capitolo 38

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Crystal's P.O.V.
Ha davvero scritto i punti deboli del suo branco su questo quaderno? Fantastico!
«Dopo varie prove e test... bla bla bla... avendo noi tutti una parte alpha i ragazzi non riescono a combattere in gruppo e al contrario degli scontri singoli la loro percentuale di vincere è minore. La grande forza che abbiamo in corpo riduce le altre abilità. Ma il danno più grave è che diversi soggetti nelle notti di luna piena perdono il controllo e questo mi impedisce di affidarmi totalmente a loro per il piano. Inoltre sono immu...» sento rumore di passi e faccio tornare indietro il libro. Sarebbe inutile fingere di dormire, ma che faccio? Non so chi può essere, se è Dylan o James? Ok, ok mi devo calmare. Non sento il suo odore ma sicuramente sarà Lucas. Mi siedo meglio sul letto e aspetto che apra la porta. «Ehi Cris! Stai meglio?» menomale, è lui. «Sisi, ora sto bene. Posso farti una domanda?» chiedo titubante. Cosa mi sta succedendo? Io non sono così, non chiedo il permesso a nessuno, non sono timida, non lo sono mai stata. «Crystal Mason chiede il permesso per fare una domanda?» gli mando un'occhiata killer per aver detto... la verità. «Sai quando tornerò me stessa? Di la verità» la sua espressione cambia, non si aspettava questa domanda. «So che Arthur ha creato insieme alla cosa che hai preso tu anche un antidoto. Ma non so dove lo tenga e nel caso lo sapessi non te lo direi Crystal. Non approfittare della mia gentilezza, sai che potrei trattarti come ti trattano Jam e Dylan». Ho esagerato, sapevo che non mi avrebbe risposto. «Si scusa hai ragione» dico sorridendo. «Però ogni tanto potrei rivelare delle informazioni non accorgendomi che sei nella stessa stanza» gli salto al collo e lo abbraccio. «Devo farti una richiesta» «Non so perchè ma ho paura di sentirla...» «Io tornerò me stessa e riuscirò a tornare dal mio branco. Dopo la fine della guerra vorrei che entrassi nel mio branco» rimane spiazzato. «Dici davvero?» lo guardo con un'espressione da 'È ovvio no?' «Beh... io devo comunque molto a tuo zio per avermi donato la forza e questi poteri. Ti voglio bene Crystal ma non lo so. Detesto i piani di Arthur sulla conquista del mondo, ma non lo so». Mi aspettavo una risposta diversa, ma non è un no. «Andiamo ad allenarci?» mi sorride e fa di sì con la testa.

Carter's P.O.V.
Indosso una t-shirt blu e mi preparo per andare nel bosco. Tra pochi iniziano gli allenamenti e ho ancora troppi compiti da fare. Oggi il prof mi ha mandato dal preside per colpa di Tomson, come può non rendersi conto della verità? Mi guardo allo specchio. Da quando sono un licantropo sono cambiato. A parte l'incazzatura facile che probabilmente mi ha trasmesso Cris... Non sei cambiato più di tanto. Ora sei incazzato a causa di quella cagnetta che si spaccia per Crystal ma sei sempre lo stesso ragazzo riflessivo e attento ad ogni dettaglio, anche se ti preferisco adesso. Pensavo fossi gay... Sei uno stronzo penso sorridendo. Sto scherzando, comunque da quando hai dei veri amici effettivamente sei cambiato davvero. Lo so, ora andiamo se no Roxi mi uccide. Ti piace vero Cart? Sai già chi mi piace, comunque non mi è del tutto indifferente, ora andiamo. Arrivo che quasi tutti si stanno allenando. Vivono tutti qui... tranne te. È meglio così, per ora. «Ciao Roxi» le dico sorridendo. Mi guarda interrogativa. Sicuramente sta pensando a ieri notte, anche io ci penso da tutto il giorno. «Carter sei in ritardo dobbiamo allenarci» mi dice con la sua aria da finta acida. Alzo le spalle e mi metto i guantoni invitandola a sfidarmi. <Posso dirti una cosa? Ma non darmi del pazzo> <Parti molto male. Riguarda la ragazza?> <Si. Non ti sei chiesta perchè non ci alleniamo nel mondo di Crystal?> <Ci ho pensato, ma non è una cosa importante> <Non mi credi ancora?> <Si, certo che ti credo. Ma dobbiamo convincere Cam. Per favore non girarti> <È inutile, sento il suo odore già da quando sono qui>. Mi giro e la osservo. <Come mai non stai sbraitando?> mi chiede Roxi. Con lo sguardo te lo stanno chiedendo tutti. <Ora vedrai>. «Bene ragazzi cominciamo gli allenamenti. Carter, sei in ritardo. Comincia a farti dieci giri del percorso. Voi altri fate quello che dovete fare. Crystal noi ricominciamo con i tuoi allenamenti giornalieri» dice Cameron con aria superiore. Faccio per andarmene ma poi mi nascondo facendo attenzione a non far sentire il mio odore, ora mi diverto. Osservo la patetica scena di quella ragazza che non riesce a completare neanche uno degli esercizi che Crystal ormai faceva senza accorgesene. Cameron era molto stranito, glielo si leggeva in faccia, non capiva perchè la sua mate da atleta fantastica si fosse trasformata in una ragazzina incapace. Devo parlare con lei... Almeno un giro fallo, dobbiamo allenarci comunque per l'imminente guerra. Andiamo. Corro alla mia massima velocità tutto il percorso e in sette minuti sono di nuovo al campo. Ho saputo che la prima volta Cris ha impiegato undici minuti, eppure ora detiene il record di tre minuti e cinquantasei secondi. Nessuno è in grado di batterla. Mi avvicino ai due e chiedo a Cameron se posso sfidare Crystal dicendogli che non ce l'ho più con lei. Stranamente accetta e ci avviciniamo al cerchio degli scontri. «Visto che è molto che non ti alleni usa pure il coltello, in fondo è la tua arma preferita. Io non mi trasformerò, tu se vuoi puoi. Sfida a tutto campo va bene Cam?». Mi fa di si con la testa e la ragazza gli lascia un bacio che lui ricambia. Non posso crederci, non posso credere che lui non riesce a riconoscere la fantastica ragazza che è Cristal. La stessa ragazza a cui ho confidato la mia vita e che mi ha aiutato fin dall'inizio, la ragazza che mi ha insegnato tutto ciò che da sapere su noi lupi, la ragazza che non riesce a essere cattiva, la ragazza che nonostante abbia sofferto molto riesce comunque a sorridere, la ragazza che mi considera come un fratello nonostante ci conosciamo da poco, la ragazza di cui mi sono innamorato. Ci tieni davvero tanto a lei. Si, e anche Cameron, per questo non voglio che faccia soffrire la vera Crystal. Konnor si posiziona vicino a noi e fa il conto alla rovescia, sarà il nostro arbitro. Tre... due... uno... via. La osservo attentamente, non devo essere precipitoso, potrebbe essere comunque forte. Prende lo slancio e mi spinge continuando così fino a che non tocco un tronco con la schiena. Perchè gliel'hai lasciato fare? Qui non ci disturberanno. «Mi dici chi sei?» chiedo nervoso. «Perchè pensi che non sono Crystal? Hai dubitato di me dal primo momento. Hai dei poteri speciali o cosa?» «Ti ho detto di dirmi chi sei» «Sono la tua alpha» «E allora come mi chiamo?» mi osserva in modo strano, non se l'aspettava. Non risponde anche se me l'aspettavo. Spero che gli altri abbiano sentito. «Ultima domanda. Come fai?» chiedo senza un'intonazione particolare. «Un rossetto. Me lo metto e quando lo bacio la mia illusione diventa più reale ai suoi occhi». «Conversazione finita. Adesso posso anche togliermi di qui» «Non vedi che sei bloccato?» Non le do il tempo di pensare e la faccio volare tirandole un calcio ben piazzato. Sento la rabbia di Cameron anche se è distante, non può fare niente adesso, è una sfida. Mi avvicino camminando lentamente giusto per darle il tempo di alzarsi. Non pensavo che i beta di Bloodmoon fossero così deboli. Non la sottovalutare. Non lo sto facendo, non la perdo di vista neanche un secondo proprio per studiare la sua forza. Si alza e scappa via. Aumento di poco la velocità e la raggiungo. La prendo per le spalle e la blocco ad un tronco come ha fatto lei poco fa. «Mi vuoi dire chi sei?» mi chiede con una voce strana. È la sua vera voce! Si accorge del suo errore e riformula la domanda con la voce di Crystal. Mi chiedo solo com'è possibile che questo suo potere rimanga così a lungo, deve avere molta energia. Non sono come noi Cart. Lo so. «Sono Carter River, beta di Crystal Bloodmoon, alpha del mio branco» «Cosa?! Quella ragazzina è l'alpha? Pensavo lo fosse Cam» siamo troppo distanti dai ragazzi vero? Purtroppo si. Ha finalmente confessato ma siamo troppo lontani, non è possibile! Mi preparo a tirarle un pugno ma mi sento sollevare da dietro e il terreno sparisce da sotto i miei piedi. Sbatto la testa per terra e vedo Cameron corrermi incontro. Merda... Arriva anche Konnor. «Cam era uno scontro, non ha fatto nulla di scorretto, e comunque lei era armata» «Non chiamarla 'lei' si chiama Crystal. Ve lo volete mettere in quella cazzo di testa?!» Mi si avvicina e mi solleva. Gli ringhio contro e lui mi fa gli occhi rossi. «Allora ieri sera non hai afferrato il concetto, i tuoi occhi non hanno effetto su di me perchè tu non sei il mio alpha, ne tu, ne lei» dico indicando con lo sguardo la ragazza che nel frattempo si è nascosta dietro di lui. «La mia alpha è Crystal, ed è in pericolo».

Crystal daughter of the moon -Una nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora