25. Arrested

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Le mie dita affusolate disegnavano cerchi immaginari sul suo petto scolpito,  mentre il suo braccio destro mi cingeva dolcemente la vita.
La luce del sole penetrava dalla finestra
attraverso le tende color bianco accesso illuminando leggermente la stanza.
Non riuscivo ad immaginare qualcosa di più bello dello svegliarmi al suo fianco.
"Shawn" sussurrai al suo orecchio sfiorandolo leggermente con il naso.
"Sai che dovremmo alzarci vero ?"
Lo sentii mugolare ancora assonnato per poi stringere di più la mia vita con il suo forte braccio.
"Dovremmo" disse con la voce ancora roca per via del sonno.
"Ma non lo faremo" continuó iniziandosi a svegliare.
Aprì leggermente gli occhi rivelando le sue bellissime iridi marroni.
I suoi capelli erano scombinati e le sue guance leggermente arrossate , sembrava quasi un bambino.
"Sai che rimarrei tutto il giorno qui con te" dissi avvicinandomi a lui.
"Ma sai anche che dobbiamo andare a scuola" continuai.

Lo vidi sbuffare rumorosamente probabilmente rassegnato.
Non era più abituato a quel genere di vita e del resto potevo capirlo.
Shawn , con mia grande sorpresa , aveva mantenuto la promessa.
Aveva rinunciato al tour e alla sua carriera e tutto questo solo per me.
Gli avevo chiesto più di una volta di non farlo , non perché non volessi averlo al mio fianco,  ma perché sapevo che mi sarei sentita tremendamente in colpa per questo.
Continuava a ripetermi di aver capito che la fama e la popolarità non erano ciò che desiderava  e che quel genere di vita non lo rendeva realmente felice.
Aveva così deciso di rimanere a Montreal e riprendere gli studi come un ragazzo normale , anche se doveva ancora farci l'abitudine.

"Alzati dai" dissi alzandomi in piedi e tirandolo per un braccio.
"Ti odio quando fai così" disse con fare scherzoso.
"So che non potresti" risposi sorridendogli.
Ricambiò dolcemente il sorriso per poi tirarmi improvvisamente verso di sé.

"Sei un idiota" dissi ridendo , ritrovandomi letteralmente sopra di lui.
Mi guardò intensamente negli occhi per qualche istante per poi sorridermi nuovamente.
"Più ti guardo Emma" disse portando la sua mano sul mio viso.
"E più sento di aver fatto la scelta giusta" continuò accarezzandolo dolcemente.

Le nostre labbra si incontrarono improvvisamente desiderose le une delle altre.
La sua mano destra stringeva delicatamente il mio volto mentre la mia avvolgeva i suoi morbidi capelli.

Le sue labbra si spostarono poi sul mio collo lasciando umidi baci e mordicchiandolo dolcemente.
Gemetti leggermente a quel contatto , quella sensazione mi faceva impazzire.

Sentii la sua mano infilarsi lentamente all'interno della mia maglietta in cerca del gancio del mio reggiseno fin quando il suono del mio cellulare ci interruppe bruscamente.

Maledii mentalmente chiunque in quel momento avesse avuto la geniale idea di chiamarmi e mi alzai da sopra di Shawn che nel frattempo sbuffò rumorosamente.

Mi diressi verso il comodino posto accanto al letto e afferrai il cellulare per poi rispondere alla chiamata.

"Pronto ?" Risposi piuttosto  infastidita.
"La signorina Emma White ?" Chiese una voce maschile a me sconosciuta  dall'altro lato della cornetta.
"Si ?" Chiesi incuriosita.

"Sono il commissario McDavis , la chiamavo in merito all'arresto di Kacey Ross avvenuto la scorsa notte."

Rimasi paralizzata per qualche istante.
Sapevo che Kacey era una persona orribile ed egoista ma non avrei mai immaginato così tanto.
Cosa aveva mai potuto fare di così grave da essere arrestata ?

"Mi chiedevo se le era possibile raggiungerci in commissariato per chiarire alcuni aspetti del mandato d'arresto." Aggiunse con tono serio.

"S-si certo" balbettai ancora scioccata.
"Posso sapere i reati di cui è accusata  ?" Chiesi curiosa.
"Abbiamo ricevuto una denuncia anonima per i reati di truffa e minaccie e dopo una serie di accertamenti abbiamo ufficializzato l'arresto"  rispose.

"Allora la aspetto in commissariato ?" Concluse in fine.
"Sì certamente"
"Le auguro una buona giornata" disse prima di chiudere la chiamata.

Una moltitudine di emozioni mi assalì improvvisamente.
La persona che aveva letteralmente rovinato la mia vita aveva finalmente ricevuto ciò che più meritava.

Aftertaste || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora