21. It's too late

5.2K 381 18
                                    

Mi affrettai ad infilare all'intero della valigia gli ultimi vestiti rimasti e rivolsi un rapido sguardo alla stanza per accettarmi di non dimenticare nulla.
Mia madre sarebbe arrivata a momenti e non volevo di certo farla aspettare.
L'avevo chiamata in lacrime la sera prima pregandola di raggiungermi al più presto.
Le avevo raccontato di Shawn e del modo orribile in cui mi aveva lasciata, di Kacey e delle sue minacce e di mio padre e del suo essere così egoista.
Era rimasta letteralmente senza parole, in particolare per Shawn dal quale non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere.
Mi aveva rassicurata dicendomi che una volta tornata a Montreal le cose sarebbero andate sicuramente meglio e probabilmente aveva ragione.
Da tempo infatti la situazione a Pickering era diventata insostenibile e se avevo resistito fino a quel momento era solo per Shawn.
Sentii il campanello suonare dal piano inferiore e mi avviai verso le scale sicura che mia madre fosse finalmente arrivata.
Scesi i primi gradini lentamente e sentii la sua voce parlare con qualcuno.
Sperai con tutta me stessa che la persona con cui stesse parlando non fosse Kacey .
Conoscevo mia madre e sapevo che alla minima provocazione avrebbe reagito male soprattutto dopo aver saputo delle sue minacce.
Mi fermai ad ascoltare la conversazione e dopo non molto resi conto che la persona con cui mia madre stava parlando era invece mio padre.
Fui sollevata e allo stesso tempo sorpresa della mia scoperta dato che i miei genitori non si erano praticamente più rivolti la parola dopo il divorzio.
"Emma è pronta per andare ?" sentii la voce di mia madre chiedere con tono piuttosto distaccato.
"Dovrebbe scendere a momenti" rispose lui altrettanto freddo.
Ci fui qualche istante di silenzio , si poteva fortemente percepire l'imbarazzo tra i due.
"Ho saputo che tu e Kacey vi sposerete , congratulazioni" disse mia madre rompendo il silenzio.
Potevo percepire un velo di ironia nel suo tono di voce , probabilmente dovuto al fatto che mio padre non si fosse reso ancora conto di che persona orribile fosse Kacey.
Non sapevo esattamente dove volesse arrivare , probabilmente voleva spiattellargli tutta la verità in faccia anche se di certo non le avrebbe creduto.
Dopo tutto non aveva creduto nemmeno me che ero sua figlia e che volevo solo il meglio per lui.
"Grazie. Ci sposeremo a Dicembre , poco prima di Natale" rispose lui.
Non sapevo esattamente quando Kacey e mio padre si sarebbero sposati e devo dire che scoprirlo il quel modo mi aveva lasciata un po' spiazzata.
"Beh , vi auguro di essere felici allora"
"Grazie Jane , lo stesso vale per te"
"Non potrei che esserlo con Emma al mio fianco" rispose schietta.
"E mi dispiace che tu non abbia saputo apprezzare l'importanza della sua presenza per tutto questo tempo" continuò lasciandomi del tutto senza parole e penso che lo stesso valesse per mio padre.
"L'amore di una figlia verso il padre è sconfinato ed incondizionato John , ma se l'amore viene ricambiato con l'indifferenza allora questo finirà col svanire"
Concluse.
Fu a quel punto che smisi di origliare e scesi definitivamente le scale.
Mentre scendevo potevo notare negli occhi di mio padre qualcosa di nuovo , qualcosa di diverso.
Era evidente che le parole di mia madre avevano mosso qualcosa in lui , qualcosa che non riuscivo ancora a spiegarmi.
Mia madre aveva come sempre ragione.
Sin dall'inizio non avevo fatto altro che riempire mio padre d'affetto ed attenzioni ma la sua indifferenza aveva fatto crescere una tale delusione in me che il mio amore per lui era piano piano svanito.
"Andiamo Emma ?" Chiese mia madre non appena giunsi al piano di sotto.
Fece un lieve segno con la testa mentre lei usciva dalla porta d'ingresso per raggiungere l'auto parcheggiata proprio lì davanti.
Presi le mie valigie e mi diressi verso la porta per raggiungerla quando sentii una mano afferrarmi dolcemente il braccio.
Mi voltai e vidi gli occhi di mio padre guardarmi intensamente , quasi a volermi dire "ti prego resta".
Ricambiai per qualche istante lo sguardo fin quando sentii le lacrime bagnarmi gli occhi.
"È troppo tardi ormai" dissi scuotendo la testa uscendo definitivamente dall'abitazione.

Aftertaste || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora