capitolo 31

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Torniamo umani per non fare troppa confusione e ci dividiamo come da programma. Da una parte: Carter, Roxi e Naomi, dall'altra: Konnor, Josh e Emily e infine io e Cam. «Cameron di che colore sono i miei occhi quando mi trasformo?» «Celeste intenso, perchè me lo domandi ora?» «Non è importante. Tu però ricordatelo». Ci incamminiamo e dopo pochi passi riconosco quell'odore di vaniglia che da troppo tempo non sentivo. Ci avviamo velocemente dentro la casa. «Cris io vado sopra, tu invece controlla sotto. Lo troveremo». Faccio di si con la testa e scendo al piano interrato. C'è una stanza davvero enorme contornata da molte porte. Scendo dall'ultimo gradino e poggio i piedi per terra e vedo una strana polvere per terra che delinea l'ingresso alla grande sala. Che cos'è? Non ne ho idea... Faccio illuminare gli occhi e vedo come vede un alpha. Wow, Cris sai vero che i tuoi occhi sono celesti e non rossi, ma riesci a vedere come un'alpha! È tutto merito dei ragazzi, mi spronano a comportarmi da alpha e allenarmi sempre di più. Riguardo la polvere e ha dei riflessi bluastri di energia, alzo lo sguardo e vedo una barriera di energia... è polvere di decantris! Come lo sai? Era scritto nel libro, serve per impedire ai lupi di entrare... o uscire dai luoghi. Peccato che io non sono un semplice lupo, la polvere non mi allontana, mi indebolisce soltanto. L'attraverso senza troppi problemi tranne un leggero mal di testa. Senza l'effetto della polvere che faceva da scudo riesco a sentire l'odore di Matt. Comincio a controllare tutte le porte da fuori con l'olfatto, finchè non arrivo davanti ad una porta diversa dalle altre, come ho fatto a non notarla subito?! È li! Lo sento, sono sicura che è Matt! Tento di aprire la porta che stranamente è aperta e mi ritrovo davanti uno spettacolo terrificante. Per terra legato a due catene c'è Matt. È pieno di ferite e di tagli, inoltre è magrissimo. È semi cosciente, forse mi ha sentito entrare. «Chi... chi è? La...lasciatemi stare vi vi prego» mi avvicino velocemente a lui e scoppio a piangere vedendo com'è ridotto. «Sono io Matt, sono Crystal. Ti ricordi di me?» chiedo tra le lacrime. «Cry...Crystal? Cosa ci fai qui? Vai via!» dice tossendo dalla troppa foga con cui me l'ha chiesto. «Ehi ehi tranquillo. Siamo venuti a salvarti Matt, siamo qui per te. Ora romperò le catene, stai attento» «Cry...Crystal non non puoi. Il ma...materiale è peri...pericoloso per noi. Ti farà molto male... sono se...settimane che ci pro...provo» dice debole. Ce la posso fare, anzi ce la devo fare, per lui. Mi alzo in piedi e faccio illuminare gli occhi di celeste. Quelle catene emanano un potere molto forte. Lo sento. È pericoloso. Lo so. Attacco entrambe le mani alle catene e sento un forte dolore attraversarmi tutto il corpo, come una scarica elettrica. Torno umana. Scrollo le spalle e faccio rilluminare gli occhi. Continuo a sentire quel dolore ai muscoli ma non le lascio e continuo a tirare mettendoci tutta la forza possibile. Guardo le mie mani, irradiano una specie di luce... respiro profondamente e tiro con ancora più forza le catene che finalmente si spezzano facendomi cadere sfiancata. Ahi! Sorrido e lo guardo. «Matt sei libero! Ora ti riporto a casa». <Ho liberato Matt, correte tutti a casa. Stiamo per partire anche noi> <Ti aspetto> mi risponde Cam, <No. Sono veloce, pochi minuti e arrivo a casa>. Lo alzo ma sono stanca e non riesce a stare in piedi. Non resisterebbe molto... «Matt, da solo non ce la fai. Ti teletrasporterò a casa mia» «Ho sentito di...dire da Melody che ne sei capace, ma userai mo...molta energia. Non de...devi affaticarti per per me» «Stai zitto e lasciati salvare» «E poi come tornerai a casa?» tossisce. «Sono sicura che nonostante gliel'abbia chiesto Cameron sia qui, tornerò con lui». Vedo il suo sguardo velarsi di tristezza. Secondo me lui pensa ancora che state insieme. Noi non siamo mai stati insieme. Ammetto di aver provato qualcosa per lui, anzi lo ammetto mi ero presa una cotta ma perchè è il mio migliore amico e il primo ragazzo dolce che conosco, ma non è nulla in confronto al sentimento che provo per Cameron. Io non ho parlato. Bene, continua così allora. Mi concentro e lo guardo intensamente. Poi chiudo gli occhi e immagino Matt a casa mia, sopra il divano, un divano color panna,vicino alla cuccia di Rocky. Matt sopra il divano di casa mia. Riapro gli occhi e lui non c'è più. Ho la vista annebbiata. Sono molto stanca. Ora devo andare a casa prima di sentirmi male. Ho un capogiro e chiudo gli occhi. Quando li riapro mi ritrovo circondata dai lupi di Arthur trasformati e lui esattamente davanti a me, ma diversi metri più indietro che mi guarda trionfante. Cosa ci fanno qui?! Tento di scappare ma un lupo mi spinge al centro del cerchio facendomi cadere. «Ciao Crystal. Come va? Ti vedo un po stanca» «Stai zitto bastardo!» ringhio e i lupi cominciano a fare versi poco rassicuranti. «Non ti conviene comportarti in questo modo con il Grande Alpha...» dice una voce odiosa alle mie spalle. Mi giro e mi vedo Dylan sorridente con gli artigli nel collo di Cameron, morente. «... o potrebbero esserci delle conseguenze». «Cosa ci fai qui?! Dovevi tornare a casa!» «Do...dovevo difenderti da lo...loro» dice sfinito e la rabbia mi percorre tutto il corpo. «Ottimo lavoro principe azzurro. Ricordati bene le mie parole, quello che succederà da ora in poi sarà solo colpa tua» dice con disprezzo e sarcasmo. Cerco di trasformarmi ma sono troppo debole quindi comincio ad attaccare da umana. Sfodero gli artigli e le zanne e attacco chiunque mi si trovi davanti. Riesco con molte difficoltà ad atterrare due lupi ma sento uno spostamento d'aria e mi ritrovo a terra con Dylan che fa entrare i suoi artigli nel mio collo. Non li affonda, ma urlo dal dolore a causa del suo potere, il fuoco. Crystal va via o morirai. Non posso abbandonare Cameron. Se Dylan è qui vuol dire che è da solo. «Cameron scappa!» gli urlo disperata. «Secondo te lo lasciavo da solo se ne era in grado?» mi domanda retorico la causa dei miei incubi. «Togliti coglione» dico sottovoce con autorità e la voce piena di rabbia. Lui come in trans si toglie e io torno a sedere, ma tempo pochi secondi torna in se e mi alza da dietro tenendo gli artigli premuti sul collo. «Non chiamarmi mai più così» mi intima con voce bassa e infiamma gli artigli. Comincio a piangere senza volerlo. Non voglio ma il dolore è troppo forte, sono sfinita. Rassegnata faccio la domanda che tutti in questa stanza aspettavano, «Cosa vuoi in cambio della sua libertà?» «Lo sai bene Crystal, voglio che ti consegni a noi. E ora non hai molta scelta essendo così debole». Guardo Cameron che respira a fatica ma mi guarda con rabbia. «Non ci provare neanche Crystal. Io so com'è quel pazzo e non ti lascerò mai nelle sue mani!» urla con tutto il fiato che aveva in gola. «Non ho nessuna scelta Cam. Io posso farcela, tu stai molto male, sento il tuo cuore...» «E io sento il tuo Crystal. Non posso lasciarti, Crystal io ti amo». «Promettimi che lo lascerai andare» «Va bene» «Posso baciarlo un ultima volta?» chiedo distrutta. Fa di si scocciato con la testa, quindi tiro un pugno a Dylan e tremolante corro da lui. «Crystal non farlo, ti prego non farlo» mi chiede piangendo. È la seconda volta che lo vedo piangere e la causa è di nuovo quell'essere spregevole. «Stai tranquillo» gli sussurro e lo bacio. Lo bacio con tutta me stessa e tutto il mio amore. È un bacio misto tra amore e dolore, tra lacrime e polvere.
Ci sono due ragazzi, sono al mare e si stanno baciando, ad un certo punto il ragazzo si inginocchia davanti alla ragazza e le chiede di sposarlo e lei felicissima gli salta addosso. I due ragazzi sono in una stanzetta lilla, sono di spalle, si sentono le urla di un neonato. La ragazza guarda sorridente mentre il ragazzo prende felice la bambina, la loro bambina. Poi vede arrivare un bimbo, un bambino di pochi anni che abbraccia le gambe della ragazza, un bimbo uguale al padre.
Ho... ho davvero avuto l'imprinting con Cameron? Perchè ora, perchè?!Vengo presa e allontanata da lui. «Non toccatela!» urla cercando di rialzarsi ma cade. Amore... «Uccidetelo» dice seccato Arthur e il viso dei bambini e l'amore per Cameron mi ridanno quel poco di forza che mi serve. <Ti ricordi la nostra promessa vero?> gli chiedo, <Uniti anche se lontani> risponde lui. <Si amore mio, uniti anche se lontani, ricordatelo. Ora addestra i ragazzi e sta sicuro che il prima possibile io tornerò da te e dagli altri. Vuoi sapere una bella notizia? Ho appena avuto l'imprinting con te>. Sorride triste ma poi capisce... «FERMA CRIS!» non gli do ascolto e con tutta l'energia che mi è rimasta in corpo lo teletrasporto a casa. Al sicuro a casa mia. Cado esausta in terra ma Dylan mi costringe ad alzarmi. Mi spinge vicino ad Arthur e mi pigia la bocca con una pastiglia. Non apro la bocca ma improvvisamente mi sento come in una bolla d'acqua e vedo avvicinarsi una ragazza che mi guarda crudele. La bolla si ingrandisce e mi circonda. Cerco di nuotare fuori per respirare e ci riesco, prendo fiato ma la ragazza muove la mano e torno dentro. Dylan fa diventare i suoi artigli celesti e la bolla si congela, o per lo meno è ancora liquida e si muove ma anche se cerco di uscire una pellicola fredda me lo impedisce. Dice qualcosa nell'orecchio della ragazza e lei circonda la pasticca con una piccola bolla d'aria e comincia a pressarmela sulla bocca con la mano destra. Comincio a vedere sfocato ma non apro la bocca. Sono sicura che è meglio morire piuttosto che prendere qualcosa dalle loro mani. «La vedi vero quella bolla d'aria cagnetta? Se prendi la pasticca con soffocherai. Non vuoi morire vero?» rimango immobile. A quel punto tira un calcio alla bolla che va a sbattere contro il muro e l'impatto mi costringe ad aprirla. La ragazza con il suo potere la infila in gola e per non ingoiare acqua la richiudo. «Se vuoi respirare ti consiglio di ingogliare quella pasticca». Faccio come mi dice, ma la bolla non scompare. A presto Cris... sento il mio istinto sparire e insieme a lei anche la mia forza e la resistenza. Sto soffocando! Sento che sto diventando fredda e comincio a perdere lucidità. Comincio a battere i pugni contro la bolla, non ce la faccio più. «Luce puoi farla scomparire, così ti affatichi e basta» «È solo un ringraziamento per come mi ha trattata la prima volte che ci siamo viste. Può bastare» dice soddisfatta e la bolla sparisce e io cerco di recuperare più ossigeno possibile. «Solo per informarti, quella pasticca non ti ucciderà, ma ti ha tolto i tuoi poteri da lupo, ma non la sensibilità, non sai quanto è divertente portare un lupo al limite obbligandolo a trasformarsi ma poi non riuscirci e impazzire» dice ridendo Arthur. «Inchinati davanti al Grande Alpha» mi intima Dylan. «Non mi inchinerò mai per nessuno di voi» rispondo affannata ma risoluta. «E pensare che io ti volevo come beta... beh se non mi vuoi come alpha non c'è problema. Dylan, è tutta tua» lui s'inchina ad Arthur che gli lancia qualcosa e poi si avvicina a me. Sono le stesse catene di Matt! Cerco di ribellarmi tirando calci e pugni ma lui è come se non li sentisse. Mi lega i polsi e mi attacca a una catena trascinandomi per il pavimento ferendomi alla schiena. «Lasciami bastardo!» gli urlo contro e improvvisamente mi fermo. «Sei una schiava che parla troppo. Devi imparare a comportarti bene. Ora però devo punirti. Girati» mi ordina. Io non sono la schiava di nessuno, non mi muovo. «Ti avviso, non ti tratterò bene solo perchè sei una principessa, ora sei solo mia». Mi strappa la maglietta di dosso e sento il suo sguardo percorrere tutto il mio corpo. Mi tira un calcio e sono costretta a girarmi di schiena. «Hai ancora la cicatrice che ti ho lasciato? Bene ora ne facciamo qualche altra, così non si sentirà sola». Sento un dolore immenso e la mia schiena che brucia. Urlo dal dolore. «Ho detto. Che devi stare zitta!» comincia a colpirmi a ripetizione con gli artigli infuocati finchè non sento più nulla, se non la sua voce roca dire con aria sadica 'Benvenuta nel tuo inferno personale Bad Girl' e il dolore per aver perso, aver perso tutto.

Crystal daughter of the moon -Una nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora