad Amsterdam con la prof di inglese e il nuovo professore di educazione fisica, Arthur BloodMoon, è davvero un fiho per essere un professore». COSA?! calma calma. Non so per cosa sono più arrabbiata! Se per il fatto che ora quei traditori sono in classe mia, per Cameron in gita ad Amsterdam o per mio zio! Non c'è dubbio devi essere arrabbiata per tuo zio! E comunque dovresti perdonare i tuoi amici, potresti formare il tuo branco con loro... Parleremo di tutte queste cose strane dopo. «Non sei felice?» mi chiede esaltata Marika, ma subito dopo rattristendosi vedendo la mia faccia. «Lo capirai appena arrivate alla cascata. Però non rattristiamoci raccontami qualcosa di divertente accaduto in quella gabbia di matti» «Va bene allora... E fra racconti di professori beccati a ballare come Michael Jackson nella palestra e storie di alcune cheerleader della nostra classe che hanno mostrato al prof di arte come progetto una scatola che ti fa mettere più smalti insieme beccandosi la sfuriata del prof. arriviamo alla cascata. Guardo sul cellulare e sono le 15:40 spero non parlino per ore e ore perchè mi voglio allenare. «Ciao ragazze» ci saluta gentilmente Jhon, mentre Cameron è seduto su una roccia ma appena ci vede in un secondo (e non è un modo di dire) è davanti a noi e ci saluta nervoso. È patetico. Finiscila e ammetti di amarlo come lui ama te. Io lo amo lo ammetto, ma ora mi è difficile fidarmi di lui. «Venite». Ci sediamo sui sassi e Jhon dopo avermi chiesto se per me Marika poteva ascoltare tutto comincia a parlarmi di come erano le cose nel branco dopo che mia madre se ne andò, di come Arthur nonostante fosse giovanissimo provava odio verso sua sorella, di come trattava gli altri membri del branco e di come a causa sua ogni uno di loro rimase senza branco. «Come ti avevo già detto, ho rincontrato solo una volta tua madre, quando mi chiese di insegnarti ad essere un lupo se lei non ci fosse stata, e quando ho capito che era morta è stato uno dei giorni più brutti della mia vita» «Devo farti una domanda» «Dimmi» «Quanti anni avevi e quanti anni aveva Arthur quando è morta la mamma?» «Io avrò avuto più o meno tredici anni, Arthur invece ne aveva compiuti diciotto perchè?» una lampadina si accende nella mia testa. Se aveva tredici anni allora era troppo piccolo per potersi trasformare in un lupo. «Perchè nel sogno che ho fatto tu avevi ucciso mia madre trasformandoti in un lupo nero» «Raccontami il tuo sogno così mi verrà più facile spiagarti ciò che non sai». Gli racconto tutto il sogno senza tralasciare la parte di Cameron. E lui mi guarda, forse ha capito perchè sono scappata quella notte. «È uno dei poteri di Arthur manipolare i sogni delle persone. Ora però so chi è stato a uccidere Stephany...», «Vuoi dire che è stato Arthur?!» chiedo nervosa, se è stato davvero quel bastardo lo ammazzerò. «Lui ha sempre odiato tua madre dopo che se nè andata e poi lo sai, lui vuole diventare il lupo più forte di sempre, vuole dominarci tutti. E per ora contro di lui ci sono solo più o meno sei beta, un alpha che non ha potuto imparare a sfruttare il suo massimo potenziale a causa di Arthur, un lupo molto speciale che secondo le leggende riuscirà a riportare la pace che per ora non sa controllare i suoi poteri e una guardiana». «Non so se offendermi perchè praticamente mi hai dato dell'incapace o essere onarata di essere in una leggenda. Comunque chi è la guardiana?» «Non sei stupida Crystal, sappiamo tutti chi è. Vero Marika?» «I..io sa..sarei una co...cosa?» «Sei la guardiana di Crystal» <Troppo schietto> gli dico telepaticamente. <Scusa> e mi guarda con espressione buffa che comunque fa intendere le sue scuse. «Tutto okay Maka?» le chiedo un po preoccupata. «Mi chiedi se è tutto okay? Sono felicissima! Ho sempre voluto essere speciale e ora so di esserlo! Jhon... così ti chiami no? Ho qualche potere speciale?» «Si. Però sono poteri fondamentalmente mentali. Sei capace come noi di comunicare telepaticamente ma solo con la tua protetta, Crystal ma sei intelligente e hai capito come comunicare anche con noi. Inoltre sei in grado di percepire se Crystal è in pericolo e sei una "guaritrice", cioè riesci a curare le ferite degli altri in un modo che più avanti ti spiegherò. Hai però bisogno di imparare una forma di difesa a tua scelta, perchè non hai poteri fisici... Si anche i tuoi occhi cambiano colore, ma mi dispiace per te infatti diventano verde intenso, ma tu hai già gli occhi verdi» <Sei felice?> <Certo che sono felice. Inoltre essere la tua guardiana significa che tra noi due ci deve essere un forte legame no?> <Certo Maka! Ma non serviva un termine per saperlo> <Ti voglio bene Cris> <Anch'io Maka>. «Vuoi sapere altro?» «Si. Cosa succede ora?» chiedo con un sorriso da sfida, sono pronta a conbattere «Ottima domanda. Ora ci alleneremo, faremo crescere il tuo lupo interiore, sia la parte da Vera Alpha sia la parte da beta, finchè non sarai in grado di diventare la Vera Alpha. Dovrai crearti un branco ma sarai tu in quanto a leader a farli diventare più forti. Tu invece sarai allenata, come promesso, da me. Tu Cameron ovviamente ti allenerai insieme a Crystal. Tu invece Marika devi trovare una persona che sappia di noi che ti aiuti a diventare più forte fisicamente. Dobbiamo prepararci al meglio, perchè ci sarà una guerra, una guerra in cui affronteremo Arthur e il suo branco». «Per questa settimana io non potrò aiutarvi perchè devo andare a cercare delle persone che combatteranno con noi nella prossima guerra. Quindi Cameron affido a te il comando». Scherza vero? Non devi pensare a Cameron ora, devi allenarti per diventare più forte. Va bene. «Ci vediamo fra una settimana ragazzi. Vi voglio preparati per quando sarò di ritorno». Si trasforma in un grande lupo nero e sparisce nel bosco. «Sei pronta lupetta?» mi schernisce Cameron, «Non chiamarmi così. E per informazione io sono nata pronta». «Meglio per te. Eseguirai una sequenza. Il primo esercizio sarà quello di entrare dentro la cascata e restarci per venti minuti. Se vieni trascinata via dieci minuti in più. Poi quando avrai finito dovrai correre in un percorso che parte da qui, che percorre il bosco e che ti riporterà qui, il tutto con dieci chili attaccati ai piedi, quindi venti in tutto. Dopo eserciteremo i tuoi sensi, io mi trasformerò e tu starai seduta sotto la cascata e nonostante il forte rumore dovrai sforzare i tuoi sensi per schivare i miei attacchi. Se non riuscirai a schivarmi ti attaccherò veramente. Tu non potrai trasformarti. Per oggi l'allenamento sarà solo questo». Non l'ho mai visto così serio... Sicuramente sarà doloroso ma devo diventare più forte, quindi affronterò tutti gli esercizi. «Cominciamo» «Bene. Tre... due... uno... Via! Venti minuti da ora». Corro e mi immergo nel fiume congelato per poi entrare nel getto della cascata. Ce la posso far... La corrente è troppo forte e vengo trascinata contro i sassi sbattendo la schiena. «Trenta minuti». Ce la posso fare. Torno sotto il getto dell'acqua, ma dopo dieci minuti sbatto di nuovo, questa volta il gomito. «Eri arrivata a diciotto minuti ma sei uscita dal getto, quindi ventotto minuti», «Tomson ma sei scemo? Così l'ammazzi!» «Tranquilla Marika, non è niente». Torno sotto la cascata, ma questa volta non uscirò. Te lo prometto mamma, diventerò più forte per te. Faccio illuminare i miei occhi e vedo nell'acqua il riflesso celeste. Inspira, espira. Inspira, espira. Io posso farcela. Mi concentro su il rumore dell'acqua e resto immobile. «Tempo. Bene Crystal esci dall'acqua e mettiti i pesi alle caviglie, sono li». Apprezzo che sia impassibile, anche se mi 'ama' come dice lui, voglio diventare la Vera Alpha, e se mi tratta come una bambina indifesa non sarà possibile. Indosso i pesi. Sono pesantissimi! Ce la fai? Certo. Però mi aiuti vero? È ovvio che ti aiuto. «Cameron qual'è il percorso?» «Ci sono dei segnali olfattivi sui tronchi che devi seguire. Ascolta il tuo istinto ah e ti voglio qui tra massimo un quarto d'ora» «Quant'è lungo il percorso?» «Saranno no so 10000 metri». Ci posso provare, sono molto veloce. «Tre... due... uno... corri!». Comincio a correre velocissima, nonostante il grande peso. Sento l'odore delle tracce, anche se non capisco bene cosa siano. Corro corro corro. Saranno passati tre minuti e sono esausta. Sono a metà percorso, conosco questo bosco ormai, e tra poco sarò a casa di Jhon. Comincio a rallentare, mi sono slogata la caviglia tantissime volte, però sono sempre guarita dopo pochi secondi, e come le altre volte anche ora. Ricomincio a correre velocemente. Crystal accelera manca poco lo sai. Sto andando molto lenta per i miei standard, poco più veloce di una persona normale ma sono passati sette minuti e in quattro posso raggiungere la cascata. Vero? Si però devi accelerare. Va bene va bene. Accelero come ordinato e corro molto veloce, non come al solito ma molto veloce. «Stop. Hai impiegato undici minuti, ventisei secondi e quarantadue millesimi. Come immaginavo sei molto veloce. Ora l'ultima prova». Mi rituffo nell'acqua ghiacciata, resa ancora più fredda dalla sera che si avvicina. «Che..che ore sono?» «Sono le sette. Te la senti di affrontare la prova?» mi chiede premuroso. «S...si. Però muo...muoviamoci. Quan...ti mi...minuti de...vo stare in l'acqu... acqua?» dico battendo i denti. È sera oltre che novembre, quindi anche se il mio calore corporeo è di quaranta gradi l'acqua è troppo fredda anche per me, «Dieci minuti. Se l'influenza della luna è troppo forte avvertimi subito. Non voglio che tu faccia del male a Marika» «Che presun...ntuoso, co...come se non po...potessi fare del male an...anche a te» «sicuramente non in queste condizioni. Roberts non ti avvicinare, voi umani con queste temperature potreste morire congelati». Mi metto sotto la cascata e vedo Cameron venirmi incontro e bendarmi. Mi lascia un bacio sulla fronte e poi si allontana, credo per trasformarsi.
Mi concentro sull'udito e sull'olfatto e cerco di individuare Cameron, è di fronte a me in posizione d'attacco, lo "vedo" nonostante la benda, sta esitando. <Non avere paura di attaccarmi> <Non voglio farti del male piccola> <Non credere che sarà così facile attaccarmi! E poi tranquillo anche se succedesse non ce l'avrò con te, lo fai per il mio bene> <Crystal io ti amo lo sai, ma tu?> <Non è il momento Cameron, dieci minuti stanno passando e io sto entrando in ibernazione, quindi o mi attacchi o esco di qui> <preparati lupetta>. Passano alcuni minuti di totale silenzio. È molto bravo, se mi avesse attaccato subito sarebbe stato troppo facile schivarlo. Cerco di individuarlo e il mio sesto senso da lupo mi fa capire che è dietro di me, ma troppo tardi, infatti mi morde e io cado dalla roccia quasi del tutto sommersa sulla quale mi trovavo e affogo. Comincio a scendere finchè non sento la terra sotto la schiena. Non è profondissimo, ma abbastanza per annegare... Sento molto freddo e ho sonno. Molto sonno. Poi sento le sue braccia afferrarmi per poi riportarmi in superficie e poi fuori dall'acqua. Sento arrivare anche Marika. «È congelata!» «Ha la febbre! Sono un coglione...» «Sto be...bene ora pe...rò portatemmi a ca...casa». Vedo gli occhi di Cameron illuminarsi di rosso. La luna piena. «Cam...Cameron ti se...senti be...ne?» «Certo piccola, sono in grado di gestire anche la super luna. Tu invece la senti?» «Si e anche mo...molto. Ma se non non fo...sse per la lu...luna sarei già mo...morta». Mi stringe la mano e sento un leggero sollievo e lui urla. Ha assorbito il mio dolore, è pazzo?! È innamorato genio. «Tomson tutto bene?» «si». <Non ti azzardare mai più a assorbire il mio dolore. Sei pazzo?! Se io dovessi trovare le forze per attaccare Marika. Cosa che ti assicuro desidero fare, tu saresti troppo debole per fermarmi> <Non pensare sempre agli altri, stai male non vedi?! Ed è colpa mia> <Io non ti incolpo di nulla. Potevo uscire dall'acqua quando volevo. Ora però portami a casa, sto morendo di freddo, letteralemente>. «Roberts vai dietro quelle rocce, dovrebbe esserci uno skate» cosa vuole fare? Mi avvicina a se e riesco a sentire un po di calore. «Trovato!» «Bene ora legami questa corda intorno al corpo e poi sali sullo skate, andrò molto veloce, reggiti bene». Sento il vento venirmi in faccia, sta correndo. In due minuti siamo a casa e dopo essersi slegato mi porta subito nel mio letto e mi copre con tre piumoni. Passano due ore, forse sono le nove. Sento ancora molto freddo, non sto migliorando. Ho un po di paura. «Sento il dolore di Crystal, non sta guarendo» «È pericolosa la febbre per noi lupi, se la nostra temperatura corporea si abbassa, non abbiamo la forza per trasformarci o guarire». <Cameron sai come farmi guarire, per favore fallo> <Non ti voglio fare di nuovo del male. E te ne farebbe tanto, vedrai che guarirai> <Ti prego Cam, farò qualsiasi cosa in cambio>. Passa qualche secondo, <Lo farò, ma in cambio tu tornerai a essere la mia Cris> <Che vuol dire?!> <Che se ti faccio quello che dici, tu dopo lupetta diventerai la mia ragazza> <Se mi salvi Cameron sarò felice di esserlo. La febbre mi fa dire delle cavolate...> <Tu non ti fidi giusto? Bene, allora ti chiedo solo un bacio e un appuntamento così da poterti dimostrare che ti puoi fidare di me> <Se non ti muovi l'unica cosa che avrai sarà un calcio dove non batte il sole> <Promettimi quello che ti ho chiesto> <Te lo prometto ma per favore... veloce... non... mi... sento... bene». Chiudo gli occhi, sto per addormentarmi. Sento Cameron prendermi il braccio destro e spezzarmelo. Urlo dal dolore e apro gli occhi. Sento il mio corpo pian piano riscaldarsi mentre il braccio guarisce. Menomale che sono mancina... Esco dalle coperte e abbraccio Cameron. «Grazie Cam, grazie davvero». Guardo il mio lupo dagli occhi marroni, poi mi giro verso la mia migliore amica e l'istinto di predatore riaffiora lievemente. Sono in grado di controllarlo. «Tranquilla Marika gli ho chiesto io di rompermi il braccio, avevo bisogno di attivare il processo di guarigione. Comunque ora sto bene, nella camera qua accanto c'è un letto. Dormi li così a me non vengono strani istinti e domani andiamo insieme a scuola» le dico con un sorriso. «Tomson togliti» dice Marika per poi abbracciarmi, «Buona notte Cris» «Notte Marika» e dopo essersi sciolta dall'abbraccio va a dormire. «Beh ti devo un bacio» «Si piccola. Ma anche se a te piacerebbe tanto non è necessario che te lo dia ora, ti devi riposare» mi dice con un espressione sensuale. «O ma vaffanculo Tomson», mi avvicino a lui, lo afferro per i capelli e lo bacio intensamente, mentre i nostri occhi si illuminano pazzi come noi in questa notte di luna piena...

Ciao a tutti!💭
Dopo questo capitolo spero che anche voi come me speriate che questi due si decidono a mettersi insieme! Ora sappiamo che cosa è Marika e la storia di Arthur, che odio da morire. Ma passando ad un altro argomento ho visto che di settimana mi viene difficile aggiornare quindi (anche se non è un appuntamento fisso. Se riesco aggiorno anche di settimana) proverò a portarvi due/tre capitoli nel fine settimana. Fatemi sapere se questo orario di aggiornamento vi va bene e.... Al prossimo capitolo!❤

Crystal daughter of the moon -Una nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora